Pallavolo
Volley, World League – Le pagelle dell’Italia: Zaytsev fenomeno, ma niente impresa sul Brasile
Ieri sera, di fronte agli 8000 spettacoli della Unipol Arena di Bologna, l’Italia non riusciva nell’impresa. Il Brasile sconfiggeva per 3-1 la Nazionale di Mauro Berruto (clicca qui per la cronaca) nella gara1 dell’ultimo weekend del turno eliminatorio di World League.
ITALIA: 5,5. Lasciamo il beneficio del dubbio. Ovviamente rimane il dispiacere e l’amarezza di aver perso il match più sentito nel nostro Paese, di essersi inginocchiati ai Campioni del Mondo in casa nostra di fronte a 8000 spettatori. Non c’è, però, preoccupazione per questa sconfitta in ottica futura: l’Italia ha svolto degli allenamenti specifici nell’ultima settimana, con l’obiettivo di perfezionare la propria condizione in vista della Final Six di Firenze (che si svolgerà tra due settimane esatte).
Certo è la quinta sconfitta consecutiva in World League, la prima in casa dopo i quattro ko in Polonia e Iran e anche la prima con i nostri big in campo, aspetto che non può far certo bene al morale.
Questa è la nostra formazione titolare, è il sestetto capace di espugnare il Brasile un mese e mezzo fa, di infilare sei vittorie consecutive. Non ci può essere stata un’involuzione, ma solo il passaggio a vuoto dopo un carico di lavoro e un periodo di rodaggio.
A meno che non sia la solita Italia capace di perdere e di vincere contro chiunque? Difficile dirlo, come è arduo fare un giudizio complessivo sulla formazione andata in campo.
Un giocatore (Zaytsev) ha fatto tutto egregiamente, altri (i centrali su tutti) hanno svolto bene solo metà del loro compiti, altri ancora (gli schiacciatori soprattutto) non hanno brillato.
Troppi anche gli errori, soprattutto nel primo set. L’impressione di un Brasile in grande serata e troppo forte è corretta, ma anche l’Italia ha concesso parecchio andando in difficoltà nei momenti topici dell’incontro. Quando si è giocato in tranquillità, con precisione, linearità e imbroccando le giuste scelte tecniche, i verdeoro ci sono stati inferiori e l’Italia ha conquistato il secondo parziale.
Domenica, nel pienone finale del Forum, ci sarà bisogno della riscossa finale: se servirà anche per conquistare il primo posto nel girone lo scopriremo dai risultati di Polonia vs Iran in programma stasera e domani.
IVAN ZAYTSEV: 8. Ha praticamente giocato da solo. Esplosivo per tutto l’incontro, disarmante nel vittorioso secondo set, spina nel fianco del Brasile che non ha mai capito come marcare il nostro Zar. Chiuderà la serata con 30 punti segnati, il 61% in attacco, solo cinque errori e due muri a segno. Spaziale. Andrebbe clonato…
JIRI KOVAR e SIMONE PARODI: 4,5. Serata decisamente no per le nostre bande. Vanno spesso in affanno, non riescono mai a mettere in difficoltà la ricezione verdeoro e commettono anche troppi errori (quattro a testa). Il tabellino finale è altamente esplicativo della prestazione: 7 e 6 punti a testa, 35% e 33% in attacco.
EMANUELE BIRARELLI e MATTEO PIANO: 6-. Sostanzialmente la media tra una buona prova in attacco (6,5) e una performance a muro che non ha convinto (5). I nostri due centrali, quando vengono ben imbeccati da Travica, sfoderano delle grandi braccia, giocano degli ottimi primi tempi e riescono seriamente a mettere in difficoltà gli avversari: il 100% in attacco nel secondo set, insieme al super Zaytsev, sono il sinonimo del nostro momentaneo pareggio.
A muro, invece, il capitano e il suo fedele “scudiero” non riescono mai a incidere: Wallace e compagni spesso passano facilmente, a volte sono più veloci e quando gli azzurri intuiscono i movimenti brasiliani poi sono anche sfortunati. Il tabellino parla chiaro: una sola stampata a testa, ma 8 punti per il capitano (col 64% in attacco), 6 per Piano (71% in fase offensiva).
DRAGAN TRAVICA: 5,5. Quando si muove bene e opera le scelte giuste, l’Italia gioca che è una meraviglia: Zaytsev ancora più forte del solito, i centrali attaccano con potenza e precisione, le bande non sono poi così fallose. Il successo del secondo set è frutto anche delle sue alzate. Commette poi l’errore di non affidarsi più tanto spesso ai centrali, punta tutto (correttamente) su Zaytsev ma non è bastato per vincere l’incontro.
SALVATORE ROSSINI: 5. Wallace è un picchiatore nato e il nostro libero, non ben coperto dal muro e aiutato poco dalle bande, va in difficoltà. Difficile realizzare qualche miracolo in questa situazione.
LUCA VETTORI: S.V. Entra solo nei finali dei vari set, per sfruttare al meglio la sua potenza al servizio. Riesce spesso a mettere in difficoltà i brasiliani, ma il distacco dai verdeoro era troppo ampio per poter sperare di ricucire.
FILIPPO LANZA e LUIGI RANDAZZO: S.V. Qualche scampolo di incontro rispettivamente nel terzo e nel primo set.
Non entrati: SIMONE BUTI e MICHELE BARANOWICZ.
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