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Tennis,aspettando gli Us Open: protagonisti, favoriti e sorprese ad un mese dal via

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Con gli ultimi tornei sulla terra rossa europeo che stanno volgendo al termine, l’attenzione del circuito mondiale si sposta su un mese di agosto e inizio di settembre che vedrà i migliori tennisti al mondo impegnati sul cemento americano, prima con i vari Masters 1000 o Wta Premier e poi nell’ultimo Slam dell’anno, gli Us Open, che iniziano il 25 Agosto e terminano l’8 Settembre, mantenendo dunque come ormai da tradizione da qualche anno la finale maschile il lunedì.

Fare un analisi sui possibili favoriti o sulle eventuali sorprese in quel di Flushing Meadows probabilmente è prematuro, ma proviamo comunque a tracciare una lista dei protagonisti che vedremo all’opera in quel di New York.
Tra gli uomini il grande favorito sulla carta è l’attuale numero uno al mondo, Novak Djokovic, reduce dalla vittoria in quel di Wimbledon e di sorpasso in classifica a Nadal. I due si sono affrontati in finale l’anno scorso e a spuntarla è stato lo spagnolo, che si è imposto in quattro set. Il serbo probabilmente aveva risentito della stanchezza accumulata nell’indimenticabile e spettacolare semifinale con Stan Wawrinka, vinta in rimonta al quinto set con il punteggio di 2-6 7-6 3-6 6-3 6-4. Anche lo svizzero è ovviamente inserito nel lotto dei possibili favoriti, anche perchè il 2014 sembra essere il suo anno e negli Slam sta facendo molto bene, vista la vittoria in Australia e i quarti a Wimbledon, con l’unica nota stonata dell’eliminazione all’esordio a Parigi. Il lavoro con Magnus Norman sta pagando, come quello del connazionale Federer con Edberg, visto che Re Roger è tornato in finale in uno Slam sulla sua erba e ha dato importanti segnali di risveglio dopo una prima parte di 2014 che non aveva dato grandi soddisfazioni.
In questo ristretto gruppo di probabili vincitori non possiamo non inserire Andy Murray, campione nel 2012 agli Us Open e che vuole cancellare un 2014 davvero negativo proprio sui campi, che gli hanno regalato la prima vittoria Slam della carriera.

Dai Masters di Toronto e Cincinnati scopriremo quali altri outsider verranno fuori in vista degli Us Open e valuteremo lo stato di forma di moltissimi giocatori. Sicuramente da tenere particolarmente in considerazione è il bombardiere canadese Milos Raonic, che ha nel cemento la sua superficie preferita e diventa un ostacolo durisismo da superare visto il suo servizio. Ci aspettiamo una conferma anche da Grigor Dimitrov, finalmente entrato anche lui nell’élite del tennis mondiale, dopo la semifinale sull’erba londinese. Sembra essere stata un exploit di un anno quello di Richard Gasquet, capace di arrivare tra gli ultimi quattro nella stagione precedente, mentre deve battere un colpo in un anno per ora anonimo uno come Berdych, senza dimenticare che gli americani, Isner soprattutto, sono chiamati al riscatto e a dare un segnale che il movimento a stelle e strisce al maschile non è morto.
In casa Italia ci affidiamo soprattutto a Fabio Fognini, l’unica vera nostra carta da giocarci, Raggiungere la seconda settimana sarebbe già un ottimo traguardo e il ligure prenderebbe anche maggior fiducia in vista della semifinale di Davis con la Svizzera che si gioca proprio sul cemento al termine degli Us Open.

 

Tra le donne Serena Williams non può permettersi di fallire ancora una volta. Sembra davvero incredibile,ma la dominatrice della classifica mondiale non ha ancora vinto uno Slam in questo 2014 e gli Us Open sono l’ultima possibilità. Sul cemento Serena fa davvero paura e se sta bene e ha recuperato da tutti i problemi fisici patiti negli ultimi mesi non ha davvero rivali. Le due principali antagoniste dell’americana sembrano essere Maria Sharapova e soprattutto Petra Kvitova, che se replica le due settimane vissute a Wimbledon, potrebbe bissare senza molti problemi la vittoria anche a Flushing Meadows.
Arriva da due Slam orribili e con eliminazioni premature la cinese Na Li, che dopo la vittoria ali Australian Open ad inizio anno non ha brillato più di tanto. In seconda fila insieme alla cinese partono anche la rumena Simona Halep, che sa giocare bene su tutte le superfici ed è in grandissima forma, la bielorussa Victoria Azarenka, che dovrà sfruttare al meglio i tornei di preparazione all’ultimo Slam dell’anno per ritrovare la miglior condizione e la giusta sensibilità sul campo dopo l’infortunio che ha costretto Vika a saltare quasi tutta la prima parte di stagione.
In una virtuale terza fila possiamo inserire la polacca Agnieszka Radwanska, le serbe Ivanovic e Jankovic e la tedesca Kerber, tutte giocatrici che possono arrivare in semifinale o addirittura in finale, ma che alla fine non vincono praticamente mai.
Un capitolo a parte lo merita la vera sorpresa di questa stagione: Eugenie Bouchard. La stella canadese probabilmente sarà la dominatrice del futuro, ma già nel presente sta facendo qualcosa di straordinario. Eugenie potrebbe essere l’unica giocatrice in questo 2014 a raggiungere almeno la semifinale in tutti e quattro i tornei dello Slam.

Tra le azzurre Flavia Pennetta deve difendere tantissimi punti e soprattutto la semifinale dello scorso anno, quando perse dall’Azarenka. La brindisina non è in grandissima forma e ha praticamente rinunciato ai tornei europei di luglio, per preparare al meglio il solito polso al cemento nord americano.
Molti punti di domanda sono posti su Sara Errani, perchè, pur avendo raggiunto una semifinale nel 2012, la bolognese non sembra adattarsi al meglio su una tale superficie e bisognerà valutarla nei tornei di preparazione. Chi sta molto bene è la compagna di doppio (a proposito le Cichi puntano ad un altro trionfo), Roberta Vinci, reduce dalle finali di Bucarest ed Istanbul, che le hanno dato molta fiducia e hanno cancellato un periodo davvero nero, che aveva fatto precipitare appena fuori dalle prime venti del mondo la tarantina.
Inutile nasconderlo, ma ci aspettiamo tantissimo da Camila Giorgi. La marchigiana l’anno scorso è arrivata fino agli ottavi ed è quasi un obbligo per una giocatrice con il suo talento e che sa abbinare al meglio le sue caratteristiche di gioco ad una superficie come il cemento americano raggiungere la seconda settimana.

 

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Foto Tonelli per Federtennis

andrea.ziglio@olimpiazzurra.com

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