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Nuoto, medagliere finale Europei 2014: Gran Bretagna prima, Italia terza

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MEDAGLIERE EUROPEI BERLINO 2014

#

NAZIONE

ORI

ARGENTI

BRONZI

TOTALE

1

Gran Bretagna

11

8

8

27

2

Russia

9

7

3

19

3

Italia

8

3

13

24

4

Germania

6

8

8

22

5

Danimarca

6

1

2

9

6

Ungheria

5

6

6

17

7

Francia

5

4

3

12

8

Svezia

3

6

1

10

9

Spagna

3

5

4

12

10

Olanda

3

5

2

10

11

Polonia

2

1

1

4

12

Serbia

2

0

0

2

13

Ucraina

1

3

7

11

14

Lituania

1

1

2

4

15

Bielorussia

1

1

1

3

16

Isole Fær Øer

0

2

0

2

17

Grecia

0

1

0

1

18

Austria

0

0

1

1

Belgio

0

0

1

1

Finlandia

0

0

1

1

Slovenia

0

0

1

1

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giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

1 Commento

  1. alebi

    25 Agosto 2014 at 13:50

    Condivido i vostri pareri, i livelli di USA e Australia (e ora anche la GB) sono impossibili da raggiungere per ovvii motivi ma nel nuoto non possiamo lamentarci perchè c’è sempre da divertirsi ad essere italiani 🙂 E’ un po’ il discorso che si faceva con l’atletica: quando in Europa puoi contare su una decina di medaglie (mi limito al nuoto in corsia) poi questo si traduce quasi “automaticamente” in 2-3 spendibili anche a livello mondiale. E credo che sia la giusta proporzione per un paese come il nostro dove purtroppo ci si deve ancora arrangiare sotto molti aspetti (ma di materiale umano per lavorare ce n’è sempre). Da spettatrice di soli “grandi eventi” mi piace vedere che ogni volta si scoprono giovani che ben figurano, poi è fisiologico che invece qualcuno deluda (nessuno arriva a raccogliere il 100%) ma finchè si tratta di Rivolta, Barbieri ecc… si sa che potenzialmente possono fare molto di più. Poi si spera che anche Scozzoli torni al top, perchè con Paltrinieri e Pellegrini direi che sono i 3 atleti italiani che sicuramente appartengono all’elite mondiale.
    Nei tuffi si sono confermate, che già è importante, le nostri migliori carte poi sono rimasta piacevolmente sorpresa da Tocci, che mi sembra veramente desideroso di fare (non si è tirato indietro nemmeno quando c’era da rischiare… mi piace come atteggiamento!). Però vedo che per rimanere competitivi in futuro si dovranno aumentare i coefficienti e visto che i nostri tuffatori sono già abbastanza “anziani” mi auguro che questo lavoro lo si stia già impostando sui più giovani. Peccato solo non aver portato una coppia di piattaformiste, vista la gara era proprio l’occasione buona per fare esperienza e magari si intascava anche una medaglia. Qualcuno ha qualche informazione da darmi a proposito?
    Il fondo non sono riuscita a seguirlo (causa atletica :p) e non ho potuto vedere come sono andate realmente le gare. Forse però mi aspettavo qualcosa in più.

    Nel complesso grandissimo Europeo, mi sembra doveroso riconoscerlo. Poi però si volta pagina e si guarda al futuro perchè questo è già un capitolo chiuso (che serve per dare morale e fiducia, ma non è certo il punto d’arrivo).

  2. Al

    25 Agosto 2014 at 13:35

    Penso che ipotizzare ora i risultati delle Olimpiadi sia molto difficile, due anni sono un tempo molto lungo.
    Considero il nuoto un vero e proprio obbligo di eccellenza per l’Italia, che più di tutti è il Paese ‘del sole e del mare’. Finalmente stiamo dove dobbiamo stare, dopo i dolorosi flop di formula 1, calcio, atletica e il mezzo flop della pallavolo (inferiore alle attese il terzo posto in WL in casa, fuori dalle finali le ragazze).
    I britannici fanno storia a sé perché godono ancora della spinta propulsiva generata dal grande sforzo per Londra 2012 (sarebbe leggendario se portassero a casa una seconda Olimpiade a causa dei ritardi accumulati dal Brasile), un confronto più realistico è con Paesi che stanno vivendo un quadriennio normale come Russia e Germania.
    In generale, mi sembra che dopo l’onta delle zero medaglie a Londra la Federazione abbia impostato un lavoro che inizia a pagare. Viene confermato che il livello medio italiano è alto, e questo vale un po’ in tutti gli sport, ma stavolta non manca l’eccellenza: ai campioni affermati come Cagnotto, Pellegrini, Grimaldi, si aggiungono nuove punte come Paltrinieri e Ponselé, e altri giovani molto promettenti come Castiglioni, Detti, Turrini.
    Mi sembra di avere capito che nel sincro abbiamo fatto il salto di qualità da quando è arrivata un’allenatrice russa, anche la Pellegrini si è ripresa tornando ad allenarsi con un tecnico straniero (Lucas). Forse intensificare almeno per un periodo il ricorso a tecnici stranieri aiuterebbe a migliorare i nostri e sviluppare l’eccellenza negli atleti più promettenti.

