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Mondiali Brasile 2014: l’apoteosi del calcio europeo!

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Abbagliati dalle luci della fase a gironi, dalla sorpresa Costa Rica, dalla coinvolgente Colombia, dallo spumeggiante Cile, dal solido Messico, tutti ci eravamo lasciati illudere dal fatto che questo Mondiale fosse quello dell’America Latina, sia meridionale che centrale. Alla fine, invece, non solo la maggioranza delle squadre di questo continente si sono sciolte come neve al sole, salvo l’Argentina, la più europea delle sudamericane, che ha tentato fino all’ultimo di tenerne alta la bandiera, ma abbiamo assistito alla vera e propria apoteosi del calcio europeo nella terra degli storici avversari, nell’eterna sfida tra due concezioni radicalmente diverse di questo sport.

Il verdetto finale dei Mondiali brasiliani nella sfida tra i due grandi continenti del calcio è infatti molto chiaro, e pende tutto in favore dell’Europa. Ancora una volta, il vecchio continente si è dimostrato superiore a lungo andare, grazie alla solidità difensiva ed alla maggiore capacità tattica delle proprie formazioni: uno spirito incarnato perfettamente dalla Germania campione del mondo. Mai, in passato, l’Europa è stata così dominante nel calcio mondiale.

I numeri parlano chiaro. Innanzi tutto, prima d’ora le squadre europee non si erano mai imposte nelle sette edizioni della Coppa del Mondo organizzate dall’altra parte dell’Oceano Atlantico. All’ottava, la Germania è riuscita a sfatare questo tabù. In passato, inoltre, nessuno dei due continenti che si contendono il primato del mondo calcistico era riuscito a vincere tre Mondiali consecutivi: la vittoria della Germania ha rotto un equilibrio che durava dal 1930.

Sin dalla prima edizione della Coppa Jules Rimet, poi Coppa del Mondo, infatti, vigeva una chiara alternanza tra Europa e Sud America, con l’eccezione delle doppiette dell’Italia (1934-1938) e del Brasile (1958-1962). Negli ultimi tre Mondiali, invece, il dominio europeo è stato assoluto: non solo il “vecchio continente” è riuscito a portarsi a casa tre coppe di fila, ma lo ha fatto con tre squadre diverse. E ancora, nelle ultime tre finali, hanno giocato cinque squadre europee diverse: Italia, Francia, Spagna, Olanda e Germania.

A questo punto, per la prima volta della storia, uno dei due continenti si trova con due vittorie di vantaggio sull’altro: 11-9 per l’Europa. L’America Latina dovrà cercare di invertire questa tendenza tra quattro anni, in Russia, ma per farlo dovrà rompere un altro tabù: solamente il Brasile, nel 1958, è riuscito a vincere in terra europea.

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Immagine: Goal Photos (Twitter)

giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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