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Tennis: Fognini, segnali di resa?

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Quattro posizioni in meno in classifica, due trofei e tre finali in meno allo scorso anno: Fabio Fognini non ricorderà con piacere il mese di luglio del 2014, rispetto a quello magico di dodici mesi prima.

Se a Stoccarda tutto sommato la sconfitta in semifinale contro Bautista Agut poteva anche essere preventivabile, ciò che ha dato fastidio alla classifica e per il modo in cui è arrivato, è stato lo stop inatteso di Amburgo con tanto di ennesima uscita sopra le righe. 

Ad Umago il Fogna ha poi rischiato un’altra figuraccia contro il giovane Coric prima di arrendersi all’uruguaiano in ascesa (seppur non irresistibile ndr) Cuevas: adesso, archiviata la stagione sulla terra rossa, arriverà il cemento americano, superficie che il talento di Arma di Taggia ha già sofferto in passato.

Ciò che conterà sarà la tenuta mentale durante la gara, aspetto che continua fortemente a penalizzare il numero uno azzurro anche sulla superficie amica: occorre quindi una severa sterzata al ligure per non rischiare di scivolare nuovamente oltre la top 30 dopo faticosi risultati per raggiungere le prime 15 posizioni al mondo.

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Gianluigi.noviello@olimpiazzurra.com

Foto: Federtennis

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