  3. ale sandro

    25 Agosto 2014 at 01:14

    Evidentemente devo essermi spiegato male con la storia della previsione. Per come seguo questi sport, e per quello che ho visto , ad oggi siamo a metà quadriennio e ritengo che tra nuoto, fondo ,tuffi e pallanuoto l’Italia possa puntare a portare a casa 6-7 medaglie. Sarebbe un buon obbiettivo per la situazione di questi sport in Italia. Puntare a portare vuol dire che ci sono le possibilità ma che ci devi lavorare su, e non ti arrivano per grazia ricevuta o che sono già vinte. I nomi che ci sono mi sembrano al momento adeguati per tentare questo risultato. Poi si possono ottenere ,oppure si possono anche ottenere gli stessi podi della Germania ai suoi europei casalinghi con le donne in piscina e cioè zero. Direi che il dopo Londra per la FIN mi sembra più positivo,visto che c’era a inizio quadriennio la previsione di due atlete fondamentali ritirate,questo Europeo che va giudicato così com’è ,conferma che per gli atleti principali la strada intrapresa sembra essere quella corretta. Non mi pare abbia detto bischerate o follie da trionfalismi fuori luogo.

    • Gabriele Dente

      25 Agosto 2014 at 21:44

      No, invece ti sei spiegato benissimo. La tua era un’analisi lucida, equilibrata e molto realistica. Sono io che ho espresso un parere più che altro da tifoso in chiave olimpica. Del resto tutti i comitati olimpici nazionali vivono in funzione dei giochi… 🙂
      Secondo me la base in Italia è ottima (praticamente in ogni famiglia che conosco c’è almeno un nuotatore o ex-nuotatore). Lo confermano i sempre positivi risultati nei vari europei, mondiali e giochi olimpici giovanili. Ma poi, purtroppo, nel passaggio ai senior disperdiamo quasi sempre il patrimonio che abbiamo a disposizione. Alla posizione nel medagliere delle manifestazioni giovanili non corrisponde quasi mai (europei a parte) un risultato analogo tra i senior, segno che c’è qualcosa che non va nel nuoto di vertice. Ma di questo abbiamo già parlato in passato…
      Insomma, mi piacerebbe vedere un giorno ai Giochi il medagliere che si è visto a Nanchino (o quello che vedemmo a Sydney)! E penso che l’Italia ne abbia tutte le potenzialità. Tutto qui…

      • ale sandro

        25 Agosto 2014 at 22:43

        Esatto Gabriele, chiaramente la speranza che abbiamo è sempre quella, purtroppo abbiamo visto tante (troppe) volte come certe cose siano state sprecate, e forse nell’appassionato/tifoso subentra un pò di sfiducia più che comprensibile anche in situazioni tutto sommato positive. Sono state anche diverse le soddisfazioni comunque,quindi penso bisogna sempre avere anche quel briciolo di ottimismo e curiosità che ci porta a seguire sempre una stagione successiva e poi l’altra ancora…
        Ne avevamo parlato tante volte sul famoso salto junior/senior e proprio riguardo al nuoto, ma magari anche per altri sport, mi viene da pensare una cosa forse impopolare, e cioè che probabilmente non bisognerebbe prendere per veritiere al massimo queste rassegne che possono presentare dei valori ,apparentemente importanti su ciò che potrà realmente fare il ragazzo nel futuro. Ricordo Sacchi che riportava una frase di Emanuele Idini, lo staffettista medagliato ai mondiali nel periodo Lamberti-Battistelli, che affermava come ad esempio gli Europei Juniores fossero secondo lui, una delle rassegne più “bugiarde” in assoluto. Ora magari non è così, però sono tanti anche i talenti , che , oltre a essere mal gestiti (per voler fare un eufemismo), si disperdono completamente o anche per caratteristiche puramente fisiche non riescono più a esprimersi a quei valori che sembrava potessero raggiungere. Il mio è chiaramente un discorso molto in generale. Però temo ,leggendo qua e là qualche commento di genitori e di qualche addetto ai lavori, che i programmi di allenamento per i ragazzi possano essere davvero molto intensivi, tanto che al passaggio da senior non c’è più quell’aumento anche di carichi di lavoro che dovrebbe poi portare al salto di qualità a breve termine. Quasi come se la cosa già importante fosse il trionfo nella rassegna giovanile tanto da spremere il ragazzo prima del tempo. Ma ripeto, magari è solo una mia impressione.
        Per questo comunque apprezzo sempre situazioni come quella di Paltrinieri e Detti che sono praticamente alla prima vera stagione da nuotatori professionisti, dal momento che hanno completato gli studi lo scorso anno.
        Mi fanno invece un po’ tremare le voci degli ultimi momenti, e cioè di una Pellegrini in divergenza di vedute con Lucas,e una incertezza sul futuro in azzurro di D’Arrigo. In entrambi i casi sarebbero degli smacchi non da poco per tutto il vertice del nuoto italiano, visto che da ora si deve cominciare a spingere col lavoro e con le idee ben chiare. Speriamo bene!

