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Pallanuoto, Europei 2014: le pagelle del Settebello dopo l’impresa sulla Croazia

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Abbiamo ancora negli occhi la fantastica impresa compiuta ieri sera nella piscina dell’Isola Margherita di Budapest dal Settebello che ha buttato nel quarto di finale europeo niente di meno che i campioni olimpici in carica della Croazia, annichilendo la banda di Tucak. Queste le pagelle degli azzurri, una media voto altissima, scontata, visto il successo su una delle nazionali più forti al mondo.

Stefano Tempesti, voto 9: è lui il nostro uomo in più. Che sia il portiere più forte al mondo non c’è bisogno neanche di dirlo, ma l’Albatross di Prato sfrutta ogni occasione per poterlo confermare. Oltre alla solita tranquillità in fase difensiva, e alla sua grinta, oggi mette in acqua un paio di parate che valgono davvero come gol. Quando cala la saracinesca, non ce n’è per nessuno.

Francesco Di Fulvio, voto 8: ha soli vent’anni, poco importa: prestazione monstre per l’attaccante ex Brescia e da quest’anno alla Pro Recco. L’abbruzzese si fa sempre trovare pronto in fase offensiva con tiri, penetrazioni e assist al bacio: la firma la mette con la strepitosa rete del momentaneo 4-2. Vista l’età, in vista del futuro può solo crescere.

Alessandro Velotto, voto 8: è il più giovane della pattuglia, ma in alcuni momenti sembra addirittura il più esperto. Il difensore della Canottieri è sempre presente a mettere pressione agli avversari, sbaglia poco-nulla e si fa vedere con un’azione bellissima al cospetto di giocatori del calibro di Sukno e compagni: anticipo perentorio su uomo in più, fallo subito e ripartenza in nuotata per ritrovarsi già nella metà vasca avversaria (il ragazzo campano ha soli 18 anni…).

Pietro Figlioli, voto 8,5: l’uomo dei tre Continenti parte un po’ in sordina, per i primi due quarti non si fa vedere, se non per le solite palle a due conquistate sul fischio iniziale, poi nella ripresa si sveglia e per gli avversari fermarlo è impossibile. Il suo tiro è devastante e vale il break azzurro tra terza e quarta frazione, ma quello che fa in difesa sul doppio uomo in più croato, involandosi su una conclusione diretta in rete è eccezionale.

Alex Giorgetti, voto 7,5: l’italo-ungherese a casa sua si fa aspettare più del previsto, ma alla fine risulta decisivo. Molti gli errori nei primi tre quarti: non sembra essere il suo miglior match, gli si mette contro anche la sfortuna con qualche legno di troppo. Non poteva finire così la sua partita e il suo Europeo e quindi ha deciso di cambiare il corso della storia con una doppietta che ci porta in semifinale, nel derby contro la “sua” Ungheria.

Andrea Fondelli, voto 7,5: non è decisivo come con il match con il Montenegro (nel quale meritava un 10 pieno), ma si fa sentire anche oggi. Non vogliamo esagerare nei paragoni, ma lui e Di Fulvio spesso ricordano i due ragazzi che per questo Europeo hanno lasciato loro il posto: Felugo e Presciutti. Piccolo errorino per Deddy sul gol di un Sukno devastante, ma si rifa con la grande rete che ci sblocca con la superiorità numerica.

Massimo Giacoppo e Niccolò Figari, voto 7: per loro questa sera c’è il lavoro sporco, quello difensivo. Quindi, se la difesa italiana riesce a reggere al meglio l’attacco croato, e così è stato, gran parte del merito è dei due recchelini.

Valentino Gallo, voto 7: per lui che non doveva neanche esserci a questo Europeo (ha sostituito Alessandro Nora infortunatosi nell’ultimo raduno azzurro), si sta avverando un sogno. Il mancino del Posillipo non sfigura al cospetto dei fenomeni croati, anche se non va a segno.

Stefano Luongo, voto 8: a dicembre il grave problema di salute, a causa di malasanità, ma per Stezza è tutto passato, c’è solo il presente e questo Europeo che sembrava non doverlo vedere in acqua. Lui a Budapest c’è e l’hanno notato anche i croati quando ha insaccato la rete del momentaneo 1-0.

Matteo Aicardi, voto 9: se Tempesti è l’uomo in più in difesa, Aicardi è quello in attacco. Il centroboa della Pro Recco si conferma uno dei più forti al mondo nel suo ruolo mettendo in mostra una prestazione super. Parte con una rete, in mezzo decine di espulsioni conquistate e termina con il guadagnare il rigore utile a Giorgetti per chiudere la partita. Pazzesco.

Fabio Baraldi, voto 7,5: negli ultimi anni abbiamo sempre faticato a trovare un vice-Aicardi all’altezza, quest’anno Baraldi nei minuti nei quali è in acqua non ci fa proprio rimpiangere il centroboa recchelino. Minuti di quantità e qualità per il 23enne di Carpi, alla prima vera esperienza internazionale con il Settebello.

Marco Del Lungo, voto 7: è stato pochissimi minuti in acqua in questo Europeo, ma lo si nota in panchina, sempre pronto a rincuorare o a elogiare i compagni in ogni momento di pausa, time-out o fine quarto. Si gode la prestazione di Tempesti e lui cresce all’ombra del portierone della Pro Recco, dopo Rio sarà il suo momento, dovrà già essere pronto.

Sandro Campagna, voto 9: e meno male che questa era solo una tappa di passaggio per il Settebello. Il ct siciliano ha plasmato una squadra eccezionale tra giovani ed esperti e da qui si può solo migliorare. Manca ancora qualcosa, tanto soprattutto con l’uomo in più, vero Tallone d’Achille in questi incontri continentali. Allora ci chiediamo: un Settebello che si conosce al meglio, con tutti i particolari messi a punto, dove può arrivare? L’obiettivo è Rio 2016, ma visto che siamo arrivati fin qui, a cosa costa sognare? Domani c’è l’Ungheria, difficile, ma non impossibile.

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gianluca.bruno@olimpiazzurra.com

Foto: FIN

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