Nuoto
Nuoto, Europei 2014: le pagelle degli azzurri. Paltrinieri e Castiglioni super, flop D’Arrigo
BERLINO – Zero medaglie, ma tre finali raggiunte ed un record italiano. Anche senza salire sul podio l’ItalNuoto si conferma in forma agli Europei di Berlino. Non mancano però le note negative, rappresentate stranamente da chi era sembrato il più pimpante dopo la prima giornata di gare.
Gregorio Paltrinieri, 8.5: nuota in apparente tranquillità e domina la semifinale dei 1500 stile libero rimanendo per sei secondi sotto i 15 minuti. Domani è il grande favorito per l’oro e l’Italia si fida ciecamente del proprio giovane fuoriclasse.
Gabriele Detti, 7.5: segue a ruota l’amico Gregorio, anche lui sotto il quarto d’ora. Ma domani, in finale, sarà tutta un’altra storia: bisognerà gareggiare con la testa e difendere una doppietta che sarebbe storica per il mezzofondo azzurro.
Arianna Castiglioni, 8.5: ennesima conferma, ennesima crescita e doppio primato personale nella stessa giornata. E’ in finale nei 100 rana con il secondo tempo: domani può diventare definitivamente grande.
Silvia Di Pietro, 8: quinta alle spalle di quattro marziane nei 50 farfalla. Migliora il suo record italiano, ma questa volta il gommato è acqua passata: stagione suggellata al meglio, e mancano ancora i 50 stile.
Piero Codia, 5.5: non poteva chiedere di più al suo 50 farfalla, ma parte nel peggior modo possibile e compromette la propria finale. Sesto, con un po’ di rammarico.
Andrea Mitchell D’Arrigo, 4.5: la delusione maggiore della giornata. Forse calcola male i tempi, forse non ne ha più dopo l’argento dei 400 sl di ieri, fatto sta che rimane fuori dalla finale per un centesimo dopo un passaggio altissimo sui 100. Il suo Europeo rimane macchiato da questa prestazione negativa.
Filippo Magnini, 6: la vecchia volpe azzurra parte a razzo nei 200 stile libero ed è bravo e fortunato a resistere all’assalto di D’Arrigo, toccando con l’ultimo crono buono per la finale. Complicato, però, ripetere il bronzo in vasca corta.
4×100 mista mista, 5.5: media tra il sette dei due uomini (Mencarini a dorso con la fatica della precedente finale dei 100 e Mattia Pesce a rana) ed il quattro delle donne. Altissimi i passaggi di Elena Di Liddo e Federica Pellegrini, che non riescono a difendere una medaglia che ormai sembrava alla portata e scivolano addirittura in quinta piazza.
Carlotta Zofkova, 5.5: tattica sbagliata nella finale dei 200 dorso, passa troppo forte ai 100 e perde le energie nella seconda parte di gara. Chiude ottava.
Federico Turrini, 6.5: semifinale ok, passa in finale con il sesto tempo e prepara al meglio i 400 misti dei prossimi giorni.
Luca Mencarini, 6.5: piazzamento di merito nella finale dei 100 dorso, non la sua gara. Sesto con il miglior passaggio della sua carriera nei 50, sensazioni positive per l’esordiente azzurro.
Giovanni Tocci, 7.5: 387 e 391 punti, si migliora dalla mattina al pomeriggio ma con tre posizioni in meno in classifica. Illude per una medaglia, ma poi gli avversari non sbagliano e lo superano anche grazie ai coefficienti. Il cosentino chiude sesto la seconda finale europa individuale della propria carriera: i margini di crescita sono enormi per uno dei principali talenti dell’ItalTuffi. E giovedì, complice l’infortunio di Tommaso Rinaldi, lo attendono i 3 metri: il romano, invece, dovrebbe prendere parte solo al sincro con Michele Benedetti.
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francesco.caligaris@olimpiazzurra.com
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Foto da: Facebook Gregorio Paltrinieri