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Tour de France 2014: Vincenzo Nibali, signore in giallo

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Ormai gli sembra cucita addosso, quella maglia gialla. Simbolo del primato nella corsa a tappe più importante, il sogno di tutti coloro che almeno una volta in carriera hanno attaccato il numero sulla maglietta per prendere parte ad una corsa in bici. Magari da bambini, allievi o Under 23. Vincenzo Nibali è tornato leader della classifica generale del Tour de France dopo aver conquistato il secondo successo di tappa di questa Grande Boucle. 

Dopo il ritiro di Alberto Contador a 80 chilometri dal traguardo di La Planche des Belles Filles, Nibali si è confermato vero padrone della corsa. Facendo lavorare la squadra alla perfezione si è riportato sui fuggitivi di giornata, staccando tutti gli avversari con uno scatto secco a 3 chilometri dal traguardo. Nè Valverde, nè Porte, nè Pinot hanno avuto la forza di prendere la ruota del campione nazionale italiano, che in poche pedalate ha scavato subito un solco importante nei confronti degli avversari rimasti ancora in corsa.

Non sia l’assenza di Contador e Froome una scusa per non esaltare le imprese di Vincenzo. L’azzurro sta dimostrando di avere un colpo di pedale invidiabile: ne sono una prova le 3 vittorie in 20 giorni tra campionato italiano e Tour dopo tanti mesi avari di soddisfazioni. La preparazione di questo 2014, incentrata sul Tour, sta finalmente dando i frutti sperati. NIbali non solo pare il più forte in corsa, ma sembra l’uomo giusto al posto giusto nel momento giusto. Mai una pedalata di troppo, mai arroganza, ma nemmeno poca convinzione. Sa di avere alla portata un obiettivo importantissimo ed è perfettamente focalizzato su quello che deve fare.

Sono lontani, ormai, i tempi in cui si staccava al Giro d’Italia 2011 da Contador, o quando si lanciava in attacchi disperati alla Liegi o al Lombardia. Inuovo Nibali è probabilmente più cosciente delle proprie possibilità ma anche dei propri limiti. È arrivato a scoprirli nel corso del tempo, passando da vittorie importanti e da sconfitte brucianti. Passando prima dalla Vuelta a España e poi dal Giro d’Italia poco più di 12 mesi fa. È passato dal podio al Tour nel 2012 e dal quarto posto dei Mondiali di Firenze per arrivare dove è adesso. Signore in giallo di un Tour che, a 11 tappe dalla conclusione, sembra aver trovato un punto di riferimento importante.

E nello stesso modo dovrebbe essere un punto di riferimento per l’Italia dello sport e non solo. Un ragazzo come tanti che con abnegazione e sacrificio è arrivato a lottare per un obiettivo che pochi mesi fa sembrava quasi utopico. È arrivato a lottare per un sogno, giallo, nella splendida cornice dei Campi Elisi di Parigi.

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gianluca.santo@olimpiazzurra.com

Foto: Profilo Twitter Tour de France

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