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Judo, Mondiali 2014: i convocati azzurri ai raggi X

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Dal 25 al 31 Agosto prossimi, dodici azzurri saranno impegnati ai Campionati Mondiali di judo, organizzati nella città russa di Čeljabinsk. Proviamo a vedere quali sono le possibilità di ciascun azzurro nella propria categoria.

DONNE

Valentina Moscatt (48 kg)
A ventisette anni, Valentina sembra aver finalmente raggiunto la maturità necessaria per ottenere risultati con continuità. La medaglia d’argento al Grand Prix di Budapest e quella di bronzo al più recente Grand Slam di Tjumen’, dimostrano che l’azzurra è in grado di combattere alla pari con chiunque. L’ottavo posto nel ranking mondiale fa di lei la principale speranza azzurra di medaglia, almeno sulla carta.

Odette Giuffrida (52 kg)
Il talento della diciannovenne non è mai stato messo in discussione, e a dimostrarlo c’è l’argento vinto a Budapest un mese e mezzo fa. Per lei l’obiettivo è cancellare la cocente delusione dei Campionati Europei di Montpellier, quando le sue speranze di medaglia furono infrante dall’eliminazione al primo turno.

Edwige Gwend (63 kg)
Vincitrice del Grand Prix di Tbilisi e bronzo al Grand Slam di Baku, Gwend occupa la decima posizione nel ranking mondiale della sua categoria. La brutta annata della campionessa uscente Yarden Gerbi (Israele) potrebbe liberare un posto per il podio, del resto l’azzurra di origine camerunese l’ha già sconfitta proprio nella finale di Tbilisi.

Jennifer Pitzanti (70 kg)
Dopo un inizio di stagione non eccellente, l’atleta classe 1988 si è guadagnata la convocazione grazie alla vittoria dell’European Cup di Sindelfingen. Gran parte delle sue possibilità di ottenere un risultato dipenderà dal sorteggio.

Giulia Cantoni (70 kg)
Argento all’European Open di Madrid, anche la ventottenne dovrà sperare in un sorteggio benevolo per poter effettuare un percorso più lungo, a meno di clamorosi risultati contro una delle big internazionali.

Assunta Galeone (78 kg)
Una delle migliori novità di questa stagione: con le vittorie all’European Open di Sofia ed al Grand Prix di Tbilisi, nonché lo splendido argento del Grand Slam di Baku, Assunta si è fatta strada tra le grandi della categoria. L’assenza della numero uno mondiale Marhinde Verkerk (Olanda) potrebbe essere un aiuto.

UOMINI

Elio Verde (66 kg)
Il suo bronzo nel 2009 resta l’ultima medaglia iridata per l’Italia. Quest’anno, Elio sembra essersi ambientato meglio nella sua nuova categoria, come dimostra la vittoria all’European Open di Praga, ma è difficile fissare un obiettivo in una categoria così incerta.

Enrico Parlati (73 kg)
Pur non avendo ottenuto medaglie internazionali nella stagione in corso, il suo settimo posto agli Europei di Budapest ha rappresentato comunque uno dei migliori risultati azzurri nella rassegna continentale. La sua regolarità gli è valsa la convocazione in una delle categorie più combattute del panorama nazionale.

Antonio Ciano (81 kg)
Il trentatreenne sarà il capitano di questa squadra, ma il suo ruolo andrà ben al di là di questo. La vittoria all’European Open di Madrid ed il settimo posto agli Europei, fanno di lui uno dei migliori (se non il migliore) rappresentante del judo italiano al maschile. La medaglia sarà difficile, ma la speranza è sempre l’ultima a morire.

Massimiliano Carollo (81 kg)
Il ventiduenne (li compirà domani) ha ottenuto quest’anno il suo risultato più importante tra i senior, grazie all’argento vinto all’European Open di Casablanca. Certo, il contesto iridato sarà ben diverso, ma rappresenterà per lui un’esperienza importantissima in chiave futura.

Walter Facente (90 kg)
Il bronzo dell’European Open di Oberwart e l’argento del Grand Prix di Tbilisi sembravano aver lanciato al meglio la stagione di Walter, che poi ha subito una battuta d’arresto in occasione degli Europei, con la prematura eliminazione per mano di Alexandre Iddir (Francia). I Mondiali sono l’occasione per rilanciare la macchina, che ha già dato buoni segnali con il quinto posto ai Grand Slam di Baku e Tjumen’.

Alessio Mascetti (+100 kg)
Quella del venticinquenne, vincitore dell’European Cup di Londra, è forse la presenza più importante per l’Italia, troppo spesso in difficoltà nella massima categoria di peso. Non gli chiediamo nulla in particolare, ma speriamo che la sorte lo risparmi da un primo turno contro Teddy Riner.

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Immagine: IJF

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