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Golf, Open d’Italia: Francesco Molinari resta al palo, spicca il volo Hennie Otto

Pubblicato

10 anni fa

29 Agosto 2014

Un superlativo giro in 62 (-10) consente ad Hennie Otto di prendere il comando dell’Open d’Italia (montepremi € 1.500.000) al termine della seconda giornata, sfruttando al meglio le poche difese erette dal percorso del Circolo Golf Torino. Il sudafricano si è reso protagonista di un’imperiosa marcia con nove birdie ed un eagle, a cui fa da contrasto soltanto un bogey, con cui ha staccato il resto del field a -15 (129 – 67 62).

Nemmeno un eccezionale Bernd Wiesberger, nonostante un -6, è riuscito a tenere il passo dello scatenato Otto, dovendo accontentarsi della seconda posizione provvisoria a tre colpi di distanza. L’austriaco non ha ancora messo a segno un bogey e, con altri sei birdie, ha raggiunto quota -12 (132 – 66 66). Addirittura sei i colpi di distacco, invece, per Ross Fisher, terzo con -9 (135) dopo un -6 di giornata. Il balzo più evidente del field, però, è quello di Rafa Cabrera-Bello, capace di recuperare ben 78 posizioni con un round in 63 (-9) ed installarsi in quarta posizione a -8 (136), condivisa con lo scozzese Richie Ramsay (-3 di giornata), con l’inglese James Morrison (-6), con lo statunitense David Lipsky (-5) e con il danese Morten Ørum Madsen (-4).

Completamente stravolta, dunque, la Top 10, anche dal prepotente ingresso nelle zone alte della classifica da uno degli uomini più attesi del field, Stephen Gallacher, uno dei candidati a ricevere una wild card per la Ryder Cup. E capitan Paul McGinley ha senz’altro assistito alle eccellenti seconde 9 giocate da Gallacher, caratterizzate da sei birdie, con cui ha reagito al doppio bogey della 6. Lo scozzese, con il -7 (65) odierno, risale al 9° posto (137 – 72 65) e potrà assestare il colpo decisivo nel weekend. Stesso score anche per l’olandese Joost Luiten, per l’inglese Seve Benson, per il sudafricano Darren Fichardt, per il danese Soren Hansen, per il finlandese Mikko Korhonen e per il cileno Felipe Aguilar.

Francesco Molinari ritorna ad avere difficoltà con il putt e, nonostante un percorso piuttosto agevole, non va oltre un mediocre e deludente 72 (Par), con cui viene catapultato dalla prima alla 16esima posizione (138 – 66 72, -6). Sulla sua carta due bogey e due birdie, con le consuete percentuali elevate dal tee al green ma senza l’adeguata efficacia con il putt. Quella che aveva fatto la differenza nel primo round. Perde qualche posizione anche il giovane dilettante Edoardo Raffaele Lipparelli, ma il 17enne dimostra di avere spalle forti e porta a casa un buon 70 (-2), con cui resta appaiato a Chicco Molinari (68 70).

Si fa notare soprattutto per dei gran recuperi Edoardo Molinari, ancora contratto con un magro 69 (-3). Il maggiore dei fratelli si piazza al 30° posto con -4 (140 – 71 69) dopo quattro birdie ed un solo bogey, alla pari con Francesco Laporta (68 72) e Gregory Molteni (70 70), bravi a superare con tranquillità il taglio. Si qualificano al weekend con una bella rimonta, invece, Alessandro Tadini e Filippo Bergamaschi. Entrambi, dopo il 72 di ieri, girano in -3 e si attestano in 45esima posizione (141, -3). Reagisce anche Matteo Manassero, che continua il torneo con lo score minimo imposto dal taglio (142, -2). Il veronese è 58° dopo il 69 (-3) odierno, frutto di quattro birdie, un bogey e poca incisività dal tee.

Eliminato il resto del contingente italiano: Alessio Bruschi si ferma a -1, mentre un Renato Paratore per forza di cose non al top della forma, essendo rientrato da poche ore dalla trionfale trasferta di Nanjing, non va oltre il Par, così come un deludente Andrea Pavan. Anche Marco Crespi saluta in anticipo Torino con +1, pari merito con Andrea Rota e il dilettante Guido Migliozzi. Score di +3, invece, per Marco Bernardini, Nicolò Ravano, Nino Bertasio e per il dilettante Enrico Di Nitto. L’altro amateur in gara, Michele Cea, firma un +4; Lorenzo Gagli e Federico Maccario concludono a +5, Andrea Romano a +8 e Emanuele Canonica +9.