Fondo
Nuoto, Europei 2014: le pagelle dell’Italia. Talento Ponselè, coraggio Cerruti e cuore Ercoli
Un bronzo ed un quarto posto: l’Italia del fondo parte in maniera positiva agli Europei di Berlino, anche se c’è amarezza per non aver potuto confermare i risultati di Piombino 2012 nelle medesime gare. Nel sincro, invece, c’è il coraggio di Linda Cerruti a rendere ottimisti gli azzurri.
Aurora Ponselè, 8.5: l’esordiente pescarese gareggia con la spregiudicatezza della prima volta. Parte a razzo, allunga, si fa riprendere e controlla in vista dello sprint. E alla fine ottiene un bellissimo bronzo nella specialità olimpica che la lancia verso un futuro da protagonista. Se migliora nella tattica – errata la scelta di non rifornirsi al secondo e terzo giro – può raggiungere grandi risultati. Il talento c’è, eccome.
Simone Ercoli, 7.5: lui, 35enne, è invece un vero stratega. Però non basta per salire sul podio, in una gara ricca di fuoriclasse della prova contro il tempo. Parte piano, si gestisce, poi apre il gas nei secondi 2.5 chilometri e ci fa sognare per un quarto d’ora. Fogg, Muffels Lurz spengono i sogni di gloria del capitano azzurro, il legno è amaro ma non cancella la sua grande prestazione.
Linda Cerruti, 7.5: senza paura contro le padrone del nuoto sincronizzato. In uno sport che pare ormai gerarchizzato senza via di ritorno, con Russia, Spagna e Ucraina a puntare al monopolio dei podi, la giovane ligure nuota con innato talento e graziosità da big. Il programma tecnico del libero, molto difficile, la posiziona al momento in quarta piazza. Può tentare il colpaccio nei prossimi giorni, parola di ct. Bene anche duo e squadra, sempre programma tecnico e sempre quarto posto: l’Italia si conferma appena un gradino sotto il vertice e non può che migliorare.
Rachele Bruni, 6.5: è l’atleta più medagliata agli Europei di nuoto di fondo e si vede, nonostante la giovanissima età (24). Autrice di una gara accorta, sempre tra le migliori e ad un passo dal podio, crolla dalla seconda posizione dell’ultima boa alla sesta piazza del momento del tocco. Peccato, ma domani può difendere il titolo continentale della 5 km a cronometro.
Martina Grimaldi, 5: il decimo posto conclusivo non rende onore alla campionessa in carica, che per il secondo anno di fila dopo Barcellona 2013 non riesce a svettare nella disciplina olimpica. La speranza è che, esattamente come in Catalogna, possa arrivare la zampata nella distanza maggiore, ma la forma non pare al top come da lei stessa dichiarato in zona mista.
Nicola Bolzonello, 7: esordiente nella prova a cronometro, si classifica sesto e ammette a RaiSport di essersi divertito in acqua. E’ l’atteggiamento giusto per nuotare senza ansie in vista di un futuro in cui può risplendere il suo nome.
Luca Ferretti, 6: nono contro i mostri sacri del fondo maschile, piazzamento comunque dignitoso. Positiva la rimonta nella seconda parte di gara, forse oltremodo lenta la prima. Ma anche al maschile l’Italia può sorridere con tre atleti nella top ten.
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francesco.caligaris@olimpiazzurra.com
Twitter: @FCaligaris
Foto da: Fin/DeepBlueMedia