Ciclismo

Tour de France 2014: stupendo Majka! Nibali controlla e incrementa!

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Straordinaria azione di Rafa Majka, che si è imposto nella 14^ tappa del Tour de France 2014, 177 chilometri da Grenoble a Risoul con il Col de Lautaret e il Col de L’Izoard prima della salita finale. Ancora una volta, Vincenzo Nibali si è dimostrato il più forte tra gli uomini di classifica, staccati irreparabilmente grazie ad un solo scatto secco a 4 chilometri dal traguardo che gli ha permesso di aumentare il proprio margine in classifica grazie anche ad una piccola crisi che ha colpito Alejandro Valverde. 

Come prevedibile, le prime fasi di corsa sono state molto animate. Data la conformazione della tappa, e il prestigio di questa, molti atleti hanno provato ad andare in avanscoperta. Il gruppo, a causa della forte andatura, si è spezzato anche in più tronconi, con un Vincenzo Nibali (Astana), molto attento sin dai primissimi chilometri di gara. Dopo una ventina di chilometri a quasi 50km/h, si sono avvantaggiati 17 uomini: Mikel Nieve e Geraint Thomas (Sky), Jesus Herrada (Movistar), Joaquim Rodriguez (Katusha), Rafal Majka e Nicolas Roche (Tinkoff), Peter Sagan e Alessandro De Marchi (Cannondale), Steven Kruijswijk (Belkin), Christophe Riblon (AG2R), Albert Timmer (Giant), José Serpa (Lampre), Amaël Moinard (BMC), Cyril Gautier (Europcar), Nicolas Edet e Rein Taaramäe (Cofidis) e Simon Yates (Orica).

Il gruppo non ha lasciato molto spazio agli attaccanti, e l’Astana ha sempre contenuto il margine nell’ordine dei 5′. Il Col de Lautaret, prima vera salita di giornata, non ha prodotto selezione, e solo ai piedi dell’Izoard (dopo che Rodriguez aveva conquistato il primo GPM) la situazione in corsa è cambiata. La NetApp, intenzionata a fare la tappa, ha impresso un primo cambio di ritmo, riportando il plotone a circa 3′ dai fuggitivi ancora prima dell’inizio vero e proprio della salita. Lo stesso distacco si è mantenuto in cima alla salita, dove per primo ancora una volta è transitato Purito Rodriguez, con il plotone a 2’55” guidato nel finale dall’AG2R di Romain Bardet.

Anche in discesa l’AG2R ha provato a fare la differenza, ma nonostante una prima e decisa selezione prima dell’inizio dell’ultima salita tutti gli uomini di classifica ancora nel gruppo in vetta all’Izoard sono riusciti a rientrare. Questo tentativo, però, ha abbattuto il margine di vantaggio dei fuggitivi, che hanno attaccato la salita verso Risoul con circa 1′ di vantaggio sugli uomini di classifica.

Il primo ad rompere gli indugi tra i fuggitivi è stato Alessandro De Marchi: nonostante la fuga di ieri l’azzurro ha avuto le forze per scattare due volte e togliersi di ruota tutti gli avversari. A 8 chilometri dal traguardo è stato Rafa Majka a rientrare su De Marchi, per poi staccarlo poco dopo in virtù delle sue maggiori qualità in salita. Poco dopo anche Rodriguez ha ripreso e staccato il corridore della Cannondale, in difficoltà ma comunque molto coraggioso ed intraprendente.

Il polacco della Tinkoff-Saxo, con un ritmo altissimo e costante, è riuscito a respingere tutti gli inseguitori, involandosi verso un bellissimo successo di tappa mentre alle sue spalle infuriava la lotta tra gli uomini di classifica. Ancora una volta il primo ad attaccare è stato Vincenzo Nibali, a 4 chilometri dalla conclusione. Dopo qualche centinaio di metri Valverde ha provato a riportarsi sull’azzurro, ma si è dovuto arrendere dopo poche decine di metri, una volta ripreso da tutti gli avversari. Nel contempo, Nibali è riuscito a prendere una trentina di secondi di vantaggio sugli inseguitori. Nessuno ha provato ad organizzare un inseguimento coerente, e nel finale questi uomini sono andati avanti a scatti e controscatti, perdendo tantissimo terreno dallo Squalo dello Stretto. Gli allunghi di Van Garderen, Bardet e Pinot, però, hanno messo in difficoltà Alejandro Valverde, costretto a cedere negli ultimi 2 chilometri. 

Majka si è imposto con 24” di vantaggio su Nibali e Peraud, mentre Thibaut Pinot (FDJ.fr) si è dovuto accontentare della quarta posizione a 50” dal primo classificato. Stesso tempo per Bardet, in lotta con il connazionale per il podio e la maglia bianca, seguito da Van Garderen e da Frank Schleck (Trek Factory Racing), autore di una buona prova. Alejandro Valverde, invece, ha chiuso a 1’24” da Majka, perdendo dai rivali diretti per il podio e per la seconda posizione.

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gianluca.santo@olimpiazzurra.com

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