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Atletica, Europei 2014 – Italia, credici! Tutti in marcia: Giorgi-Palmisano, medaglie? Donato, ti vogliamo!

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Ragazze, provateci! La 20km di marcia è la prima, seria, concreta possibilità di medaglia che l’Italia si trova sul suo cammino agli Europei di atletica leggera.

Stamattina (ore 9.10, diretta tv su RaiSport1 ed Eurosport, mega diretta scritta su Olimpiazzurra), nel centro di Zurigo, su un tracciato angusto, lungo 1km da ripetersi venti volte, caratterizzato dalla stressante presenza di rotaie del tram, si assegneranno i titoli del tacco punta in rosa.

Le azzurre si presentano ai blocchi di partenza cariche e motivate. Eleonora Giorgi partirebbe con i favori del pronostico se non fosse per quel dannato infortunio a inizio estate che le ha tolto due settimane di allenamento, facendole pure temere la non partecipazione alla rassegna elvetica. Quinta in Coppa del Mondo, nuovo Record Italiano, una tecnica notevolmente migliorata: se fosse al top…

In suo favore l’assenza forzata della superfavorita della Kirdyapkina, ricoverata d’urgenza in ospedale per una forma febbrile. La Russia si aggrappa così alle sue altre due grandi interpreti Alembekova e Sokolova, ma sulla strada non sono assolutamente imbattibili come non lo è l’ucraina. Certo, per la brianzola servirà un ritmo non forsennato per 15km poi ci potrebbe essere l’accelerazione ma riuscirebbe forse a tenerla.

Ci giochiamo, però, un’altra carta importantissima: Antonella Palmisano. Anch’ella sotto 1h28 in Coppa del Mondo, è data in grandissima condizione fisica e molto motivata. Lei potrebbe sì provare a tenere anche un ritmo un po’ più forzato e poi provare a lottare per le medaglie nel finale.

 

Nel pomeriggio ci giochiamo il tutto per tutto con Fabrizio Donato nella finale del salto triplo! L’azzurro è in piena lotta per le medaglie, una delle nostre carte migliori da giocarci. La sfida con Rapinier, Compaorè, Adams, Evora è durissima: speriamo che riesca a piazzare la zampata per la medaglia: servirebbe 17.30, anche se in qualifica non ha entusiasmato. Con lui anche Fabrizio Schembri.

In campo gli eterni Nicola Vizzoni e Giuseppe Gibilisco, a caccia della finale: il capitano azzurro ci proverà con il suo martello, a 40 anni suonati, per l’ennesima volta; il Campione del Mondo 2003 potrebbe anche accarezzare delle speranzelle di top 5, ma servirà davvero la sua miglior gara delle ultime due stagioni, con base di partenza il 5.70. Domani sapremo le condizioni fisiche di entrambi.

Sicuramente ci sarà Yuri Floriani nella finale dei 3000m siepi, uomo di tutta sicurezza, raramente delude: partirà per portare a casa qualche punto, importante per la nostra Nazionale che non sta viaggiando bene (anzi…).

Da rivedere Yadisleidy Pedroso nella semifinale dei 400m ostacoli, dopo una batteria poco convincente: è donna che può giocarsi la finale, ma deve credere nei suoi mezzi.

Norbert Bonvecchio si è meritato la convocazione con quella bomba da over 80 metri che ha dato il là alla riscossa in Coppa Europa. Il nostro commercialista, finito le dichiarazioni, è qui a Zurigo. Finale ardua, ma che si goda bene questa partecipazione e che dia soprattutto il meglio di se stesso.

Dal Molin nelle semifinali dei 110m ostacoli, per l’accesso all’atto conclusivo che chiuderà la serata. E poi batterie e semifinali dei 200m con Amidei, Siragusa, Demonte, Desalu, Marani: qualcuno deve passare il primo turno.

 

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1 Commento

1 Commento

  1. alebi

    14 Agosto 2014 at 09:09

    Oggi è una giornata fondamentale per le sorti della spedizione azzurra. La marcia femminile, insieme alle “sorelle” della maratona, ha il peso di mantenere viva la presenza italiana in Europa.

    Per Vizzoni sarà difficilissimo acciuffare la finale, purtroppo gli anni passano, la condizione diminuisce e se lui è comunque un atleta di cui essere orgogliosi, dobbiamo considerare che se è ancora la nostra migliore carta significa che qualcosa non va (anche perchè purtroppo al maschile non si vede proprio nessuno che possa prenderne l’eredità)

    Gibilisco purtroppo è un cavallo pazzo. Negli ultimi anni ha, in genere, azzeccato una sola gara all’anno e temo (spero di essere smentita) che questa gara sia già avvenuta.

    Marani è un atleta su cui punto molto. Il passaggio del turno è il minimo, la finale sarebbe un sogno per il livello degli atleti iscritti, ma se deve uscire spero lo faccia con onore e non come Galvan e Benedetti.

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