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Volley, World League – Italia, le tue avversarie alla Final Six: super USA, sorpresa Australia
Mercoledì 16 luglio inizierà a Firenze la Final Six di World League: cinque giorni al Mandela Forum per assegnare il trofeo, giunto alla 25esima edizione.
L’Italia, padrone di casa, parte tra le superfavorite per il successo finale e il suo cammino incomincerà dalla Pool A, dove è stata inserita con USA e Australia. Sono due avversari ostici e rognosi, ma poteva sicuramente andare peggio visto che nell’altro girone giocheranno Russia, Brasile e Iran.
Gli USA, Campioni Olimpici nel 2008, si presentano all’appuntamento grazie a un sorprendente primo posto nella Pool B di qualificazione, con la vittoria decisiva nell’ultimo match in Serbia. Hanno sconfitto la Russia, giocando bene in quasi tutti i 12 incontri. La sensazione è che sono un’ottima squadra, ma ancora forse troppo altalenante, capace di grandi imprese ma anche di perdere contro chiunque. Un po’ come la nostra Italia. Il precedente più recente e delizioso da ricordare è l’impresa di Londra ai quarti di finale dell’Olimpiade 2012.
La formazione punta molto sul gioco d’attacco, amano picchiare duro ma perdono qualcosa in ricezione. Difficilmente trovano il guizzo risolutore, ma fondano il loro credo su un sestetto molto compatto e unito, composto di giocatori che sanno colmare le lacune aiutandosi a vicenda.
Sono degli Stati Uniti d’America…tutti italiani. Sono ben quattro i ragazzi a stelle e strisce titolari che hanno giocato nel nostro Paese negli ultimi anni.
Matthew Anderson, che abbiamo ammirato a Modena nel 2012, è l’uomo più pericoloso per i nostri azzurri. Opposto formidabile, sa leggere bene l’incontro e soprattutto è molto abile nel capire l’avversario su cui poter fare male.
Gli schiacciatori si sono formati in Italia: Sean Rooney (Monza 2012), Taylor Sander invece giocherà a Modena. Sono imbeccati correttamente dal buon Micah Christenson, eccellente palleggiatore con un’ampia visione di gioco.
Tra i centrali spicca Maxwell Holt, capace di trascinare Piacenza nel 2013, fenomenale nei muri-punto affiancato da David Lee. Il libero è Erik Shoji, ma i big giocano chiaramente in fase offensiva.
L’Australia è l’autentica sorpresa del torneo. Inserita nel secondo livello della World League, ultima nella sua Pool eliminatoria, ha avuto il diritto di partecipare alla Final Four solo in qualità di Paese organizzatore. A Sydney ha surclassato la nobile decaduta Olanda in semifinale e poi, sfruttando al meglio il pubblico amico, ha sconfitto la super favorita Francia in un tie-break da cardiopalma conquistando il pass per Firenze.
Sono alla prima Final Six, sicuramente giunta inaspettata ed è difficile capire quali saranno le loro pretese. Sulla carta non dovrebbero impensierirci più di tanto. L’ultimo precedente risale alle Olimpiadi di Londra, quando soffrimmo tantissimo per vincere 3-2 (successo fondamentale per la qualificazione ai quarti di finale).
Il loro gioco si basa molto sul muro, proprio come il nostro: per questo sottorete ci sarà molto da divertirsi. Potrebbero però pagare il recente impegno nel weekend e il lungo volo intercontinentale.
Il giocatore più rappresentativo è l’opposto Thomas Edgar, ma attenzione al capitano Aidan Zingel fondamentale a muro. Sono molto preparati dal punto di vista tattico e non lasciano nulla al caso. In una partita giocata sul filo dei nervi, possono davvero impensierire l’avversario.
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