Taekwondo
Taekwondo, Vito dell’Aquila: “Vi spiego i segreti del mio oro iridato”
Vito Dell’Aquila è l’ultimo prodotto del florido settore giovanile italiano del taekwondo. L’azzurro si è laureato campione del mondo nella categoria -49 nella rassegna iridata riservata ai cadetti e conclusasi a Baku due giorni fa. Olimpiazzurra ha raccolto le considerazioni di un nuovo talento tutto da scoprire.
Vincere un campionato del mondo non è una cosa di tutti i giorni. Quali erano le tue sensazioni prima di partire per Baku?
“Sinceramente è stata una sorpresa, non me l’aspettavo un risultato del genere“.
La selezione in Nazionale è stato un percorso impegnativo e duro che ti ha permesso di coronare questo sogno. Cosa c’è dietro questo successo iridato?
“Questo risultato è il frutto di tanto lavoro e sacrificio fatto in allenamento, seguito ovviamente da un ottimo maestro“.
Una medaglia importante soprattutto in vista dei prossimi impegni. Quali saranno i futuri obiettivi di Vito?
“Per il futuro mi aspetto di poter vincere i Campionati Italiani Junior ed entrare nella nazionale junior per dimostrare che posso farmi valere anche lì“.
Ogni medaglia e vittoria hanno una dedica particolare, la tua per chi è?
“Innanzitutto al mio maestro Roberto Baglivo dell’ASD New Marzial Mesagne, poi a mia zia Katia e alla mia vicina di casa Fortunata“.
Qual è stato il combattimento più impegnativo che hai dovuto affrontare nella competizione mondiale?
“Di solito sono sempre le finali le più dure, sopratutto dal punto di vista psicologico, ma durante il mio percorso verso l’oro iridato, l’atleta più difficile con cui mi sono battuto è stato l’egiziano in semifinale“.
I Seniores nelle ultime uscite non hanno brillato, voi giovani invece avete dimostrato un ottimo rendimento. Cosa pensi del futuro del taekwondo italiano?
“Penso che in futuro la nazionale senior avrà ancora atleti ottimi come quelli che ci sono già e spero di poterne far parte anche io“.
Anche nei Cadetti c’è ancora una volta lo zampino del Maestro Roberto Baglivo. Qual è il segreto della sua palestra che è da tempo il centro di tanti atleti talentuosi come te, Spinosa e Molfetta?
“Il segreto di per sé non esiste. I risultati si riassumono in tre parole: passione, determinazione e costanza“.
Ogni giovane ha un suo idolo. Qual è il tuo campione preferito nel taekwondo?
“Mi piacciono molto il coreano Lee Dae-Hoon e lo spagnolo Gonzalez Bonilla Joel della -58/-63 senior“.
Ti descrivono come un ragazzo semplice e umilissimo. Vito in tre aggettivi come si descrive?
“Testa dura, sensibile e simpatico“.
Adesso meritato relax. Cosa farai appena tornato nella tua Mesagne?
“Andrò al mare e passerò molto tempo con le uscite fra gli amici“.
Di Antonio Giovannangelo
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