Doping
Judo, doping: Van Snick scagionata, ma perde la medaglia
Lo scorso agosto, a Rio de Janeiro, la judoka belga Charline Van Snick conquistava la medaglia di bronzo mondiale nella categoria 48 kg, confermandosi tra le migliori del pianeta dopo aver ottenuto il bronzo olimpico a Londra e l’argento europeo a Budapest. Ad ottobre, però, la IJF rese noti i risultati dei test antidoping effettuati in occasione della rassegna iridata: Van Snick era risultata positiva alla cocaina. Da allora, l’atleta classe 1990 è stata naturalmente sospesa dalle competizioni internazionali.
Il suo appello presso il TAS ha confermato l’esistenza di un’infrazione delle regole antidoping, ma ha parzialmente scagionato l’atleta, giudicata vittima di un atto di malevolenza. La sospensione è così stata annullata, e Charline Van Snick potrà tornare a combattere quando lo vorrà. La medaglia iridata, che le era già stata tolta al riscontro della positività, non le sarà restituita. Al momento, però, non è neanche stata comunicata la riassegnazione della stessa alla cubana Maria Celia Laborde, che fu sconfitta dalla belga nella finale per il bronzo.
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Immagine: IJF
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giulio.chinappi@olimpiazzurra.com