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Figc: il duello Tavecchio-Albertini in numeri

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Un giorno alle elezioni, dopo una sfida a distanza di oltre un mese tra Carlo Tavecchio e Demetrio Albertini. Il nuovo presidente della Figc si deciderà tra meno di ventiquattro ore e ancora sembra tutto in equilibrio: l’attuale numero uno della Lega Dilettanti pare avvantaggiato, ma di pochissimo, e l’ex centrocampista di Milan e Barcellona vuole continuare la propria rimonta e finalizzarla con un sorpasso in extremis. E attenzione anche all’ipotesi Giovanni Malagò: il commissariamento del presidente del Coni metterebbe a tacere le polemiche tra le parti e rappresenterebbe una figura ben voluta nell’ambiente calcistico in cerca di riscatto dopo il flop mondiale.

Saranno 278 i delegati chiamati al voto: i presidenti delle società delle tre leghe professionistiche – la Serie A è divisa tra varie opzioni – a cui vanno aggiunti 90 rappresentanti dai Dilettanti e 87 tra calciatori, allenatori ed arbitri. Al momento, nonostante le numerose gaffe ed il fatto di rappresentare – anche solo nel cognome – l’opposto del cambiamento invocato da più parti, in pole position c’è ancora Tavecchio, appoggiato da Milan, Lazio, Inter, Atalanta, Palermo, Chievo, Napoli, Genoa, Udinese e Parma, da circa dieci squadre di B e da un vasto numero di società di Lega Pro e Lnd. La percentuale intorno al 71enne di Ponte Lambro è nettamente inferiore al 70% di un mese e mezzo fa, ma per la maggioranza più uno la strada non sembra troppo in difficoltà.

Ad Albertini, dunque, l’incarico di racimolare più voti possibili dai club incerti e, soprattutto, da calciatori ed allenatori. L’ex vice presidente non ha intenzione di mollare, nonostante la richiesta ufficiale ricevuta da nove squadre del massimo campionato, e proverà il tutto per tutto al fine di portare in Figc la sua competenza e la sua intelligenza sempre dimostrate nel rettangolo verde. Juventus, Roma e Fiorentina sono dalla parte dell’ex rossonero, ma come detto saranno fondamentali i voti di chi non appoggerà Tavecchio e dovrà decidere se lanciare o meno il più giovane candidato. In caso di mancato accordo domani, infine, attenzione all’inserimento del Coni e del Governo: lì si potrebbe assistere alla sorpresa preannunciata da Giovanni Malagò, possibile volto comparso dal nulla.

 

La situazione in numeri (fonte Panorama): 52 34 13

Voti Tavecchio: 6% Serie A, 2.5% Serie B, 10.2% Lega Pro, 34% Lnd. Totale 52.9% circa.

Voti Albertini: 20% calciatori, 10% allenatori, 1.5% Serie A, 0.7% Serie B, 1.4% Lega Pro. Totale 33.6% circa.

Indecisi: 2% arbitri, 4% Serie A, 2% Serie B, 5% Lega Pro. Totale 13% circa.

 

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francesco.caligaris@olimpiazzurra.com

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Foto da: laprovinciadiVarese.it

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