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Tour de France 2014, le pagelle dell’ottava tappa: Contador prova, Nibali regge

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Prime salite vere del Tour de France 2014 e i big della classifica generale che non si fanno attendere, dandosi battaglia nell’ottava tappa della Grande Boucle con arrivo sullo strappo di Gerardmer. Andiamo a vedere come si sono comportati i protagonisti con le consuete pagelle.

KADRI Blel, voto 9: sarà sicuramente ricordata come una delle azioni più belle del Tour de France. In fuga sin dalle prime ore di corsa, il francese parte in solitaria a più di 20 chilometri dal traguardo, guadagnando subito terreno su tutti i compagni d’avventura, letteralmente seminati sulle ultime salite. Un corridore che può adattarsi a diverse situazioni e che oggi ha dimostrato di avere ottimi doti fisiche e tattiche. Conquista anche la maglia a pois, un traguardo prestigioso per tutti i corridori francesi.

CONTADOR Alberto, voto 8,5: non controlla la fuga, ma nel finale prende decisamente in mano la situazione con la sua Tinkoff-Saxo. Il ritmo di Majka, Rogers e Roche mette in difficoltà tanti, sino all’attacco del Pistolero sull’ultimo strappo. Guadagna una manciata di secondi a Nibali, ma ha dimostrato di avere gambe e brillantezza. Se dovesse rivelarsi sempre così combattivo ci aspetta un Tour de France veramente spettacolare.

NIBALI Vincenzo, voto 8,5: nonostante sia meno adatto dello spagnolo ad arrivi di questo tipo perde le sue ruote solo negli ultimi 50 metri. Prima riesce a rispondere senza particolari problemi alle accelerazioni di Contador. Mantiene la maglia gialla con margine, ma suona un campanello d’allarme: l’Astana in salita si è squagliata come neve al sole.

PORTE Richie, voto 7,5: da gregario di Chris Froome a capitano del Team Sky si dimostra quest’oggi la terza forza tra gli uomini di classifica. Ottima condotta che gli permette di limitare i danni rispetto agli avversari per il successo finale. Ha un’occasione ghiottissima per puntare quantomeno al podio.

PINOT Thibaut, voto 7: buona prova anche per il transalpino, decisamente pimpante nel finale al pari dei connazionali Romain Bardet e Jean-Christophe Peraud, che hanno chiuso poco dietro.

VALVERDE Alejandro, voto 5: oggi avrebbe dovuto guadagnare su Nibali e Contador, ma perde una ventina di secondi da entrambi. Non sembra brillantissimo. Un’occasione sprecata e in proiezione un Tour tutto in salita se vuole puntare al podio.

VAN DEN BROECK Jurgen, voto 5: tra i papabili per la classifica finale, perde un minuto dai primi contendenti in una frazione non certo impossibile. Decisamente da rivedere.

TALANSKY Andrew, voto 4: butta forse via la possibilità di conquistare una Top 5 a fine Tour per un errore banale che gli costa 2’20” da Contador. Lo statunitense, probabilmente, pecca ancora di esperienza in corsa che non gli consente di essere tra i primi della classifica.

KWIATKOWSKI Michal, voto 4: tante energie spese negli scorsi giorni e lampadina che si spegne subito. Si stacca lontanissimo dal traguardo, in netta crisi. Può dire addio al sogno di entrare nei primi 10 a fine Tour se le sue prestazioni in salita dovessero essere queste fino a Parigi.

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gianluca.santo@olimpiazzurra.com

Foto: Profilo Twitter Tour de France

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