Mondiali basket 2014: le stelle della competizione

Scatta domani il Mondiale di basket ed in Spagna cresce l’attesa per un appuntamento che mette in vetrina i migliori giocatori del pianeta. Sono davvero tantissime le stelle che fino al 14 settembre scenderanno in campo alla ricerca del titolo iridato.

Non sono mancate comunque defezioni molto importanti e soprattutto per quanto riguarda la formazione degli Stati Uniti. Parlare di Dream Team questa volta sembra esagerato, anche perchè rispetto alla squadra che ha vinto l’ultimo oro olimpico mancano giocatori del calibro di LeBron James, Kobe Bryant, Kevin Durant e Dwyane Wade. La formazione di coach Mike Krzyzewski resta comunque la grande favorita per l’oro, ma non è imbattibile come nelle ultime rassegne iridate ed olimpiche. Il talento è immenso, soprattutto nel reparto piccoli, con la possibilità di alternare come play Derrcik Rose, Stephen Curry, Kyrie Irving. Senza la stella di punta, potrebbe prendere per mano la squadra nei momenti più importanti James Harden, numero uno degli Houston Rockets, che potrebbe trovare la definitiva consacrazione senza la presenza dei soliti big che oscurano l’immenso talento del “Barba”. Nel reparto lunghi qualche dubbio sulla reale potenza degli americani c’è, ma nelle amichevoli estive si è messo in luce Anthony Davis, prima scelta assoluta nel Draft 2011 e già oro in quel di Londra. Ragazzo dal potenziale enorme e che potrebbe diventare nei prossimi anni un fattore anche in NBA.

I padroni di casa della Spagna sono i rivali più accreditati e la formazione iberica è veramente stellare e potrebbe alla fine mettere al collo anche la medaglia d’oro. Si parte dai lunghi con i fratelli Gasol ed Ibaka sinonimo di classe e certezza, per poi passare ai piccoli con giocatori come Navarro, Rodriguez, Fernandez, Rubio, Llull che possono spaccare la partita in ogni momento. Non mancano anche i giovani dal futuro scintillante, come Alex Abrines, già ammirato in questa stagione in Eurolega con la maglia del Barcellona.

I Campioni d’Europa della Francia partono invece un gradino sotto, perchè tra le fila transalpine mancherà il loro leader. Tony Parker non ci sarà e oltre a lui mancherà anche Noah. Due assenze importantissime e che fanno ricadere il peso della squadra sulla coppia Batum-Diaw. Rimanendo sempre in Europa attenzione alla Serbia, che dopo un Europeo deludente potrà contare su uno dei migliori play del nostro continente, Milos Teodosic e poi su alcuni giovani rampanti come Bogdan Bogdanovic.

Andando fuori dai nostri confini europei una delle protagoniste più accreditate è di certo l’Argentina. Mancherà purtroppo Manu Ginobili e sarà un’assenza pesantissima non solo in termini di talento per la formazione sudamericana, ma anche per leadership dentro e fuori dal campo. I nomi degli argentini sono sempre quelli e mettono da anni paura, soprattutto nel reparto lunghi con gente del calibro di Scola e Nocioni
Non lasciando il Sud America non possiamo parlare del Brasile: i verdoro sono ormai il solito gruppo da anni e forse questa è davvero l’ultima occasione per la generazione dei Barbosa, Varejao, Splitter, Marcelinho Huertas, di raggiungere traguardi importanti.

Cambiando completamente orizzonti difficile pensare ad una squadra asiatica o africana protagoniste. Si seguirà con grande curiosità e simpatia le Filippine, nazione che vive di basket e che negli ultimi mesi si è resa protagonista di un fatto molto particolare, mettendo “sotto contratto” il centro dei Brooklyn Nets, Andrew Blatche. Ci avevano provato anche con JaVale Mcgee, ma alla fine i contatti non sono andati nella maniera sperata.

Ci si può aspettare qualcosa dall’Australia, squadra che ha al suo interno anche molti giocatori NBA e tra loro la stella è certamente Dante Exum, draftato quest’anno e secondo molti addetti ai lavori un futuro campione. Attenzione agli australiani, che potrebbero essere anche la sorpresa di questo Mondiale.

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foto da pagina FB Usa Basketball

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