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Serie A: soliti stranieri per il mercato. Ma i giovani italiani mai?

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Calciomercato, ci risiamo. Come ogni anno, si parla sempre troppo di stranieri (mediocri) e poco di giovani fatti in casa. Lo dimostra la Juventus campione d’Italia, che preferisce lasciare l’ottimo Berardi a Sassuolo e puntare su Morata del Real Madrid: quanti gol in più per una cifra decisamente superiore? Il gioco non sembra valere la candela, soprattutto in un reparto che andrà rafforzato dopo le partenze di Vucinic, Quagliarella e con il punto di domanda Giovinco dopo l’addio di Conte.

Ma la situazione dei bianconeri non è l’unica. Dopo essere stato chiuso dai validi Callejon e Mertens, per Insigne la permanenza a Napoli potrebbe risultare ancora più complicata con l’arrivo di Michu dallo Swansea. Lo spagnolo, cresciuto come centrocampista in Liga e adattato punta centrale in Galles (con ottimi risultati) non ricopre lo stesso ruolo del napoletano, ma di certo rappresenterà un concorrente in più nel reparto offensivo. Anche perché difficilmente Higuain potrà non partire titolare, visto che dei tanti stranieri in Serie A è uno dei pochi che fa realmente la differenza.

Sul tabellino dei puniti finiscono anche Milan e Inter. I nerazzurri, da sempre internazionalizzati, puntano su M’Vila e Medel per rinforzare il centrocampo e, con D’Ambrosio in rosa, acquistano Dodò dalla Roma in prestito con obbligo di riscatto tra due stagioni per un’operazione complessiva di circa nove milioni di euro. In casa rossonera arrivano invece Alex e Menez dal PSG, non circolano ancora nomi per sostituire l’infortunato a lungo termine Montolivo (anche se il rinforzo potrebbe essere in casa, il classe 1995 Cristante) e per la fascia si parla di Nani o Cerci, lui sì italiano e pronto a salutare il Torino dopo Immobile. Anche la Roma preferisce gli stranieri: presi Iturbe e Cole, è vicino anche Eto’o che andrebbe a togliere sempre più spazio alla voglia di gol di Destro.

Infine, mercato molto straniero anche per Fiorentina e Torino. Si va dunque incontro all’ennesima Serie A con pochi giovani italiani – ma rimane il Sassuolo, in grado di salvarsi con tantissimi azzurri – ed un gran numero di stranieri che non risultano decisivi come sperato al momento dell’acquisto. E poi non sono un caso il flop della nazionale al Mondiale e il crollo al 14esimo posto nel ranking Fifa.

 

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