        • Gabriele Dente

          25 Agosto 2014 at 23:19

          Ho vissuto dall’interno il mondo della pallacanestro agonistica e ti dico che spremere i giovani (anche mentalmente) è uno dei problemi principali dello sport agonistico a livello giovanile (almeno nel basket). Non mi meraviglierebbe se succedesse anche nel nuoto. Non dico che non si debba essere ambiziosi (che sport sarebbe?) ma nella logica di tecnici e società spesso si punta a vincere subito per mettersi il più possibile in evidenza. Con politiche e programmi che spesso precludono, come dici tu, la possibilità di crescere in futuro. Ci si ricollega al discorso del rincorrere le prime posizioni nel medagliere in una manifestazione secondaria invece di pianificare bene il futuro e cercare di primeggiare nelle occasioni più importanti.
          Cambiando discorso, la Pellegrini è stata immensa ma la conosciamo: ha buttato via un’olimpiade nel periodo migliore della sua carriera per cambiare di continuo l’allenatore. Mi son perso qualcosa: ora cosa c’è che non va in Lucas?
          E che incertezze ci sono sul futuro di D’Arrigo? A parte il famoso problema del taglio dei capelli non so nulla…

          P.S. Per quanto mi riguarda il nuoto e gli altri sport, soprattutto olimpici, mi appassionano sempre e comunque! Li seguo più di quanto l’italiano medio segue il calcio (che ormai non mi interessa quasi più) 😉
          P.S. 2: Dimenticavo la carta forse più importante, insieme a Greg, in chiave Rio: il Settebello! Senza dimenticare del tutto il Setterosa.

          • ale sandro

            25 Agosto 2014 at 23:40

            Probabilmente Lucas vorrebbe insistere coi 400,forse vede nella Pellegrini la possibilità di rendere come a Shangai,mentre la Pellegrini intende dedicarsi ai suoi 200 e basta da quello che ho capito. Il discorso dei capelli di D’Arrigo non vorrei avesse preso una piega esagerata visto che l’azzurro a fine staffetta lamentava di un giornale a suo dire vicino alla Fin, che avrebbe detto parole pesanti sul padre del ragazzo che lo gestisce. E lui non vedeva l’ora di tornare in America. Ne sapranno comunque molto di più alla redazione di Olimpiazzurra,o magari chi ha intervistato lo stesso presidente Barelli. Magari sono solo chiacchere senza senso.
            Comunque nessun dubbio sulla tua passione verso qualsiasi sport 🙂

  4. Luca46

    25 Agosto 2014 at 00:50

    C’è da essere euforici e anche no. Se guardiamo a questi europei si. Se guardiamo Rio no. No perché nessuno di chi ha vinto qua ha ragionevole certezza di farlo a Rio, e chi è andato a medaglia ha poche probabilità di farlo a Rio. L’unico che potrebbe avere una progressione è Paltrinieri. 6-7 podi sembrano essere molti, una previsione piuttosto rosea.
    Detto questo il movimento natatorio è in salute ha una base che continuamente si rinnova. Le punte sono poche ma mai ci siamo presentati con 5/6 fenomeni a livello mondiale. Diciamo che per ora abbiamo sempre avuto poche punte e un gran bel movimento. Molto meglio rispetto alle sparute apparizioni di anni or sono. Siamo da anni costantemente presenti a livello europeo.
    Non sono daccordo con lo snobbare europei, giochi olimpici europei, giochi del mediterraneo. Sono manifestazioni importanti che non impediscono programmazioni olimpiche e mondiali. Chi è assente ha torto. Anzi è da auspicare che i giovani riescano a fare queste esperienze.
    Oggi sorridiamo e tanto anche !!! Senza avere idee troppo fantasiose per il futuro.

