Tennistavolo, Europei giovanili: il dopo Mutti inizia con due bronzi

Tutto sommato è andata bene. Meglio delle previsioni, perché c’era un Europeo giovanile in casa da onorare dopo la sbornia del 2013 ma senza il fuoriclasse di categoria superiore. La baby Italia del tennistavolo è promossa dopo Riva del Garda, soprattutto per le due medaglie di bronzo provenienti dai cadetti. Il futuro parla chiaro: Daniele Pinto, Carlo Rossi e Cristiana Dumitrache. Doppi vincenti, nel secondo caso grazie alla collaborazione della spagnola Zhang, per confermare il Bel Paese dopo i successi targati Leonardo Mutti negli anni passati.

Pinto e Rossi, trascinatori della squadra per il sesto posto conclusivo (il migliore di tutte le compagini azzurre, in cui gli junior campioni in carica non sono riusciti nemmeno ad accedere al tabellone principale senza più Mutti e Alessandro Baciocchi), sono un duo affamato e talentuoso, ricco di belle speranze per il futuro. Lo testimonia il terzo posto del doppio, mentre Dumitrache – prematuramente eliminata nell’individuale e poco trascinatrice della squadra – ha pagato un anno ricco di difficoltà che fortunatamente non l’ha privata della gioia più grande. Bronzo con la compagna di doppio spagnola, primo tassello verso una crescita che può risultare importante.

Ci si aspettava qualcosa di più da Giorgia Piccolin, brillante soprattutto nella prova di squadra e meno tra singolo e doppio. L’atleta del Tramin, che parteciperà alle prossime Olimpiadi giovanili di Nanjing, ha tuttavia mostrato qualità interessanti in tutti gli incontri disputati e si candida a colonna portante della nazionale del domani. In casa junior maschile, invece, troppo pesante come detto l’eredità lasciata dal 20enne di Castel Goffredo che nel 2013 ha anche vinto una medaglia mondiale. La strada percorsa è stata poca, ma servirà come inizio di un nuovo percorso. Senza fuoriclasse, ma con un gruppo di ragazzi ben allenati e vogliosi di fare bene.

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Foto da: Facebook Andrea Paiola