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Volley, World League – Italia, contro l’Iran per l’onore! In caccia del bronzo

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Bisogna salvare l’onore. Questo è il messaggio lanciato all’Italia, umiliata ieri sera dal Brasile (clicca qui per la cronaca). Gli azzurri hanno perso nettamente contro i Campioni del Mondo, ma oggi pomeriggio (ore 17.30, diretta RaiSport1) hanno l’occasione per alleggerire l’amarezza e salire quantomeno sul podio della World League, di fronte al proprio pubblico di Firenze (e il fatto di giocare in casa pesa ulteriormente sulla delusione).

In palio una comunque importante medaglia di bronzo, utile per replicare il terzo posto dello scorso anno (ma conquistato con tutt’altro entusiasmo e in tutt’altra condizione) e per portare il nostro Paese sul podio per la 15esima volta (su 25 edizioni) in questa competizione.

 

La sfida è contro l’Iran, uscito anch’esso molto male dalla semifinale contro gli USA, alla sua prima partita internazionale con in palio una medaglia. I persiani sono squadra tosta, arcigna, rognosa, con un gioco molto lineare, impostato sul muro e sulla velocità (proprio i due fattori mancati ieri nel match contro la formazione stelle e strisce). Si appoggiano molto a Mousavi, Mahmoud e Ghafour, sono un gruppo molto coeso e compatto, motivato e orgoglioso. Hanno sconfitto il Brasile nel gironcino eliminatorio e trascinato la Russia al tie-break, eliminandola dalla contesa.

L’Italia ha dimostrato di soffrirlo parecchio nell’arco delle ultime due stagioni. I ragazzi di Mauro Berruto partono favoriti, ma bisognerà capire quali motivazioni avranno e soprattutto se avranno ancora le tossine psicologiche del ko contro i Campioni del Mondo.

Con le formazioni tipo in campo, gli azzurri hanno stravinto in casa i due precedenti di fine maggio/inizio giugno per poi perdere (ma con le seconde linee) nell’infuocata tana di Teheran.

 

Tutto il pubblico si aspetta una bella reazione dalla nostra banda, sempre grintosa e amatissima e che non può uscire dal Mandela Forum senza nulla al collo (in casa ci è successo solo a Milano 1998, quarti). Il nostro sestetto dovrà riscattarsi in toto e regalarci il cioccolatino della domenica.

Ivan Zaytsev dovrà essere nuovamente trascinatore, Parodi e Lanza dovranno supportare lo Zar nell’attacco al fortino iraniano, Birarelli e (si spera) Buti dovranno pareggiare il muro avversario nella speranza che non soffrano i primi tempi e la loro velocità; altrimenti tutti aggrappati a Rossini, mentre in cabina di regia servirà sicuramente più ordine (Travica o Baranowicz).

Bisognerà ritrovare il servizio e il muro, le nostre due armi migliori che si sono rivoltate contro ieri sera: contenere al massimo gli errori dai 9 metri, pressare duro sottorete ma soprattutto concedere pochi errori gratuiti perché l’Iran è capace di sfruttare ogni minima occasione.

Sarà solo il bronzetto, per una squadra affamata di oro, per una Nazione che non vede il metallo più prezioso dagli Europei 2005, ma qui c’è in ballo l’onore di una grande Italia che deve tenere alta la testa!

 

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