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Ciclismo

Tour de France 2014, le pagelle della prima tappa. Kittel superiore

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Si è conclusa da poco più di un’ora la prima tappa del Tour de France 2014 con arrivo ad HArrogate dopo la partenza da Leeds: per tutti e i 21 giorni di corsa Olimpiazzurra vi accompagnerà per le strade di Francia (e Inghilterra per le prime 3 frazioni) analizzando le prestazioni dei protagonisti con le pagelle ai coloro che si sono distinti, nel bene e nel male, in corsa.

KITTEL Marcel, voto 9: prende in mano le redini della corsa con la squadra solo nel finale, ma questo gli serve per evitare eventuali cadute, rimanendo sempre a ruota dei compagni. Nel finale, quando spiana, sfodera tutta la sua potenza e non permette a nessuno di recuperarlo. È la prima maglia gialla di questo Tour, esattamente come un anno fa.

SAGAN Peter, voto 7,5: ci si aspetta sempre tanto da lui, chiude secondo ma non sembra in grado di contrastare Kittel nonostante la leggera salita che ha contraddistinto l’ultimo chilometro. In ogni caso, è il favorito per conquistare la leadership della classifica generale nella tappa di domani. Ancora una volta la Cannondale non offre particolari garanzie e nel finale ha pochi compagni con lui.

NAVARDAUSKAS Ramunas, voto 8: quando è in forma va forte ovunque. Oggi in uno sprint quasi di gruppo riesce a chiudere terzo, poco distante da Peter Sagan.

COQUARD Bryan, voto 7: evita con un guizzo fenomenale Cavendish e Gerrans per terra, poi prova a fare la volata ma partendo da dietro si deve accontentare della quarta posizione.

FROOME Chris, voto 7:  si trova in posizione perfetta. Non è troppo avanti ma nemmeno nelle retrovie del gruppo. Alla fine chiude addirittura in sesta posizione. Ottima gestione di tutta la frazione odierna.

NIBALI Vincenzo, voto 6: nel finale è troppo vicino agli sprinter e rischia di rimanere coinvolto nella caduta che ha messo KO Cavendish. Tutte cose da evitare in tappe banali come quella odierna.

CANCELLARA Fabian, voto 7: la maglia gialla fa gola nonostante la condizione fisica non sembra al top. Ai 700 metri prova una sparata delle sue ma nel finale non ha le gambe per resistere al ritorno del gruppo. Bello, comunque, vedere un protagonista di questo tipo già molto attivo per provare a portare a casa una tappa.

CAVENDISH Mark, voto 4: vuole fortemente il successo, ma questo lo porta, ancora una volta, a perdere le staffe in volata. Quando vede la porta chiudersi prova a riaprirla a testate, ma questo lo porta alla collisione con Simon Gerrans, incolpevole. Non è la prima volta che il folletto dell’Isola di Man fa queste cose allo sprint: la testa sarebbe meglio usarla per pensare ed evitare i rischi.

VOIGT Jens, voto 9: nonostante sia il meno giovane del Tour il tedesco non si fa pregare. In fuga sin dal primo chilometro con due compagni d’avventura, li abbandona dopo lo sprint intermedio per involarsi in solitaria. Conquista la maglia a pois, per gradire. Una vera e propria leggenda di questo sport, alla 17^ partecipazione al Tour.

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gianluca.santo@olimpiazzurra.com

Foto: Twitter – Eurosport.com_IT

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