Golf
Open Championship: bum bum bum Italia! Partenza da urlo per Manassero e i Molinari
Come una settimana fa allo Scottish Open, Rory McIlroy offre spettacolo nel primo round del 143esimo Open Championship, terzo Major dell’anno, con una prestazione sontuosa e pressoché perfetta. Il nord-irlandese dà fuoco alle polveri con un poderoso e pulito -6 (66), con sei birdie e nessun bogey, a risaltare un Royal Liverpool in condizioni eccellenti, flagellato solo in parte da un vento oltretutto poco intenso, perlomeno durante la mattina. La gran parte dei giocatori nelle zone alte di classifica, infatti, ha potuto sfruttare al meglio le minori difficoltà del campo nella prima parte di giornata, differentemente da chi è partito nel pomeriggio. E i tre italiani ci sono riusciti splendidamente.
Il leaderboard, infatti, parla chiaro. O meglio, parla decisamente azzurro, con uno straordinario Matteo Manassero in seconda posizione e i fratelli Molinari subito dietro. Una partenza da sogno per il terzetto italiano, che evidenzia ancora una volta una grande adattabilità ai links britannici. Manassero ha chiuso con -5 (67), ad un colpo da McIlroy, con sette birdie e due bogey, dopo una grande accelerazione nella finale con tre colpi guadagnati nelle ultime quattro buche. In terza posizione, invece, Francesco ed Edoardo Molinari (68, -4), con quest’ultimo soprattutto in grande spolvero: cinque birdie, un solo bogey e statistiche ampiamente superiori alla media generale del field. Regolarità e solidità con il tee shot, invece, per Chicco, autore di quattro birdie e due bogey fino alla buca 17: lo splendido eagle della 18, poi, gli ha permesso di raggiungere il fratello maggiore. Appaiati alla coppia torinese anche il n°1 al mondo, l’australiano Adam Scott, l”irlandese Shane Lowry, strepitosi considerando la partenza nel pomeriggio e gli statunitensi Brooks Koepka e Jim Furyk, oltre al solito spagnolo Sergio Garcia, a caccia del primo Major della carriera.
E’ alla ricerca del 15esimo, invece, Tiger Woods, vincitore dell’ultima edizione del British Open ad Hoylake, nel 2006. L’ex n°1 al mondo, al secondo torneo dopo l’infortunio, approccia male con due bogey consecutivi iniziali, ma si riprende come meglio non potrebbe soprattutto nelle seconde 9, con cinque birdie in sei buche per un ottimo -3 (69) di apertura in decima posizione, a testimoniare come la Tigre stia trovando il ritmo giusto. Comincia con il piede giusto anche Rickie Fowler, pari merito con Woods, così come i connazionali Boo Weekley e Jimmy Walker, leader della FedEx Cup, addirittura tre giapponesi, Yoshinobu Tsukada, Koumei Oda e Hideki Matsuyama, l’australiano Marc Leishman e lo svedese Robert Karlsson, in gran forma nelle ultime settimane.
Buon giro iniziale per l’americano Jason Dufner, 19° con -2, un colpo in meno dei connazionali Jordan Spieth e Zach Johnson, 33° con -1 come l’inglese Lee Westwood. Si accontentano di un Par l’altro inglese Justin Rose ed un nervoso Henrik Stenson (lo svedese trancia in due anche un ferro). Altalenanti i padroni di casa Luke Donald e Ian Poulter lo statunitense Matt Kuchar il tedesco Martin Kaymer e l’australiano Jason Day, tutti a +1, male invece il nord-irlandese Graeme McDowell e il campione in carica Phil Mickelson con +2 e disastrosi l’argentino Angel Cabrera, Bubba Watson (+4) e il sudafricano Ernie Els, addirittura a +7.
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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com
Foto: La voce del golf