GP Plouay 2014: gli assenti della Vuelta si sfidano per il successo

Al GP Plouay sono legati alcuni importanti ricordi del ciclismo azzurro contemporaneo: anzitutto, la prima vittoria di un certo peso in ambito internazionale di Vincenzo Nibali conseguita, giovanissimo, nel 2006; e poi, l’ultima (per ora) perla di un corridore come Filippo Pozzato su cui il pubblico si è spesso diviso, forse a causa di una certa discontinuità nelle prestazioni che ha fatto dimenticare ad alcuni preziosi successi come le tappe al Giro e al Tour, la Milano-Sanremo o la Classica di Amburgo.

Quello che ora si chiama GP Ouest France è comunque una delle gare più longeve del calendario, avendo vissuto la prima edizione sin nel 1931: oltre ai due azzurri, Sean Kelly, Luc Leblanc, Michele Bartoli e Matthew Goss rappresentano i vincitori di maggior prestigio di una corsa che, in questi ultimi anni, patisce la contemporaneità con la Vuelta a España. In ogni caso, sull’impegnativo percorso di 229 km che non sfocia quasi mai in una volata di gruppo non mancano i big al via, a partire dal campione del mondo Rui Costa che, vista l’assenza di Pozzato, indosserà la maglia numero uno, assistito in Lampre da corridori in buona forma come Mattia Cattaneo e Davide Cimolai. Stijn Devolder guida invece una Trek che può contare anche sulle ruote veloci di Giacomo Nizzolo e dei fratelli Van Poppel; Romain Bardet è il faro dell’Ag2r, mentre Enrico Gasparotto e Francesco Gavazzi dovrebbero guidare l’Astana.

Atleti come Greg Van Avermaet, Lars Boom, Pierrick Fedrigo, Michal Kwiatkowski, Simon Gerrans ed Edvald Boasson Hagen sono ovviamente da tenere sotto controllo in una competizione del genere; tra gli altri azzurri al via, anche Matteo Trentin, Luca Paolini, Marco Marcato, i giallofluo della Neri-Sottoli con Francesco Chicchi e Mauro Finetto e i verdi della Bardiani-CSF con Enrico Battaglin, Sonny Colbrelli e Stefano Pirazzi. In poche parole, chi non è alla Vuelta è qui.

foto: Facebook Rui Costa

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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com