Ciclismo
Tour de France 2014: Martin padrone a crono! Nella Grande Boucle di Nibali due francesi sul podio
Si avvia alla conclusione un Tour de France 2014 stupendo per i colori italiani. Nella penultima tappa, una cronometro da Bergerac a Perigueux, Vincenzo Nibali ha confermato il suo straordinario momento di forma e, in Maglia Gialla, disputa una grandissima prova contro il tempo piazzandosi in quarta posizione, andandosi a prendere la ormai scontata vittoria finale. Domani a Parigi lo Squalo siciliano si godrà al meglio la passerella prima di salire sul gradino più alto del podio sugli Champs Elysees.
La cronometro finale se l’è aggiudicata, com’è scontato che fosse, il campione del mondo Tony Martin. Il tedesco dell’Omega Pharma-Quickstep è stato una vera e propria locomotiva: i suoi 54km sono volati in 1h 06′ 21” alla spaventosa media oraria di 48.8 km/h. Nessuno si è avvicinato al teutonico, neanche per qualche chilometro. Seconda posizione per un altro grande cronoman: il campione olandese Tum Dumulin, della Argos-Shimano, che ha chiuso la sua prova a 1’39” dal fenomenale campione del mondo, ottenendo però un ottimo piazzamento. Terzo posto per un nome inaspettato: Jan Barta, ceco della NetAPP, sale sul podio nella penultima tappa della Grand Boucle, staccato di 1’47 da Martin. A parte la lotta per il successo di tappa, oggi, soprattutto per i colori francesi, era importantissima quella per il podio in classifica generale, dopo tanti anni i transalpini nella corsa a tappe casalinga vi tornano sopra con addirittura due uomini: Jean Christophe Peraud e Thibaut Pinot, rispettivamente secondo e terzo dietro a Nibali. Il 36enne dell’AG2R, ex biker e da soli quattro anni professionista, si comporta benissimo nella crono, chiude settimo nonostante una sfortunata foratura; per il giovane alfiere della FDJ invece una buonissima prova contro il tempo nonostante non sia uno specialista: per Pinot anche la Maglia Bianca finale. Delude invece Alejandro Valverde: questa era l’occasione giusta per lo spagnolo di riuscire a cogliere il podio finale, invece l’iberico è solo 27mo e si deve accontentare della quarta piazza. Da segnalare anche il decimo posto di tappa per il trentino Daniel Oss.
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