Ciclismo

Tour de France 2014: cosa può inventare Vincenzo Nibali?

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“La gestione della gara diventa più difficile, sto provando a mettere in piedi qualcosa di complicato per gli avversari. Questo piace alla gente, sanno che posso cambiare una corsa. Al Tour de France c’è una prova ogni giorno, come in guerra. Quest’anno ci sono tappe difficili nella prima settimana, con una frazione che tutti temono sul pavè di Roubaix”. 

Con queste parole, Vincenzo Nibali getta la maschera definitivamente. A poche ore, ormai, dalla partenza del Tour de France 2014, suo grande obiettivo stagionale, il messinese non sembra volersi accontentare di una posizione sul podio: farà di tutto per sovvertire le gerarchie che sembrano essersi create nel corso degli ultimi mesi, con Chris Froome e Alberto Contador che partiranno con i favori del pronostico.

Non possiamo che partire da un presupposto: il lavoro svolto dallo Squalo assieme all’Astana sembra dare i frutti sperati. Il recente successo al campionato italiano in un percorso non perfettamente adatto alle sue caratteristiche è una conferma della crescita imponente della condizione fisica di Vincenzo che non era parsa al top durante il Giro del Delfinato. Senza gambe, anche mettendoci la testa, non si può vincere il Tour.

Il percorso disegnato da ASO si presta a tranelli e tattiche a sorpresa per provare a ribaltare la situazione: già dopo i primi 5 giorni di corsa la situazione di classifica potrebbe vedere distacchi rilevanti. Da segnare con il bollino rosso la seconda e la quinta frazione. Già nella prima di queste due potrebbe uscirne qualcosa di molto interessanti: una piccola Liegi-Bastogne-Liegi in terra inglese, con Cotes e strappi che potrebbero mettere in seria difficoltà Chris Froome, che su questi percorsi ha spesso palesato evidenti limiti. Basti ricordare la Tirreno-Adriatico 2013, quando proprio Nibali mandò gambe all’aria l’inglese in una tappa non troppo dissimile da questa. Il pavè, inoltre, regala sempre sorprese e Nibali potrebbe trovarsi a suo agio.

Ovviamente, il piano di Vincenzo non finisce qui: diverse tappe prevedono salite e discese in successione: in questo modo potrebbe provare a isolare l’inglese, e lo stesso Contador, per poi provare a giocarsela nel finale. Spesso gli schemi tattici che si creano in corsa possono favorire coloro che provano a fare selezione da lontano anche se magari in termini di prestazione pura sono leggermente inferiori agli avversari. Testa, coraggio e cuore: il Tour de France di Vincenzo Nibali passa anche da qui.

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gianluca.santo@olimpiazzurra.com

Foto: Twitter Elsa Benard

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