Atletica
Atletica, Europei 2014 – Mekhissi: “Nessuna arroganza”, Kowal: “Non voglio l’oro”. E la Francia si scaglia contro la Spagna
Dopo la squalifica per aver tolto la maglia sul rettilineo d’arrivo della gara dei 3000 m siepi, il francese Mahiedine Mekhissi-Benabbad ha reagito attraverso i social network, giustificando il suo gesto: “Sembra che io sia squalificato. Ho troppo rispetto per i miei avversari e troppo amore per il mio sport per accettare di passare per un antisportivo. Nessuno potrà togliermi la mia vittoria e la sensazione e la felicità assoluta sentita tagliando la linea d’arrivo. Scusatemi, volevo soltanto festeggiare la mia vittoria come un giocatore di calcio, non c’era nessuna arroganza nei confronti dei miei avversari e del pubblico. Vista l’ora, non so se prenderò il via dei 1500 metri domani mattina, non ho il morale giusto. Qualsiasi cosa accada, rispetterò la decisione dei giudici, che io sia d’accordo o no, anche se il risultato sportivo risulterà falsato. Grazie mille per il vostro sostegno attraverso i social network“.
A fargli eco il suo compagno di squadra ed amico Yoann Kowal, divenuto suo malgrado campione europeo della specialità dopo la squalifica di Mekhissi: “Non so se ne ho il diritto, ma non ho intenzione di salire sul primo gradino del podio. Non capisco cosa vogliano gli spagnoli. Se Mahiedine avesse colpito qualcuno, lo capirei, ma in questo caso…“.
Ancora più duro il direttore tecnico nazionale Ghani Yalouz, che si scaglia contro la delegazione spagnola: “Quello che ha fatto la squadra spagnola è antisportivo. Dopo aver visto la facilità della vittoria di Mahiedine Mekhissi… è penoso. Non c’era confronto in pista. È più che antisportivo. Possiamo dimenticare il pizzico di follia di un campione che sta per vincere e si sfila la maglia? I giocatori di calcio lo fanno, Robert Harting lo fa. Mahiedine non ha ostacolato nessuno, ha solamente espresso la sua gioia a modo suo”, ha dichiarato. “Tutto questo non toglie nulla alle qualità di Mahiedine. Dovremo fare di tutto per motivarlo per domani e mantenere la serenità. Ma lasciamo gli atleti esprimere la loro gioia. Questo è lo sport“.
Ad intervenire è stato anche il presidente della FFA (Fédération Française d’Athlétisme), Bernard Amsalem: “L’errore di Mahiedine è inammissibile, non ci si può togliere la maglia durante la corsa. Allo stesso tempo, conosciuamo i fatti. Ha tolto la maglia ma non ha disturbato nessuno. Era nettamente davanti rispetto a tutti. Tra l’altro gli atleti che erano dietro hanno riconosciuto che era lui il più forte. Io non avrei mai fatto ricorso in queste condizioni, la federazione spagnola ha agito molto male“.
Un caso simile ha riguardato gli ostacolisti Dimitri Bascou e Pascal Martinot-Lagarde, con il primo, inizialmente bronzo, squalificato in favore del secondo: “Non sono d’accordo con la decisione della giuria“, ha detto PML. “Mi fa imbestialire, Dimitri ha fatto la sua corsa e merita la sua medaglia“.
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giulio.chinappi@olimpiazzurra.com
Luca46
15 Agosto 2014 at 14:23
Beh Beh Beh, … Harting lo fa a fine gara dove si puo’ anche tollerare un po’ di spettacolo per il pubblico. Il problema di Mekhissi non è il gesto in se ma averlo fatto in gara.
Sul caso Bascou a me sembra che abbia pestato la riga e forse (ma non credo del tutto) sia andato oltre, non so cosa preveda i regolamento. C’era inoltre un braccio un po’ troppo in la che sicuramente non ha danneggiato nessuno ma non è questo il problema. Il problema è cosa dice il regolamento, sul quale non sono certo quindi non mi esprimo.
alebi
15 Agosto 2014 at 12:10
Beh è patetico cercare di difendere l’indifendibile. Che ci mettano una pietra sopra e vadano avanti. Certo che si sta creando un precedente per stare a guardare ogni singolo comportamento e screzio ma spero non si finisca come nel calcio dove il talento maggiore è quello del fare polemica =___=