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Ciclismo: è scomparso Alfredo Martini. Il mondo del pedale è in lutto

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Se n’è andato scalando l’ultima salita per poi salire in Paradiso.

Alfredo Martini, 93 anni, è morto poche ore fa lasciando un vuoto immenso nel mondo del ciclismo italiano ed internzionale.

Un personaggio dal valore infinito ci lascia.

Nato a Firenze nel 1921, divenne professionista nel 1941 per poi ritirarsi nel 1957 ed iniziare dapprima la carriera come direttore sportivo e poi la lunga militanza da Commissario Tecnico della nazionale italiana: dal 1975 al 1997, quando guidò alla conquista del titolo iridato gente del calibro di Francesco Moser nel 1977 a San Cristóbal (Venezuela), Giuseppe Saronni nel 1982 a Goodwood (Gran Bretagna), Moreno Argentin nel 1986 a Colorado Springs (Stati Uniti), Maurizio Fondriest nel 1988 a Renaix (Belgio), Gianni Bugno nel 1991 a Stoccarda (Germania) e nel 1992 a Benidorm (Spagna) includendo pure al suo palmares ben sette secondi posti e sette terzi posti.

Dal 1998, infine, divenne supervisore di tutte le squadre nazionali di ciclismo e presidente onorario della Federazione Ciclistica Italiana riuscendo pure a meritarsi, qualche anno prima (1991), l’onoreficienza di Commendatore della Repubblica Italiana.

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Foto: notiziedellapiana.it

michele.cassano@olimpiazzurra.com

2 Commenti

1 Commento

  1. Luca46

    26 Agosto 2014 at 17:04

    Resterà per sempre il CT della Nazionale, impagabile.
    R.I.P. grande Alfredo.

  2. ale sandro

    26 Agosto 2014 at 15:13

    Un personaggio meraviglioso del ciclismo italiano e non, un grazie e un saluto al “grande vecchio”…

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