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Atletica, Europei 2014 – Italia con due finali: doppietta Rosa/Trost, crollo mezzofondo. Record Diniz, ok i big

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Quarta mattinata di gare a Zurigo (Svizzera) dove si stanno svolgendo gli Europei 2014 di atletica leggera. La notizia è ovviamente il Record del Mondo della 50km di marcia, realizzato dal francese Yohann Diniz (clicca qui per la cronaca e per saperne di più).

Nella stessa prova un ottimo Marco De Luca è settimo (3h45:25, nuovo personale) e porta due punti importanti per l’Italia: ora saliamo a 15. Male gli altri azzurri: Teodorico Caporaso 21esimo (3h58:23), Jean-Jacques Nkouloukidi 23esimo (4h01:12).

 

Alessia Trost fatica, poi macina un bel 1.89 al primo tentativo e va in finale: clicca qui per la cronaca e per saperne di più sull’azzurra.

L’atto conclusivo vedrà al via ben 15 atlete: dieci ammesse con 1.89, cinque a parimerito con 1.85 al primo tentativo. La spagnola Ruth Beitia, la tedesca Marie-Laurence Jungfleisch, la lituana Airine Palsyte, l’italiana Alessia Trost, la russa Mariya Kuchina, la polacca Kamila Licwinko, la svedese Emma Green, la polacca Kustyna Kasprzycka, la croata Ana Simic, la norvegese Tonje Angelsen, l’estone Eleriin Haas, l’ucrana Oksana Okuneva, l’israeliana Ma’Ayan Shahaf, la rumena Daniela Stanciu, l’estone Grete Udras.

 

Solo 16 atlete presenti nelle qualificazioni del getto del peso, in lotta per i 12 posti della finale. Si gareggia su una pedana bagnata, ma la superfavorita Christina Schwanitz non ha nessun problema a metter in chiaro le cose con una bordata da 19.35. La qualificazione con la norma prevista (17.50m) arriva anche per la russa Yevgeniya Kolodko (18.32) e Irina Tarasova (17.55), per le bielorusse Aliona Dubitskaya (18.07) e Alena Kopets (17.63).

La nostra Chiara Rosa fatica con la sua tecnica e soffrendo un dolore alla mano, ma riesce comunque a strappare il pass con 16.76, undicesima misura di giornata.

All’atto conclusivo anche l’ungherese Anita Màrton (17.36), la bielorussa Yulia Leantsiuk (17.35), l’ucraina Olha Holodnaya (17.32), la bulgara Radoslva Mavrodieva, la tedesca Lena Urbaniak, l’olandese Melissa Boekelman.

 

Nelle qualificazione del lancio del disco la superfavorita Sandra Perkovic fa subito la voce grossa (63.93). La tedesca Anna Rueh è più tranquilla (59.84). Bene anche le francesi Melina Robert-Michon (63.62) e la tedesca Shanice Craft (61.88).

Sfortunatissima Valentina Aniballi. L’azzurra fa una gara discreta (anche se poteva fare un po’ di più) e manca la finale per soli 22 centimetri: 13esimo con un lancio a 53.60.

In finale anche la lituana Zinaida Sendriute (58.69), la russa Yekaterina Strokova (58.35), la tedesca Julia Fischer (57.78), la russa Yuliya Maltseva (57.73), la ceca Eliska Stankova (55.79), la finlandese Sanna Kamarainen (54.64), la svedese Sofia Larsson (54.22), la ceca Jitka Kubelova (53.82).

 

Si fatica ancora a trovare una favorita per la conquista dell’oro dei 3000m siepi femminili. Le semifinali non ci dicono molto. Il miglior tempo è della bielorussa Sviatlana Kudzelich (9:46.89). Eliminata male Valeria Roffino, che sbaglia la riviera e anche alcuni ostacoli: ottava nella seconda serie in un alto 10:07.58, per lei che ha potenzialità da sub 10’.

Nelle semifinali dei 1500m il norvegese Henrik Ingebrigtsen fa subito capire che è tra i favoriti (3:39.32) ma sarà comunque dura contro il francese Mahiedine Mekhissi-Benabbad (3:39.43), autore di un bel rush finale di riscatto dopo la clamorosa squalifica di ieri sui 3000m siepi (si è tolto la maglia mentre andava a vincere). Bene anche i britannici Chris O’Hare (3:39.24) e Charlie Grice (3:39.41).

Eliminati tutti gli azzurri, con prove gravemente insufficienti: Mohad Sheik Abdikadar (3:46.07) e Soufiane El Kabbouri che addirittura cade toccandosi con un avversario (4:21.39). El Kabbouri sarà poi ripescato per la finale al termine della sessione proprio per quel contatto, ma queste fortune non cambiano il giudizio sulla sua prova.

2 Commenti

1 Commento

  1. Andrea Pellissier

    15 Agosto 2014 at 19:18

    Prima di scrivere di un argomento, la deontologia giornalistica vorrebbe si fosse informati.
    Ora, se come immagino, NON avete visto i 1500 di El Kabbouri, il vostro comportamento è “gravemente insufficiente”.
    Se. come temo, AVETE assistito alla batteria, allora ad un commento “gravemente insufficiente” s’aggiunge il fattore d’esservi perso un’ottima occasione per stare zitti, oltre ad averla davvero fatta fuori dal vasino.

  2. ste86

    15 Agosto 2014 at 17:46

    Scusate, come si fa a definire la prova di El Kabbouri “gravemente insufficiente” quando era ancora nel centro del gruppo prima che un atleta spagnolo cadesse davanti a lui facendolo inciampare e cadere a terra??? Bah…

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