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Atletica, Europei 2014 – Italia, è un finale in crescita! Maratoneti a voi, Trost regalaci una magia

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Dopo tre giorni iniziali insufficienti, l’Italia si è sbloccava con lo show di Libania Grenot e ha poi infilato dei buoni risultato che alzano un po’ il voto della spedizione azzurra agli Europei di atletica leggera. La nostra Nazionale sta chiudendo in crescendo.

I quinti posti di Del Buono e Marani, i settimi di Tamberi e Fassinotti. Nella mattinata di sabato la medaglia d’argento dell’eterna Valeria Straneo, il sesto posto di Anna incerti sempre nella Maratona, il quinto di Yadisleidy Pedroso, l’ottavo di Giulia Viola, tre staffette su quattro qualificate alle finali. Il medagliere ci ha rispedito nella top ten, la classifica a punti ci vede al nono posto con la possibilità di chiudere tra le migliori otto,

 

Ultima giornata. Andiamo tutti in Maratona. Andrea Lalli, Daniele Meucci e Ruggero Pertile. L’Italia parte da outsider, ma può davvero togliersi qualche bella soddisfazione. Il toscano è reduce dal sesto posto (un po’ amaro) sui 10000m dove sperava di conquistare una medaglia e di confermarsi gli ultimi due podi. Arriverà in incognito sulle strade di Zurigo, ha già messo le mani avanti dichiarando di non aspettarsi chissà quale prestazione, ma noi siamo fiduciosi e siamo convinti anche che stesse facendo un po’ di pretattica.

Il molisano, invece, non ha fatto problemi, si presenta molto coperto all’evento, ha quel guizzo per giocarsela, quell’imprevedibilità che può portarlo lontano. C’è, però, una cosa che sta passando inosservata ma che a noi ci fa ben sperare: quella micidiale salita da ripetere quattro volte e che al femminile è stata determinante. Lalli e Meucci sono sempre stati abilissimi nella corsa campestre (oro e bronzo agli Europei 2012), queste salite rognose e impegnate sono un po’ il loro pane e potrebbero essere un buon terreno per il loro talento.

Ruggero sta preparando questa Maratona da tre anni, è uno degli obiettivi più importanti di tutta la carriera. Speriamo ci sorprenda in positivo!

A nostro modo di vedere il superfavorito è Abraham Tadesse, uomo da 2h07:45, fortissimo, “comprato” dalla Svizzera giusto un paio di mesi fa per cercare il botto nella giornata conclusiva. Sarà affiancato dall’elvetico Viktor Roethlin (2h07:23) che, all’alba dei 40 anni, si presenta per difendere il titolo del 2010. Fanno paura anche i russi Aleksey Reunkov e Aleksey Sokolov. Nel lotto anche l’ucraino Dmytro Baranovskyy, già collaudato in stagione, e dotato di un ottimo 2h07:15 e il polacco Henry Szost che in stagione ha già stampato un 2h08:55.

 

Capitolo Alessia Trost. Ce lo avessero chiesto un anno fa avremmo tranquillamente detto: lotterà per il podio senza alcun problema. Tra l’altro non saranno presenti due immense Campionesse come Blanka Vlasic e Anna Chicherova. Purtroppo, però, la friulana non partirà con i favori del pronostico.

La 21enne, però, è reduce dall’infortunio invernale che le sta complicando terribilmente il rientro. In qualificazione, però, un lampo dell’Ale che conosciamo: 1.89 ben superato alla prima prova, con pedana bagnata e un urlo di liberazione. Che si stia vedendo la luce fuori dal tunnel? Speriamo che il luccichio arrivi nel momento più opportuno. La friulana può regalarci una magia, se ci crede fino in fondo, se tutto andrà come deve andare.

Tra le partenti Alessia ha un paradosso: uno degli stagionali peggiori (1.90, penultima insieme all’israeliana Sharaf) ma il terzo personale (i mitici due metri dello scorso anno, comanda la Beitia con 2.02).

La avversarie più temibili: Mariya Kuchina, la russa che spesso e volentieri veniva sconfitta dalla Trost nelle categorie giovanili; la croata Ana Simic, esplosa in questa stagione; l’eterna spagnola Ruth Beitia; l’esperta svedese Emma Green. La finale sarà con 15 partecipanti. La sensazione è che con 1.95 si possa andare a medaglia. Se Alessia fosse al top…

 

Libania Grenot dovrà invece trascinare la 4x400m. La fresca Campionessa d’Europa può davvero essere l’arma in più del nostro gruppo. Questa è una staffetta temibile, che può davvero giocarsela con tutte, ben assortita e motivata. Affianco alla Panterita vediamo bene la Chigbolu e la Bazzoni (entrambe ci hanno convinto in batteria), ballottaggio tra Spacca e Bonfanti (ma queste sono solo nostre impressioni). Si può sognare. La Russia parte come super favorita, la Gran Bretagna subito dietro. Per il bronzo Ucraina e Francia. L’Italia può azzannare, magari sfruttando errori altrui. Certo l’ottava corsia, purtroppo, non ci sarà d’aiuto…

La 4×100 maschile è una bella staffetta, ben composita con un mix corretto tra centisti e duecentisti. Purtroppo, però, gli spazi per le medaglie ci sembrano davvero chiusi. Francia e Gran Bretagna battaglieranno per l’oro, con la Germania pronta ad approfittarne.

La 4×100 femminile si presenta dopo aver registrato il secondo tempo italiano migliore di sempre. Olanda, Francia, Gran Bretagna due spanne sopra tutti.

 

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1 Commento

1 Commento

  1. alebi

    17 Agosto 2014 at 12:12

    Purtroppo la gara di salto in alto pur non avendo super donne ha molte atlete di pari valore (direi su tutte Beitia, Kuchina, Simic e Kapricza o come caspita si chiama) e per una medaglia servirà saltare circa 1.97 (non conosco la progressione che si seguirà). Insomma servirebbe un vero miracolo e cioè che la Trost di colpo guarisse proprio oggi. In cuor suo arrivare almeno a 1.92 dovrebbe essere già un buon segnale, ma è proprio un peccato che in una gara così aperta non possa dire la sua (insomma, sembra una doppia sfiga.. passatemi il termine 😛 )

    La 4×100 maschile dovrebbe essere della GB e poi vedo la Germania molto bene. La Francia senza entrambe le punte sembra quasi una squadra alla nostra portata. Non so se terranno la squadra della batteria, ma non credo abbiano molta scelta. Nella femminile invece gara di nervi interessantissima tra Francia e GB. Speriamo nessuna perda il testimone perchè i due quartetti sono di gran livello. Non vedo l’ora di gustarmela!

    Germania che sta facendo molto male in questi Europei (ho già pronte un paio di osservazioni finali). Ha l’oro in tasca con la Schwanitz e si deve riscattare nel settore lanci col giavellotto, ma comunque come nazione finirà molto lontana dai suoi standard.. e non tanto in termini di ori ma proprio di numero di medaglie complessive.

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