Atletica
Atletica, Europei 2014 – Sfida a quattro per il medagliere?
Qual è la nazione europea più forte nell’atletica? Secondo quanto visto al Campionato Europeo per Nazioni di Braunschweig, la risposta dovrebbe indirizzarsi verso una preferenza per la Germania, ma il medagliere degli Europei di Zurigo potrebbe dare un esito diverso, essendo diversa la logica che ispira le due classifiche.
Per primeggiare in un medagliere è necessario avere delle eccellenze in alcune discipline, che garantiscano delle medaglie e soprattutto degli ori. Sia chiaro, la Germania possiede atleti come David Storl (getto del peso) e Robert Harting (lancio del disco), ed è anche reduce dalla vittoria del medagliere di Helsinki 2012, ma al momento non sembra partire in pole position per l’edizione di Zurigo. Del resto, bisogna ricordare che due anni fa molti rinunciarono per la concomitanza con le Olimpiadi, e che non erano presenti le prove di marcia e maratona. Per questo ci sembra più opportuno fare un paragone con Barcellona 2010, quando gli Europei rappresentarono l’appuntamento clou della stagione e quando ad imporsi fu la Russia.
Proprio la Russia ci pare essere la favorita per la vittoria del medagliere, soprattutto grazie ad una squadra femminile che non teme eguali nel vecchio continente, capace di sfoderare sempre nuove atlete in ogni specialità, il tutto nonostante i casi doping che spesso costringono i russi a ristrutturare le proprie squadre.
Un’altra squadra che potrebbe aspirare al primato è la Francia, che può contare su una delegazione forse meno completa ma che può contare su alcuni degli atleti più in vista del panorama europeo, a partire da Renaud Lavillenie, annoverabile a pieno titolo simboli internazionali di questo sport, probabilmente secondo solo a Usain Bolt per notorietà.
La Gran Bretagna, sulla scia di Londra 2012, sembra aver trovato una nuova generazione di talenti che potrebbe portarla a lottare ancora una volta con le migliori. Due anni fa, i britannici rinunciarono in massa per preparare i Giochi di casa, ma ora sono pronti a dare battaglia nella massima manifestazione continentale.
Una sorpresa potrebbe invece arrivare dall’Ucraina, che due anni fa, seppur nelle condizioni particolari che abbiamo già descritto, fu la nazione a raccogliere più medaglie di tutte, ben diciassette.
Per l’Italia, la posizione nel medagliere verrà determinata soprattutto dal numero di ori, anche perché senza titoli continentali sarà impossibile pensare ad un accesso nella top 10, salvo squalifiche a distanza di anni come già accaduto a Barcellona 2010.
MEDAGLIERE HELSINKI 2012
MEDAGLIERE BARCELLONA 2010
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Immagine: Wikipedia (rielaborazione dell’autore)
giulio.chinappi@olimpiazzurra.com
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alebi
7 Agosto 2014 at 10:45
Dimenticavo… un plauso particolare alla Federazione che non ha mai lavorato sulle staffette (basta vedere la 4×100 maschile che fino ad una settimana prima degli Europei ancora era in cerca dei suoi membri). E come ci insegna la Svizzera (ebbene sì) non serve avere 4 atleti top per fare un’ottima staffetta, ma basta lavorarci su per anni (al femminile la Svizzera senior e under23 ci surclassano). Ma dopotutto cosa ci possiamo aspettare da uno che non ha mandato la 4×1500 donne alle Bahamas dicendo che il nostro mezzofondo fa schifo quando invece quello femminile è più che vivo (almeno in numero minimo per fare una staffetta più che decente). Mi chiedo se ne sappiamo più noi di loro che ahimè sono i selezionatori….
alebi
7 Agosto 2014 at 10:34
Sicuramente Russia e Germania la faranno da padroni. La Gran Bretagna magari non avrà molte punte di diamante (Farah e staffette veloci sembrano gli ori “sicuri”) ma ha una densità di atleti di valore impareggiabile, soprattutto in velocità e mezzofondo con almeno due atleti da medaglia ovunque. La Francia non ha la stessa densità ma ha sicuramente più punte rispetto alla GB (Lavillenie, Lemaitre, Vicaut, Mekhissi, Bosse, PML, Lesueur, Soumaré, Billaud sono tutti atleti da oro). La sorpresa (che tale non si può definire visto che è già ampiamente pronosticabile) sarà l’Olanda che con Schippers (e l’apporto di Samuel), 4×100 donne, Hassan, Broersen e in misura minore Martina e la staffetta veloce maschile (sembrati un po’ indietro di condizione quest’anno) puntano a tante medaglie pesanti. No comment sulla Turchia che 2 anni fa “stupì” e che guarda caso ha perso alcune sue punte per doping. Per quanto riguarda l’Italia… il discorso più onesto che mi viene da fare è che le uniche medaglie possibili sono la Grenot (ma da valutare la sua testa e la tenuta su più turni), la maratona femminile (con più atlete che possono giocarsela) e la Giorgi che avrà contro lo squadrone di dopate russe. Non dico il triplo maschile perchè Donato e Greco ci stanno arrivando nel peggior modo possibile (forse Greco nemmeno ci sarà). Altri atleti da “punti” (prime 8 posizioni) sono Rosa, maratoneti uomini, marciatori, Benedetti, le ragazze dei 1500 (la gara che desta più curiosità in chiave azzurra), la 4×400 donne (che se la può anche giocare seriamente per una medaglia), la Pedroso, Fassinotti, Gibilisco e Galvan. Più difficile centrare la finale (o le prime 8 posizioni) ma mi aspetto buone cose da Bonvecchio, Marani, Vincenzino, Viola, Vizzoni (speriamo tiri fuori la grinta del capitano), Dal Molin, La Rosa, Schembri, siepisti, Trost (purtroppo la condizione è quella che è), le giovani astiste, Caravelli (che non può essersi addormentata ora che è entrata in gruppo sportivo militare… “as usual” mi verrebbe da dire…) e Roffino. Sarò cattiva ma di alcuni atleti ancora non capisco il senso della convocazione (Tamberi, Milani, Aniballi, Derkach, i 1500…).