Volley, World League – Le pagelle dell’Italia dominatrice sugli USA: Zaytsev imperiale!

Ieri sera una favolosa Italia disintegrava gli USA nel primo incontro della Final Six di World League in corso di svolgimento a Firenze (clicca qui per la cronaca). Di seguito il nostro commento e le nostre consuete pagelle.

ITALIA: 9. Questa è la Nazionale che vogliamo! Come volevasi dimostrare, la formazione che aveva conquistato le prime sei vittorie consecutive non poteva essere sparita in un lampo.

Il sacrificio degli ultimi sei ko, operato per effettuare una preparazione a puntino in vista della Final Six, ha dato i suoi frutti. Gli azzurri sono risultati tonici, attivi, grintosi, volitivi, energici e soprattutto ben preparati tecnicamente e tatticamente (ma su questo non avevamo dubbi).

L’incontro ha rasentato sostanzialmente la perfezione. Gli unici neo arrivano da un insolito black out nel secondo set (in vantaggio 24-17, i ragazzi si sono fatti annullare quattro set point) e dall’eccessiva sofferenza sul servizio di Holt durante il terzo parziale (il centrale ex Piacenza ha trascinato i suoi fino al 17-10). E ovviamente dall’infortunio di Kovar, ma questo non può essere imputabile a nessuno.

A brillare è stata l’ottima compattezza di squadra (al di là delle eccellenze singole), mista a una ricezione davvero sbalorditiva e a una fase offensiva condotta sempre nel migliore dei modi. Pecca a sorpresa il servizio (escludendo, ovviamente, l’invenzione finale di Zaytsev), dove si sono commessi troppi errori gratuiti. Promosso a pieni voti anche il muro.

Con questo successo l’Italia ipoteca sostanzialmente la qualificazione alla semifinale di sabato (per essere eliminati serve un’improbabile sconfitta per 3-0 contro l’Australia, combinata a un successo per 3-0 degli USA sugli aussie, misto a un quoziente punti sfavorevole) e si rilancia per la conquista del trofeo, obiettivo dichiarato senza mezzi termini dal nostro gruppo.

IVAN ZAYTSEV: 10. Immenso. Italia avanti 2-0 nel conto set, ma in grande difficoltà nel terzo parziale. Gli USA volano sul 24-22, ma lo Zar ci crede ancora. Va al servizio e mette in scena due minuti di autentico show, una pagina d’antologia del volley ad altissimo livello. Dalle sue mani martellanti usciranno addirittura quattro aces consecutivi, che ribalteranno il punteggio regalando il netto 3-0 alla nostra Nazionale.

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Oltre alla prestazione finale, l’opposto si rende protagonista di un grandissimo incontro. Come sempre è il trascinatore di tutta la squadra, ispirato da un ottimo Travica: trova 21 punti, col 52% in fase offensiva, preciso e potente, pesca soluzioni in qualsiasi spazio disponibile.

JIRI KOVAR: 8. Tra i migliori in campo nei primi due set. Molto propositivo in attacco (10 punti), il nostro schiacciatore attacca con continuità mettendo in difficoltà la ricezione avversaria. Mette spesso i palloni a terra, sfruttando al meglio le zone di conflitto statunitensi e giocando delle eccellenti parallele. Vola anche in ricezione, dove recupera un pallone memorabile nel secondo set.

Durante il terzo parziale (7-3 americano), però, si fa male ed esce dal campo. Si stringe il ginocchio sinistro, quello già operato, e dalla sua smorfia si intuisce il grande dolore. Ghiaccio e speriamo che recuperi al più presto. Il giorno di riposo può aiutarlo. Viene sostituito da…

LUIGI RANDAZZO: 6,5. Risponde in maniera eccellente, facendosi trovare pronto nel momento del bisogno. Attacca quattro palloni, ne mette a terra tre e si rende protagonista della rimonta del terzo set: sotto 17-10, gli azzurri si portano sul 22-24 prima di lasciare spazio allo show di Zaytsev.

SALVATORE ROSSINI: 9. Granitico! Una roccia in ricezione (81%!), ispirato da una serata di grazia, vola su ogni pallone (i salvataggi in extremis saranno addirittura 10 secondo le statistiche!) spegnendo sul nascere ogni velleità statunitense. L’attacco a stelle e strisce è respinto a percentuali davvero irrisorie (Anderson a parte si è viaggiati sotto il 30%) e solo la rotazione al servizio di Holt lo mette leggermente in difficoltà.

EMANUELE BIRARELLI: 7. Un vero capitano. Ordinato, preciso, infonde sicurezza ai compagni che mista alla grinta di Zaytsev scatena una miscela micidiale. Si comporta in maniera eccellente a muro (3 punti), coprendo al meglio i compagni in fase difensiva.

SIMONE PARODI: 7+. Non delude, ottima alternativa in fase d’attacco alle spalle degli scatenati Zaytsev e Kovar. Sa coordinare al meglio il suo gioco, esibendosi con intelligenza tattica anche in alcune situazioni non facilissime. Molto bene il primo parziale, poi forse un leggero calo. Chiude con 7 punti, tutti in attacco, 44% in fase offensiva.

MATTEO PIANO: 5. Unico a non convincere in una serata magica. Il suo muro è spesso inesistente e fatica a distruggere il gioco avversario. Spesso non riesce nemmeno a sfruttare alcune imbeccate di Travica che nei giorni migliori gli avrebbero permesso di andare facilmente a punto.

DRAGAN TRAVICA: 7,5. Quando una squadra non va praticamente mai in difficoltà, spesso è merito del suo palleggiatore. La cabina di regia ha funzionato alla perfezione, tenuta egregiamente da un Drago sputa fuoco. Dalle sue mani sono usciti dei palloni eccellente e perfetti per tutti i compagni d’attacco che, facilità dalla qualità del materiale offerto, hanno schiantato la resistente statunitensi. Sostituito durante il terzo set da…

MICHELE BARANOWICZ: 6. Ben si comporta alla chiamata di Berruto dopo l’infortunio di Kovar. Si conferma un innesto valido nei momenti di difficoltà, sempre grazie a un’ottima qualità di gioco.

SIMONE BUTI: S.V. Entra nei finali di set per sfruttare il suo fenomenale servizio. Qualche spazio in più nel terzo parziale. Sigla un punto.

Non entrati (per questa Final Six sono previsti 14 giocatori a referto, prima volta nella storia): LUCA VETTORI, FILIPPO LANZA, ANDREA GIOVI, SIMONE ANZANI.

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(foto FIVB)