Golf
Golf | Open d’Italia, -2: i fratelli Molinari saranno profeti in patria? E Manassero…
Il Circolo Golf Torino apre le sue porte per la settimana più attesa. La settimana del 71° Open d’Italia (montepremi € 1.500.000), finita ulteriormente sotto le luci della ribalta per la sua favorevole posizione nel calendario. A Fiano Torinese, infatti, andrà in scena l’ultimo atto valido per gli ordini di merito della Ryder Cup ma, soprattutto, sarà l’ultima occasione, per chi aspira concretamente ad una wild card, per convincere capitan Paul McGinley (tra l’altro presente nel field) ad inserirlo nei dodici europei.
Nella lista dell’irlandese, al primo posto dovrebbe esserci Stephen Gallacher (insieme a Ian Poulter, ma questa è un’altra storia), che McGinley potrà monitorare da vicino a La Mandria. Se lo scozzese dovesse confermare quanto di buono fatto finora, molto probabilmente sarà chiamato a far parte per la prima volta del team europeo. Naturalmente Gallacher rientra, per forza di cose, anche tra i favoriti per la vittoria finale del torneo insieme ai fratelli Molinari, impegnati sul percorso che li ha visti muovere i primi passi golfistici. Francesco punterà senza timori reverenziali al successo o, quantomeno, ad un piazzamento di altissima classifica per persuadere McGinley; le quotazioni di Chicco per una wild card al momento sembrerebbero in ribasso, ma sul filo di lana le gerarchie potrebbero cambiare ancora. Dopo il favoloso Open Championship e un PGA Championship in calando, invece, Edoardo cerca la consacrazione assoluta per suggellare il suo definitivo ritorno ad alti livelli. La spinta del pubblico di casa sarà senz’altro fondamentale in questo senso. Proverà a bissare la vittoria di due settimane fa in Danimarca lo scozzese Marc Warren, uno dei pochi pretendenti ad attraversare un momento di forma brillante. I vari Joost Luiten, Grégory Bourdy, Rafa Cabrera-Bello, Marcel Siem e Chris Wood sono ben lungi dall’essere in condizione e non appaiono in grado di apporre il proprio sigillo in Italia. Qualche in chance in più, invece, per Bernd Wiesberger, reduce dal taglio mancato in Repubblica Ceca ma anche da un ottimo PGA Championship concluso in 14esima posizione.
Nemmeno il detentore del titolo, il francese Julien Quesne, sembra essere competitivo come un anno fa, mentre potrebbero approfittare di questa situazione di incertezza gli inglesi Eddie Pepperell e Tommy Fleetwood, il sudafricano George Coetzee, altalenante ma pur sempre il numero 75 del mondo, il cileno Felipe Aguilar, lo scozzese Craig Lee, l’argentino Emiliano Grillo e, perché no, anche il nostro Matteo Manassero. Il veronese torna sul green dopo il disastroso PGA Championship, concluso precocemente sul fondo della classifica. e il taglio mancato anche al Wyndham Championship. Aldilà della mini striscia negativa, però, l’impressione è che il fuoriclasse di Negrar stia uscendo dal limbo in cui era finito nei primi sei mesi dell’anno, e che sia vicino a trovare la giusta quadratura del cerchio.
Onoreranno il field anche due grandi campioni del recente passato ma che ormai hanno ben poco da chiedere alla classifica, il nord-irlandese Darren Clarke e l’irlandese Padraig Harrington. Quattro Major in due, a rendere ulteriormente prestigioso un torneo storico dell’European Tour.
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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com