Fondo
Nuoto di fondo, Europei 2014: Harle regala il primo oro alla Germania, Bruni quinta
Tre volte beffata, alla quarta gara la Germania riesce a salire sul gradino più alto del podio nel nuoto di fondo degli Europei di Berlino. La protagonista è Isabelle Harle, prima nella 5 chilometri a cronometro femminile con il tempo monstre di 57’55”7. Una prova dominata dalla padrona di casa, che conquista l’oro davanti all’olandese Sharon Van Rouwendaal (58’29”9) ed alla spagnola Mireia Belmonte Garcia (58’41”4).
Quarta piazza per l’ungherese Eva Risztov, mentre Rachele Bruni è la prima delle azzurre in quinta posizione. Per la toscana, sesta nella 10 chilometri, commento positivo e soddisfatto dopo l’arrivo: “Ho dato tutto quello che avevo, cercando di prendere la rotta migliore. Mi sentivo molto bene in acqua. E’ mancata la velocità per salire sul podio“, ha dichiarato a RaiSport. L’italiana era quinta anche a metà gara, troppo superiori le rivali per poter salire su un podio sognato solo per pochi minuti.
Dodicesima Isabella Sinisi, diciassettesima Giorgia Consiglio: per entrambe posizioni lontane dal vertice e un po’ di autocritica per qualche errore di troppo, soprattutto in fase di rotta (Sinisi) e tattica (Consiglio). L’Italia chiude dunque la prima parte del nuoto di fondo con il solo bronzo di Aurora Ponselè nella distanza olimpica: domani giornata di riposo e appuntamento a sabato per il team event prima del gran finale di domenica targato 25 chilometri.
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Foto da: profilo Twitter Esercito
Luca46
14 Agosto 2014 at 22:01
Si ci sono ancora tre gare e io ci credo ancora. FORZA ITALIA !!!
ale sandro
14 Agosto 2014 at 20:15
Sembra essere una stagione un po’ interlocutoria per fondo italiano. Intendiamoci ,i medagliati di entrambe le gare sono tutta gente che ha già dimostrato anche in stagione come lo stesso olandese Weertman, di essere molto competitiva. I nostri in questo momento non sono a quel livello, sebbene vicini al podio. C’è il margine per migliorare sicuramente , e ci sono ancora tre gare dove cercare il grande risultato. Di sicuro nei campionati europei ci eravamo abituati molto bene.
Gabriele Dente
14 Agosto 2014 at 23:20
Anche nei mondiali! Sicuramente i tempi di Viola Valli son passati e anche Roverbal sembra lontana. Mentre, se pensiamo ad esempio a Piombino 2012, mi chiedo che valore abbia un europeo disputato 15 giorni dopo la fine dei giochi olimpici. Come al solito era importante solo per noi, ma questo è un altro discorso…
Tornando a oggi, Vanello e Furlan mi hanno veramente impressionato per intelligenza e coraggio e sono sicuro che con un po’ più di esperienza saranno degli ossi durissimi. Per il resto, come dici tu, aspettiamo che cosa ci diranno le 25 km.
ale sandro
15 Agosto 2014 at 00:59
Eh sicuramente Gabriele anche nei mondiali, ci mancherebbe con tutti i risultati che abbiam fatto negli ultimi vent’anni e passa in questo sport. Però anche l’europeo interessa alle altre nazioni, anche se forse non sembra il campo partenti è sempre stato di assoluto livello. Poi è chiaro che come dici tu la stagione olimpica è tutta un’altra storia…
E’ una stagione alterna questa, ci sono dei giovani interessanti che stanno salendo di livello (Ponselè tra le donne), e alcuni big tipo la Grimaldi meno performante nella gara olimpica. Io son comunque fiducioso per il prossimo anno,quando credo ci sarà la gara di qualificazione, che poi se non sbaglio dovrebbe essere proprio il mondiale di Kazan. Sarà durissima però Vanelli e Furlan molto promettenti avranno ancora più esperienza, magari migliorerà ancora anche la Bruni che mi sembra si stia avvicinando come caratteristiche sempre più alla 10 km, e continuo a ritenere la Grimaldi , un’atleta che deve compiere 26 anni, sempre in grado di fare una grande seconda parte del quadriennio. Come alcuni stanno dicendo ,sarà importante cominciare a coinvolgere sempre più nuotatori da piscina, perchè il fondo si sta un po’ trasformando,vedendo i risultati in particolare al femminile.
Luca46
14 Agosto 2014 at 16:11
direi fin qui un bilancio non positivo, negativo forse esagero troppo perché comunque sia li ad un passo ma credo che si potesse ambire a qualcosa di piu’.