Calcio
Mondiali Brasile 2014: top&flop dei quarti di finale
Quattro gare divertenti ed emozionanti hanno archiviato i quarti di Brasile 2014: da settimana prossima spazio alle semifinali, con il sogno finalissima ormai ad un passo. Di seguito i giocatori che si sono distinti – nel bene e nel male – nell’ultimo turno.
TOP
Mats Hummels (Germania): perfetto in fase offensiva, con due gol a Portogallo a Francia, insuperabile in difesa. E’ lui l’arma in più dei tedeschi, capace di immolarsi in più occasioni contro le sfuriate di Benzema e compagni. Uscito malconcio dalla prima sfida, il suo recupero è stato provvidenziale.
Thiago Silva (Brasile): vedi sopra. Cinico in attacco, con il gol che apre le marcature con la Colombia, e muro dietro. Provvidenziale una chiusura su un contropiede quattro contro due orchestrato da Cuadrado: l’ex centrale del Milan è il vero fuoriclasse della Seleçao. Peccato, però, che contro la Germania sia squalificato.
Gonzalo Higuain (Argentina): finalmente si è sbloccato, e ha avuto bisogno di soli otto minuti per decidere la gara con il Belgio. Con i suoi gol – l’avevamo anticipato – la squadra di Sabella ora fa paura sul serio. E ha colpito pure una traversa, segno che l’appetito è solo all’inizio.
Tim Krul (Olanda): entra al 120′, freddo, anzi glaciale. Ed è la dote che porta fortuna alla vecchia volpe Louis Van Gaal: il pararigori oranje neutralizza due penalty della Costa Rica e trascina l’Olanda in semifinale. La vera domanda, però, rimane il perché faccia panchina al posto dell’insicuro Cillesen.
FLOP
Pogba (Francia): da lui ci si aspetterebbe sempre molto di più, invece soprattutto nel primo tempo è aggredito ad ogni tocco di palla dal centrocampo tedesco e non riesce ad imbastire alcuna azione degna di nota. Nella ripresa ha più spazi, ma non tenta mai la giocata.
Sanchez (Colombia): commette il grave errore di non marcare Thiago Silva in occasione del vantaggio brasiliano e, nel corso della partita, è sempre anticipato da un ottimo Fernandinho. Disattenzione fatale per il mediano dei Cafeteros.
Eden Hazard (Belgio): brillante a tratti, con l’Argentina come in tutto il Mondiale. Un assist da favola per il gol di Origi alla Russia, qualche numero ma zero gol: sarebbe dovuto essere l’evento della sua consacrazione, invece torna a casa con un 6- degno di tutti quelli che “sono bravi ma non si applicano”.
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