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Ginnastica, pazzesca Simone Biles: “61.7? Poco, sto giocando. Posso fare molto di più!”

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Non essere mai soddisfatti, puntare sempre più in alto. Dovrebbero essere i motti principali di chi fa sport ad altissimo livello.

Realizzare un mostruoso 61.700 nell’all-around (ok, 61.400 senza i decimi di abbuono per gli stuck landing), essere la prima donna ad aver sfondato il muro dei 61 punti per la prima volta con il nuovo codice dei punteggi, toccare livelli di score che non si erano mai visti negli ultimi cinque anni. E volere ancora di più.

 

Questa è la pazzesca Simone Biles. La Campionessa del Mondo, ritornata in gara agli US Classic dopo 300 giorni di assenza con una prestazione da paura, ha candidamente dichiarato insieme alla sua allenatrice Aimee Boorman: “Non vogliamo cercare di fare troppe cose e troppo presto. In fondo è appena rientrata. Lei è in grado di fare molto di più, di essere più precisa e sicura. Lo faremo quando sarà il momento, ma adesso stiamo solo giocando e scherzando”.

L’intervista è stata realizzata nella palestra dove si allena quotidianamente e poi si è parlato di Olimpiadi: “Nel 2012 ho guardato proprio qui il trionfo delle Fierce Five. Nel 2016 spero di non dovermi accontentare del televisore, ma di essere in pedana a Rio de Janeiro”.

 

Ma, ci chiediamo, fin dove può spingersi? L’Amanar al volteggio potrà diventare un triplo avvitamento? Le parallele, suo attrezzo più “debole”, potrebbero avere degli upgrade? Il corpo libero, oltre il 6.6 D Score, dove può andare? Siamo alla fantaginnastica vera e propria, con la differenza che in questo caso è l’atleta stessa a lanciarsi verso il futuro e a non nascondersi che, in fondo, è l’atteggiamento giusto di che pratica sport agonistico.

 

(dichiarazioni a teamusa.org)

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