Nuoto

Europei Berlino 2014 – Pellegrini: “Ora i 400, poi addio”. Cagnotto-Dallapè: “Il segreto è l’amicizia”

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BERLINO – Il crono, il confronto, la preoccupazione: tutto scompare quando c’è la medaglia d’oro al collo. Federica Pellegrini se ne infischia dell’ansia di chi gli vuol fare notare a tutti i costi che con quel tempo così non si va molto lontano sui 200 stile libero e libera tutta la sua gioia dopo la vittoria in un Europeo che gli sta regalando solo soddisfazioni. “Ho vinto la gara del mio cuore. Questo amore non finirà mai. Ho vinto a casa della Van Almsick e sono davvero contenta di aver concluso in questo modo una stagione lunga e dispendiosa. Quando in palio c’è una medaglia conta chi tocca per primo, non il tempo. E’ vero, agli Assoluti avevo fatto 1’55″5, qui ho fatto 1’56” ma è stata una gara completamente diversa dove c’erano delle difficoltà maggiori e l’importante è avere vinto. Ora penseremo con Lucas al futuro e all’operazione Rio“.
Operazione che non comprende i 400 stile libero. “Lo confermo, quello di domani sarà l’ultimo 400 stile libero della mia carriera, abbandonerò questa distanza che mi ha regalato soddisfazioni ma che potrebbe ostacolare la preparazione dei 200 in prospettiva Rio. Tornerò all’antico. io vengo dalla velocità e tornerò alla velocità, al lavoro specifico per puntare al massimo in vista dei Mondiali e soprattutto delle Olimpiadi. I 400 in questo senso li vedo come un ostacolo anche se domattina sarò in vasca per affrontarli come da programma“.
Martina Rita Caramignoli, seconda medaglia di giornata per il nuoto azzurro, è sospesa fra la felicità per un bronzo da sogno e la disperazione per la morte della nonna Isolina. “Questa medaglia è tutta per lei – commenta – sono entrata in vasca con la voglia di prendermi questo alloro e credo di averlo dimostrato. Bracciata dopo bracciata mi sono resa conto che si poteva fare. E’ un successo che mi ripaga dei sacrifici, dei cambiamenti, del passaggio a Ostia, dove ho trovato un ambiente ideale. Morini è un grandissimo allenatore, con i compagni i trovo benissimo e ogni tanti ci sfidiamo. L’obiettivo è non farsi doppiare da Paltrinieri e Detti e ci sono riuscita spesso“.
E’ felice del quinto posto Arianna Barbieri. “Sono tornata e questo è un buon punto di partenza in vista della prossima stagione. Il quinto posto me lo prendo volentieri in Europa“. Meno raggiante Elena Gemo che si consola dopo il settimo posto in finale. “Ho fatto il personale in tessuto in semifinale e in finale ho visto la Halsall che mi scappava via e mi sono po’ demoralizzata ma va molto bene“. Luca Mencarini, ottavo nei 200 rana, svela un piccolo segreto. “Sono stato condizionato da un problema fisico che mi ha colpito negli ultimi giorni. Avrei potuto fare molto meglio“. Soddisfatte le azzurre dei 200 farfalla, Stefania Pirozzi e Alessia Polieri che si sfideranno domani nella finale europea. “Sono davvero soddisfatta – esordisce l’imolese – perché questo era l’obiettivo stagionale e sono riuscito a centrarlo, anche se sull’arrivo della seconda batteria ho davvero sofferto. Ho pensato di essere nona e beffata, invece quando sono apparsi i tempi ho potuto tirare un sospiro di sollievo. Ho cominciato la gara con il giusto approccio, senza perdere la testa e cercando piano piano di rimontare posizioni e tempo. Alla terza virata ho rischiato grosso, perché non sapevo se arrivare a toccare con due o tre bracciate. So che non dovrebbe capitare, ma un po’ di emozione ci può anche stare. La finale? Non avrò nulla da perdere e l’affronterò serena. Spero di riuscire a dormire, visto che questa notte l’ansia mi ha tenuto quasi sempre sveglia e in generale per tutta la settimana non ho riposato granché“.

Capitolo tuffi. Dopo l’ennesimo trionfo europeo, ecco le dichiarazioni della donna d’oro dei tuffi azzurri Tania Cagnotto: “Allenandoci poco e forzando solamente in queste ultime due settimane abbiamo raggiunto un grandissimo risultato, ovviamente pensavamo di poter vincere ma non di saltare così bene. Siamo al settimo cielo. La nostra forza è l’amicizia, lo ripeto sempre, senza di quella non avremmo vinto così tanto. A Shanghai non eravamo in perfetta forma, qua sì e si è visto“. E non è finita qui: “Spero di recuperare tutte le energie stasera, sarà dura ma ci proverò“. Raggiante anche Francesca Dallapè: “Prima delle gare sono sempre molto agitata, per fortuna Tania mi sa calmare e saltare al meglio. Con lei a fianco è tutto più facile. Abbiamo fatto meglio del previsto, quindi siamo più che soddisfatte“.

 

Enrico Spada e Francesco Caligaris

 

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Foto da: Enrico Spada

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