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Ciclismo
Tour de France 2014: Thomas Voeckler, ritratto di un attaccante
Usiamo il termine “attaccante” e non fuggitivo perché quest’ultimo sarebbe sin troppo riduttivo per descrivere Thomas Voeckler: il fuggitivo è chi attacca, magari senza troppe pretese, ad inizio tappa, l’attaccante è chi aggiunge a questa qualità anche quella di saper conquistare un buon numero di successi, grazie ad azioni più ragionate nei momenti decisivi.
E Thomas Voeckler è tutto questo: 34 anni appena compiuti, nella sua carriera sempre al fianco del team manager Jean-René Bernaudeau ha conquistato quattro tappe al Tour, chiudendo ai piedi del podio la classifica finale 2009, due titoli nazionali e una grande quantità di frazioni e corse di ottimo livello, tra Quattro Giorni di Dunkerque, Route du Sud, Freccia del Brabante e Gp Plouay. Queste vittorie, così come gli “storici” venti giorni in maglia gialla tra 2004 e 2011, sono arrivate in unico modo: andando all’attacco, su ogni tipo di terreno, con ogni condizione atmosferica, da solo o con qualche altro coraggioso compagno di avventura. Non si arrende mai Voeckler, e lo ha dimostrato anche oggi quando, ormai ripreso dal plotone, non ha smesso di pedalare facendosi immediatamente sfilare in coda al gruppo, ma ha continuato a scattare ed allungare finché le energie glielo hanno consentito, per il puro gusto di farlo, perché a 20 km dal traguardo, in quella situazione, non c’è nulla da sperare.
Attorno a questo modo di correre, che ricorda ad esempio quello di uno Stefano Pirazzi il cui palmarès è però ancora poco generoso, si è costruito il “personaggio” Voeckler: sempre inquadrato dalle telecamere, autore di smorfie e “boccacce” di ogni genere, non sappiamo quanto frutto della fatica e quanto della sua volontà di apparire; il tutto suggellato da una pedalata assolutamente non anonima, ciondolante, sgraziata, sempre sui pedali, unica nel suo genere in tutto il gruppo. Insomma, T-Blanc, così soprannominato perché in Martinica, dov’è cresciuto, era tra i pochi a non avere la pelle nera, si fa sempre notare, per i risultati e per lo stile: ed è uno di quei personaggi che fa indubbiamente bene al ciclismo.
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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com