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Nuoto, Europei 2014 – Bianchi: “Ho ritrovato me stessa”. Pellegrini: “Domani sarà una battaglia”

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BERLINO – Cinque più uno. Tra nuoto e tuffi, per l’Italia è una giornata storica. Di quelle da ricordare a lungo. Due ori (Gregorio Paltrinieri e la 4×100 stile libero mista), un argento (Noemi Batki dalla piattaforma) e tre bronzi (Gabriele Detti e le sorprese Ilaria Bianchi e Luca Leonardi). Meglio di così non sarebbe potuta andare, e c’è pure una Federica Pellegrini in rampa di lancio per i 200 stile libero di domani. Per sognare ancora.

Il re si chiama Gregorio Paltrinieri, al bis europeo 800-1500 stile libero. “Sono felicissimo, ma anche molto stanco” esordisce l’emiliano, a cui fa eco il bronzo Gabriele Detti: “Speravo in qualcosa di meno, sette secondi rispetto al mio personale sono tanti. Ma va bene, la stagione è stata lunghissima. Domani la 4×200 stile libero e vogliamo raggiungere la finale. Poi vacanze, finalmente“. E’ lo specchio della felicità Luca Leonardi, plurimedagliato di oggi: “Giornata trionfale, indimenticabile. Nei 100 stile libero ho tirato al massimo, l’argento era fuori portata ma mi sono riscattato alla grande nella staffetta. Ed è stato pure divertente“. Più leggera Ilaria Bianchi, che torna sul podio e si toglie un peso che la affliggeva dal quinto posto di Londra. Finalmente si è sbloccata e tra le grandi c’è pure lei: “Non avevo più stimoli, la presenza di Elena Di Liddo mi ha spinto ulteriormente. La tensione serve sempre, ora l’ho capito. Con questo bronzo ho ritrovato me stessa“.

Per due ori che arrivano, ce n’è un altro che è altrettanto atteso. La protagonista è Federica Pellegrini, miglior tempo dopo le semifinali dei 200 stile libero: “Non è stata una semifinale rilassante, domani mattina spero di riposarmi. L’obiettivo è quello di vincere. Il tempo della mattina non mi preoccupava: ho preferito non tirare e il quarto posto andava bene. Domani sarà una battaglia: me la gioco, ma sarà tirata come al solito. I centesimi potrebbero fare la differenza“.

Nel pomeriggio, argento che profuma di nuova linfa per la carriera di Noemi Batki. Dopo il flop del 2013, la triestina torna sul podio europeo chiudendo seconda dalla piattaforma alle spalle di Sarah Barrow. Troppo in forma la britannica oggi, raramente così brillante, e irraggiungibile per l’azzurra nonostante un’ottima prestazione. “Anche se ho sbagliato leggermente l’ultimo tuffo non mi rammarico più di tanto” – commenta la 27enne – “Perché credo che non avrei vinto lo stesso, soprattutto per il coefficiente. Ovvio che si vuole sempre puntare al massimo, ma l’argento va bene per oggi. Il brutto punteggio della mattinata? Ho preso la gara alla leggera. Invece nel pomeriggio mi sono divertita. È un nuovo punto di partenza dopo una stagione in cui ho lavorato sodo per tornare ai miei precedenti livelli. Dedico questa medaglia a me stessa e a mia madre/allenatrice”. E proprio Ibolya Nagy svela i segreti di un argento rincorso a lungo e finalmente raggiunto: “Il punto chiave è il terzo tuffo, la verticale indietro. L’anno scorso ha provato quella avanti ma con scarsi risultati, invece con questo è tutta un’altra cosa. Se la infila pulita, poi è una gara in discesa, con più fiducia e verso un punteggi positivo. E in futuro magari si potrà aggiungere un tuffo più difficile per competere con le migliori del mondo”.

 

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francesco.caligaris@olimpiazzurra.com

Twitter: @FCaligaris

Foto da: Fin/DeepBlueMedia

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