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Canoa

Mondiali Canoa 2014 – Italia a secco, amaro Craciun, delusione Germania: i risultati

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Prima mattinata di finali a Mosca (Russia) dove si stanno disputando i Mondiali di canoa velocità. L’Italia rimane ancora a secco, ma la grande delusa di giornata è la Germania.

 

Nicolae Craciun e Daniele Santini ci hanno fatto sognare per 250 metri. Gli azzurri del C2 sono quinti a metà del tracciato, in piena lotta per la medaglia di bronzo, distante solo 17 centesimi. Poi, però, non riescono a tenere il passo degli altri big e si devono accontentare dell’ottavo posto (1:42.271).

Dominio incontrastato dei russi Alexey Korovashikov e Ivan Shtyl (1:35.829), che rifilano due secondi e mezzo ai rumeni Dumitrescu/Mihalachi (1:38.381) e tre abbondanti alla coppia cubana di bronzo Torres Madrigal/Baez Avila, proprio le coppie in lotta con gli azzurri a metà gara.

 

Isaquias Queiroz Dos Santos stava dominando la finale del C1 1000m, grazie a una partenza sprint. Allunga, pagaiata dopo pagaiata, e ai 750 metri ha un vantaggio esagerato su Sebastian Brendel. Il tedesco, però, continua a crederci, rimonta metro dopo metro e arriva a ridosso del rivale.

Il verdeoro paga l’inesperienza (ha solo 20 anni), a circa cinque metri dal traguardo volge il proprio sguardo per vedere la posizione del Campione Olimpico e paga a caro prezzo la disattenzione cadendo dalla sua imbarcazione. Quest’ultima arriva naturalmente al traguardo ma senza l’uomo a bordo: Dos Santos, per regolamento, non può essere nemmeno qualificato nell’ordine d’arrivo. Brendel ne approfitta e si tinge d’oro (3:44.578), argento per il ceco Martin Fuka (3:48.180), bronzo all’intramontabile ungherese Attila Vajda Campione uscente (3:49.296).

 

C’era una grande stella indiscussa a questi Mondiali e portava il nome di Max Hoff. Il tedesco era il naturale favorito del K1 1000m, ma a sorpresa l’iridato in carica chiude la prova addirittura all’ultimo posto (nono, 3:29.767). Il ceco Josef Dostal ne approfitta e conquista l’oro partendo addirittura dalla corsia nove, realizzando così il bis dopo il trionfo a livello giovanile. Argento al bulgaro Miroslav Kirchev (3:26.409) che ha la meglio in un volatone palpitante sul danese René Holten Puoulsen (3:26.482) e sul francese Cyrille Carre (3:26.519).

 

Finale molto intensa, ma ben delineata, per il K4 femminile 500m. Successo alle favorite ungheresi Szabo/Karasz/Kozak/Vad in 1:28.219, sette decimi di vantaggio sulle polacche Wakczykiewicz/Dzienizewsja/Naja/Mikolajczyk (1:28.942), bronzo alle bravissime giovani bielorusse Tishkevich/Liapeshka/Khudzenka/Litvinchuk (1:29.585). Sorprendente la Germania giù dal podio: le teutoniche erano solite duellare con le ungheresi, ma oggi hanno conquistato solo un amaro quarto posto (1:30.980).

 

L’acqua nove ha regalato oggi due medaglie d’oro e porta benissimo anche agli espertissimi slovacchi Vlcek/Tarr, capaci di far volare il loro K2 sui 1000m, divorati in 3:08.784. Argento all’Australia (3:09.637 con Wallace/Tame), bronzo alla Serbia (3:09.857 per Tomicevic/Torubarov).

Dominio assoluto della Danimarca nel K2 femminile 1000 metri (imbarcazione non olimpica). Jorgensen e Hansen si tingono d’oro in 3:33.784, rifilando tre secondi alla Bielorussia (3:35.818) e all’Ungheria (3:35.949).

 

Arriva anche una grande gioia per il pubblico di casa, letteralmente estasiato dal dominio dell’equipaggio russo C4 maschile, capace di controllare la gara dal primo all’ultimo metro. Shamshurin/Ishmukhamedov/Melantyev/Pervukhin trionfano (3:10.701), dando circa tre secondi ai bielorussi Rabchanka/Vaitsishkin/Harazha/Vauchetski (3:13.420) e agli ungheresi Vass/Kiss/Sarudi/Varga (3:13.498).

Un po’ di nostalgia per noi italiani quando scende in acqua la K1 femminile 1000m, finale che chiude la mattinata. Era la specialità di Josefa Idem. Arrivo a tre: il photo finish premia la neozelandese Teneale Hatton (3:49.423), capace di un bel colpo di reni sull’ungherese Tamara Csipes (3:49.474) e sulla 33enne serba Dalma Ruzicic-Benedek (3:49.780).

 

Sergiu Craciun si è dovuto accontentare di disputare la finale B con il suo C1 e il successo, nell’atto conclusivo di consolazione, non può sfuggirgli (3:52.244 per coprire i 1000m del tracciato). Il rammarico è davvero tanto perché il suo tempo realizzato in batteria era addirittura il quinto crono assoluto e in acqua venne battuto proprio dal nuovo Campione del Mondo…

Giulio Dressino e Matteo Torneo non figurano bene nella finale B. Il nostro K2 è soltanto settimo sui 1000 metri (3:15.766).

Stesso piazzamento e sempre nella finale di consolazione anche per Stefania Cicali che impiega 4:11.125 per concludere i 1000m a bordo del suo K1.

 

(foto profilo Facebook di Dos Santos)

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