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Wimbledon 2014: una nuova ventata di gioventù

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Il torneo maschile di Wimbledon si è chiuso nel migliore dei modi possibili, con una delle finali più belle degli ultimi anni e che ha incoronato per la seconda volta Novak Djokovic. Il serbo ha sconfitto in cinque set Roger Federer, tornato finalmente competitivo dopo tanti Slam che non lo avevano visto protagonista. Nole con questo successo torna numero uno al mondo, superando Rafa Nadal, eliminato negli ottavi di finale da Nick Kyrgios.

Proprio l’australiano è uno dei tanti giovani che hanno animato questa edizione dei Championships. Sull’erba londinese abbiamo assistito soprattutto all’esplosione del talento di Milos Raonic e Grigor Dimitrov, entrambi capaci di raggiungere la semifinale. Il bombardiere canadese è finalmente riuscito ad ottenere risultati su questa superficie, confermando i progressi fatti sotto la doppia guida tecnica di Ljubicic e Piatti. Raonic è ora il nuovo numero sei al mondo e si prepara a vivere una stagione sul cemento americano da grande protagonista, soprattutto se riuscirà a mantenere la stessa qualità di rendimento al servizio avuta in queste ultime due settimane.

Il bulgaro, considerato da molti addetti ai lavori il “nuovo Federer”, ha finalmente rispettato il pronostico del predestinato e ha raggiunto per la prima volta in carriera la semifinale in un torneo dello Slam. Giustiziere di Murray nei quarti si è dovuto arrendere al solo Djokovic, al termine di una sfida molto equilibrata e nella quale Grigor non ha sfruttato tre palle set consecutive nel tiebreak del quarto per portare il match alla quinta frazione. Finalmente entrato tra i primi dieci del mondo, difficilmente ne uscirà in breve tempo, ma ora arriva il momento di confermarsi al vertice.

Nella nostra analisi delle giovani nuovi fenomeni del tennis mondiale dobbiamo tornare ad un nome fatto in precedenza in questo articolo: Nick Kyrgios. L’australiano, classe 1995, ha stupito tutti per l’incredibile potenza ed efficacia al servizio, mostrata soprattutto negli ottavi contro Rafa Nadal, sfida nel quale il 19enne di Canberra ha messo a segno ben 37 ace. Grazie ai quarti raggiunti Kyrgios ha fatto un balzo incredibile in classifica dalla posizione 144 alla 66. Considerato da sempre il degno erede dei grandi campioni australiani, adesso tocca a lui dimostrare di non essere stato solo la meteora di due settimane.

Vedere un Kyrgios ai quarti di finale di Wimbledon ha fatto subito pensare a che fine ha fatto il nostro Gianluigi Quinzi, di un anno più grande e che l’anno scorso aveva trionfato nel torneo Juniores. La giovane stellina azzurra in questa stagione si è un po’ perso e dopo aver superato la maturità scolastica (ha lasciato il circuito per un mese dedicandosi agli studi) si ritufferà nel mondo del tennis per provare a diventare il campione che nel nostro paese attende.

 

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Foto Tonelli per Federtennis

andrea.ziglio@olimpiazzurra.com

 

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