Ciclismo

Tour de France 2014: Rogers in solitaria, male Bardet e Van Garderen. Nibali gestisce

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 237 chilometri dopo il giorno di riposo. La 15^ tappa del Tour de France 2014, con arrivo aBagnères-de-Luchon, ha regalato grandi distacchi nelle primissime posizioni in classifica generale, nonostante il successo sia andato ad un corridore in fuga sin dal mattino, Michael Rogers, già grande protagonista al Giro d’Italia con due vittorie parziali.

Tappa adattissima alle fughe, e nona caso la prima ora di corsa è stata molto combattuta. A più riprese diversi corridori hanno provato ad andare in avanscoperta, ma il gruppo per lunghi chilometri non ha lasciato spazio. Quanto finalmente 12 sembravano aver trovato l’attacco giusto, la Garmin-Sharp ha imposto un ritmo altissimo nel gruppo, andando a riprendere la testa della corsa. Dopo altri chilometri a tutta, finalmente si sono avvantaggiati 21 atleti: Bernhard Eisel and Vassil Kiriyenka (Sky), Jon Izagirre (Movistar), Michael Rogers (Tinkoff), Jan Bakelants e Michal Kwiatkowski (OPQS), Samuel Dumoulin e Matteo Montaguti (AG2R), Tom-Jelte Slagter (Garmin), José Serpa (Lampre), Jérémy Roy (FDJ), Tony Gallopin (Lotto), Greg van Avermaet (BMC), Cyril Gautier, Kévin Reza e Thomas Voeckler (Europcar), Michael Albasini e Jens Keukeleire (Orica), Roger Kluge (IAM), Anthony Delaplace e Florian Vachon (Bretagne).

L’Astana, sempre in testa al plotone, è sembrata soddisfatta della composizione della fuga, e ha imposto un ritmo blando in gruppo lasciando lievitare il vantaggio degli attaccanti. Il massimo margine è stato toccato ad una cinquantina di chilometri dalla conclusione, quando il gap è arrivato a 12′ senza che alcuna squadra prendesse il posto dell’Astana in testa al plotone per cercare di riprendere i fuggitivi.

Con questo margine di vantaggio i fuggitivi sono arrivati fino ai piedi dell’ultima salita, il Port de Balès. Già dalle prime rampe si sono susseguiti i primi attacchi. Il primo a scattare è stato Jeremy Roy, mentre successivamente Vasil Kiryienka ha deciso di imporre il proprio ritmo fino a 6 chilometri dalla vetta, quando prima Michael Rogers e successivamente Thomas Voeckler attaccando hanno fatto ulteriore selezione. In vetta il francese si è trovato in testa con Rogers e Serpa, seguito a poco meno di 20” di ritardo da Gautier e Kiriyenka, bravo a salire del suo passo sulle rampe più impegnative dell’ascesa.

Il gruppo, per tutta la prima parte di salita, è stato tirato dagli uomini della Movistar. Gran lavoro, in particolare, di Giovanni Visconti, che ha scremato il gruppo dei big fino ad una ventina di unità. I corridori della squadra spagnola hanno forzato il ritmo in favore di Alejandro Valverde, mentre corridori come Frank Schleck, Jurgen Van Den Broeck e Michele Scarponi perdevano contatto. Tra le vittime illustri di questo forcing anche Tejay Van Garderen, in difficoltà ad oltre 4 chilometri dalla vetta nonostante fosse in lotta per il podio finale.

Subito dopo Thibaut Pinot (FDJ.fr) ha provato a fare la differenza, frantumando il gruppetto dei migliori e mandando a in difficoltà il rivale per la maglia bianca Romain Bardet (AG2R), in netta crisi verso la fine dell’ascesa. Il ritmo indiavolato imposto dal francese, proprio sulle ultime rampe, ha mandato in crisi anche Valverde, scortato in cima alla salita dal compagno di squadra John Gadret. Addirittura Pinot è riuscito a prendere qualche metro di vantaggio nei confronti di Nibali ad inizio discesa: ma il siciliano è rientrato poco dopo, così come Valverde, precedentemente staccatosi.

Mancante l’accordo tra i primi, Kiriyenka e Gautier sono riusciti a cucire il gap sui migliori a 10 chilometri dal traguardo: i cinque uomini al comando, così, si sono lanciati verso la conclusione di una tappa durissima, ma a 5 chilometri dalla conclusione Gautier ha provato nuovamente ad allungare, seguito da Michael Rogers, che una volta rientrato è ripartito in progressione spingendo il lungo rapporto in un tratto di discesa poco pendente, riuscendo a guadagnare subito qualche centinaio di metri di vantaggio sui diretti inseguitori. Nessuno è riuscito a riprendere l’australiano, che si è involato in solitaria verso uno splendido successo di tappa dopo le due frazioni conquistate al Giro d’Italia. La volata dei battuti è stata vinta da Thomas Voecker, che ha preceduto Kiriyenka, Serpa e Gautier, quinto. A 30” dal vincitore ha chiuso Michal Kwiatkowski, scomparso dalla lotta ma evidentemente molto performante sia in salita che in discesa: grazie a questo attacco il polacco ha guadagnato diverse posizioni in classifica generale, rientrando prepotentemente nella Top 10.

I big della classifica generale hanno chiuso a 8’30” da Rogers, ma diversi hanno pagato distacchi pesantissimi. Se Nibali, Velverde, Pinot, Konig e Peraud sono arrivati tutti assieme sul traguardo, hanno pagato tanto in termini di tempo Romain Bardet e Tejay Van Garderen, fino a questa mattina in lotta per un podio che ora sembra molto più lontano per entrambi. Bardet, a causa dei 2′ persi oggi da Pinot, ha dovuto anche lasciare al connazionale la maglia bianca di leader della classifica dei giovani.

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gianluca.santo@olimpiazzurra.com

Foto: Pagina Facebook Giro d’Italia

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