Atletica
Atletica, Europei 2014 – Italia, le pagelle della sesta giornata: Meucci immenso, 4×100 che peccato!
Oggi si sono conclusi gli Europei di atletica leggera. Di seguito le pagelle agli azzurri scesi in pista e sulle strade di Zurigo nella domenica che ha chiuso la rassegna continentale.
DANIELE MEUCCI: 10. Alla prima vera Maratona in carriera (la terza se contiamo la prova di New York 2013 e un test poco attendibile di Roma 2010), il pisano fa centro con una prestazione monstre. Spiccano l’ottima visione tattica, la capacità di individuare il momento giusto per l’attacco e soprattutto una condizione fisica davvero invidiabile. Questa è una medaglia frutto di un’accurata preparazione, studiata nel minimo dettaglio e che l’ha portata in forma perfetta all’appuntamento clou della stagione.
Abbiamo trovato l’uomo che potrà dare nuova linfa alla grande tradizione della Maratona azzurra, una valida carta per Rio 2016 quando a 30 anni spaccati sarà nel pieno della maturità. C’è tanto da imparare dal suo oro, dalla sua conversione alla lunga distanza (dopo comunque due medaglie europee sui 10000m).
ALESSIA TROST: 5. Quanto rammarico. Questo doveva essere il suo Europeo, il primo grande appuntamento da punta della nostra Nazionale e purtroppo ci è arrivata in uscita da un infortunio. Si è visto che la condizione fisica è in crescita, che sta ritrovando anche una buona tecnica ma purtroppo non è bastato. C’è da mangiarsi le mani anche perché erano assenti le grandi Vlasic e Chicherova, un’occasione che si doveva azzannare. Soprattutto la sua grande rivale Mariya Kuchina, sovente battuta nelle categorie giovanili, ha vinto la medaglia d’argento…
La finale è stata anche discreta a livello assoluto, con un bel 1.90 alla prima prova e un 1.94 mancato di un soffio al primo tentativo (poi due nulli netti) ma purtroppo è mancato il guizzo.
4×100 FEMMINILE: 7,5. Un grandissimo applauso al quartetto, quarto al traguardo a soli quattro dannati centesimi da un incredibile bronzo. L’errore cruciale in ultima frazione: il testimone non arriva perfettamente nelle mani di Alloh, bravissima poi a recuperare sulla Russia (!) ma non abbastanza. Questa era l’occasione della vita, visti gli incredibili errori di due formazioni toste come Paesi Bassi (sicuri da medaglia, addirittura d’oro) e Svizzera. 43’’26 l’eccellente tempo al traguardo, migliorato di tre centesimi il crono della semifinale, secondo tempo italiano all time.
CHIARA ROSA: 7. Ha un dolore alla mano, ma non lo (vuole) sentire. Mosca 2013 le aveva detto male, ma la veneta si ritrova e pesca la miglior giornata della stagione nel momento più adatto (che è poi quello che dovrebbero fare tutti gli sportivi). Conquista un ottimo quinto posto nel getto del peso, in aspettato alla vigilia, trovando anche un buon 18.10.
RUGGERO PERTILE: 7. Quaranta anni e non sentirli. Un capitano di Maratona davvero infinito, ormai prossimo al ritiro, ma la cui presenza è stata fondamentale per il successo di Meucci. Consigli, ritmo di gara, tattica: impeccabile. E la sua prestazione personale è di assoluto rilievo: grandissimo settimo posto!
MICHELE PALAMINI: 6. Giovane, per la prima volta nel circuito della grande atletica. Porta a casa un 32esimo posto in 2h31:42.
SOUFIANE EL KABBOURI: 4. Riammesso in finale per essere stato danneggiato nel turno precedente quando cadde (il regolamento non è chiarissimo in merito), non sfrutta al meglio la possibilità. Conclude al nono posto (causa una caduta importante di alcuni avversari alla campana) in 3:51.98.
4×100 MASCHILE: 4. Si corre in quattro, si è una squadra e quindi il voto va a tutti i moschettieri azzurri. Chiaro, però, che l’insufficienza piena va solo a Delmas Obou, colpevole dello scambio saltato all’ultima frazione. Peccato perché si stava andando davvero alla grande (voto: 7 in pagella all’arrivo in traguardo, poi da alzarsi se arrivavano medaglie). Il ragazzo parte troppo presto, Marani non ci arriva (giustamente) e salto tutto. In precedenza bene Cerutti e Desalu, eravamo in lotta con le grandi d’Europa.
4×400 FEMMINILE: 4. La delusione è davvero tanta, anche sentendo le ragazze. Ci si aspettava una grandissima prestazione a ridosso (o magari sul) podio, ma purtroppo è stato l’esatto contrario. Chiara Bazzoni non è riuscita a rimanere incollata alle big in prima frazione, poi con Spacca e Bonfanti abbiamo galleggiato. Inutile l’intervento di Libania Grenot in ultima frazione. La Campionessa d’Europa doveva spingerci verso il sogno, ma preso il testimone con quei distacchi non poteva nemmeno provarci. Per la medaglia serviva il record italiano, non impossibile per questo quartetto.
ANDREA LALLI: 4. Ci aspettavamo molto di più dalla sua Maratona. Dopo un bell’attacco sulla terza salita (probabilmente per aiutare Meucci) si è spento e si è ritirato poco prima del 30esimo chilometro, quando è partito lo show di Daniele. Ora un ritorno in pista?
MAROUAN RAZINE: 3. Prestazione troppo anonima sui 5000m, chiusi in 14esima posizione (14:16.95).
LIBERATO PELLECCHIA e DOMENICO RICATTI: S.V. Si ritirano dalla Maratona abbastanza presto.
alebi
18 Agosto 2014 at 07:59
Mannaggia a volte ho l’impressione di portare sfortuna 😛 Avevo detto che le staffette veloci dovevano solo ripetere gara di semifinale e non azzardare nulla perchè si doveva sperare nei regali da parte degli altri. E per la femminile così è stato e c’è mancato un niente per il miracolo. E invece la maschile si è autoeliminata quando eravamo solo un pelo dietro la Francia (che avevo detto non era imbattibile con questa formazione). La 4×400 l’avevo vista proprio male e così è stato. Si doveva puntare ad abbattere (letteralmente) il RI per andare sul podio ma questa formazione non lo può certo fare perchè, Libania a parte, ci manca un’altra 400tista da sotto 52 mentre siamo pieni di 52mezzo/53. Quella capace di tutto ciò si è deciso, e ancora non me lo spiego, di mandarla nel vicolo cieco degli 800. Avremmo potuto avere la crescita della Milani fino a diventare una da 51 “fisso” e lasciar riposare per la staffetta tutte le altre che così avrebbero dato il meglio, invece così si sono “fossilizzate” su questi tempi dai quali purtroppo si ricava poco. Insomma la 4×400 donne doveva essere la nostra miglior staffetta e invece è stata la peggiore, subito fuori dai giochi. Purtroppo certe cose si capiscono solo dopo ma forse era meglio far correre la gara singola solo alla Grenot perchè le altre anche in gara non è che si siano migliorate… si sono solo stancate.