Ciclismo

Ciclismo su pista: la positiva estate azzurra

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Tre ori, due argenti e tre bronzi agli Europei categorie under 23 e juniores, due argenti ai Campionati del Mondo riservati unicamente al livello più giovane: il bilancio dell’estate azzurra del ciclismo su pista è senz’altro positivo e, trattandosi di categorie giovanili, lascia ben sperare per una disciplina sportiva che in Italia è reduce da anni di appannamento dopo aver rappresentato una costante fonte di medaglie iridate e olimpiche.

Sotto questo punto di vista, i due argenti conquistati dall’inseguimento a squadre femminile (Maria Vittoria Sperotto, Martina Alzini, Claudia Cretti, Daniela Magnetto Allietta) e dall’omnium (la stessa Martina Alzini) risultano particolarmente pesanti, al pari del bronzo continentale U23 di Elena Cecchini, Beatrice Bartelloni, Maria Giulia Confalonieri e Francesca Pattato. Si tratta infatti di risultati conseguiti in discipline presenti nel calendario olimpico e che testimoniano il grande lavoro svolto dal CT Edoardo Salvoldi in collaborazione con le formazioni di club con una serie di ritiri, stage e allenamenti al velodromo di Montichiari. Ottime soddisfazioni in entrambe le rassegne le hanno garantite anche Miriam Vece ed Elena Bissolati: quest’ultima, in particolare, appare come un talento veramente polivalente, capace inoltre di restituire all’Italia piazzamenti di un certo livello nel settore della velocità dal quale, da ormai troppi anni, si era assenti anche solo a livello partecipativo. Da segnalare anche lo sfortunato quarto posto di Rachele Barbieri, già riserva del quartetto, nella corsa a punti.

Nel settore maschile si è consacrato il talento di Attilio Viviani, fratello d’arte che ha conquistato l’oro europeo nello scratch e una serie di piazzamenti iridati sia in questa specialità, sia nella spettacolare americana; nel bilancio dei ragazzi, che pure tornano senza medaglie dalla Corea del Sud, non si possono non considerare il quinto posto di Davide Plebani – altro talento molto interessante – nell’omnium iridato e il quarto nell’inseguimento a squadre (Plebani-Bevilacqua-Ganna-Giordani). Lo stesso Filippo Ganna appare inoltre particolarmente predisposto per l’inseguimento individuale.

Se a livello giovanile non mancano finalmente soddisfazioni e speranze, bisogna ora vedere come si tradurranno a livello élite: dopo il negativo e sfortunato Mondiale colombiano di inizio anno, gli Europei autunnali in Francia, tra un paio di mesi, dovranno garantire importanti conferme.

Foto: comunicato stampa team Gauss

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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

1 Commento

  1. Gabriele Dente

    12 Agosto 2014 at 22:36

    La domanda è: quanti di questi talenti frequenteranno assiduamente la pista?

    • Marco Regazzoni

      14 Agosto 2014 at 10:22

      Ed è un’ottima domanda. Comunque, è già qualcosa che almeno con le squadre giovanili si sia riusciti ad instaurare una partnership molto positiva, stando almeno alle dichiarazioni dei commissari tecnici.

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