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Ciclismo: dopo il Tour de France, che Classica per Vincenzo Nibali?

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Quando è in forma può fare la differenza su ogni terreno e in qualsiasi tipo di corsa. E dove non arriva la gamba, spesso arriva la testa. Anche se talvolta lascia le cose a metà. Vincenzo Nibali, oltre che uno dei corridori da corse di 3 settimane più forti in circolazione, potrebbe essere anche un ottimo cacciatore di classiche, nonostante la povertà del suo palmares in questo genere di corse.

Di dimostrazioni, in passato, ne abbiamo avuti. L’esempio più lampante, probabilmente, è la Liegi-Bastogne-Liegi del 2012, quando fu ripreso solamente all’ultimo chilometro dopo aver salutato la compagnia in cima alla Roche aux Faucons e aver fatto il vuoto in discesa. Un’azione forse avventata, ma spettacolare come poche viste negli ultimi anni. Lo scorso anno, al Mondiale, si è ripetuto. Caduto al penultimo giro ha portato a termine un inseguimento folle nel giro di una manciata di chilometri per rientrare in gruppo ed essere probabilmente all’ultima tornata sulla salita di Fiesole. Eppure ha chiuso quarto, giù dal podio nella rassegna iridata di casa.

Il successo al Tour de France, però, potrebbe aver dato a Nibali consapevolezza dopo aver vinto la corsa più difficile da portare a casa, cogliendo anche 4 successi di tappa dopo essersi imposto al campionato italiano. Un Nibali nuovo, in una dimensione vincente, potrebbe realmente far saltare il banco nelle corse di un giorno più impegnative come Il Lombardia e la stessa Liegi. Senza più la pressione di dover vincere a tutti i costi dopo aver messo la maglia gialla in bacheca, probabilmente, lo Squalo gareggerà con una serenità mentale mai avuta fino a questo momento.

Senza una progressione in volata degna di nota, Nibali ha avuto, ha e avrà sempre un problema nelle corse di un giorno: deve arrivare da solo. Nell’ultimo periodo ha dimostrato di poter staccare gli avversari in salita e non solo. Il nuovo Vincenzo, che ci è stato consegnato proprio nelle ultime settimane, può ambire a traguardi importanti. Da tagliare da solo, a braccia levate. Per ritagliarsi un posto sempre più importante nella storia del ciclismo italiano.

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gianluca.santo@olimpiazzurra.com

Foto: profilo Twitter Tour de France

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