  5. Gabriele Dente

    24 Agosto 2014 at 23:50

    Vedere l’Italia tra le prime fa sicuramente piacere. E alcune gare ci hanno sicuramente inorgoglito. Ma io non sono per niente euforico e resto coi piedi ben piantati a terra per vari motivi:
    1) in passato spesso abbiamo disputato ottimi europei e poi siamo venuti meno ai mondiali o, cosa ancor più grave, ai giochi;
    2) mentre noi diamo importanza assoluta a europei e Giochi del Mediterraneo gli stranieri lavorano molto più di noi in prospettiva; voglio proprio vedere se a Kazan o a Rio saremo la terza europea nel medagliere;
    3) Paltrinieri, Pellegrini e Cagnotto-Dallapé a parte, devo ancora vedere atleti FIN che riescono a fare due annate di seguito positive;
    4) nel nuoto, come in altre discipline, l’Italia di certo non brilla per la valorizzazione dei giovani; tra Berlino e Nanchino abbiamo visto Vanelli, Furlan, Mitchell D’Arrigo, Ponselé, Castiglioni, Leonardi, Sabbioni, Di Fabio, Esposito e Quadarella, senza trascurare la giovane Biondani e qualche altro. Forse non abbiamo mai avuto tanto talento contemporaneamente. Qualcuno di questi riusciranno a trasformarlo in campione o ce li bruciano tutti?
    5) a prima vista 8 ori, 3 argenti e 12 bronzi fanno una certa impressione ma, se andiamo ad analizzare il dettaglio delle gare olimpiche (4-3-8), quali di queste medaglie realmente possono confermarsi a livello mondiale? Secondo me Paltrinieri, Pellegrini e Cagnotto-Dallapé. Poi forse Cagnotto nei 3 m. dal trampolino e Ponselé nei 10 km. Aggiungerei Vanelli e Furlan nei 10 maschili (mi hanno dato un’ottima impressione). Ma per il resto nulla. Insomma, i soliti noti + 2 speranze. Per vincere 6-7 medaglie dovrebbe andare tutto liscio. Ma proprio tutto. Ma secondo me è possibilissimo anche assistere a una serie di piazzamenti con un paio di bronzetti qua e là (il bronzo è sempre un buon risultato per l’atleta ma per l’Italia qualche bronzo qua e là non può bastare). Ditemi la vostra 🙂

    • ale sandro

      25 Agosto 2014 at 00:23

      Non sono d’accordo. Non vedo euforia , mi ha sorpreso che pure il presidente Barelli sia rimasto cauto, visto che in genere ci si esalta anche troppo. Se c’è un obbiettivo stagionale lo si prepara, nulla vieta di puntare contemporaneamente a obbiettivi futuri più grossi,anche perchè trovo fastidioso ( per non dire altro ) vedere uno sportivo nascondersi e spuntare dal nulla ogni 3-4 anni, piazzare il colpo e scomparire per altri 3-4 anni. Un test importante lo devi fare e l’Europeo per molti è stata anche la prima vera occasione di mettersi all’opera e riuscire a competere nella speranza di portare a casa qualcosa, perciò “nascondere” i giovani nella speranza di vederli sbucare a un mondiale o a un’olimpiade per me non ha senso, visto che un atleta deve dare risposte annualmente, almeno questo è il mio parere e credo anche il tuo visto che parli di atleti che non hai visto confermarsi per due anni di fila e vorresti vederli.
      Tutto liscio? Beh certo , come per tutte le nazioni Francia compresa tra Olimpiade e mondiale, ma ad oggi Paltrinieri vale Cochrane e Mellouli dietro Sun Yang, e la Pellegrini tutti la sfidano e a batterla ce la fa una ma non le altre, una Cagnotto preparata non vedo perchè non possa puntare ai due podi, così come una delle nazionali di pallanuoto, o uno tra Grimaldi, Ponselè, Vanelli, Bolzonello, Furlan.
      Ripeto, dipende da come si giudica lo sport, se si ritiene semplice confermarsi o migliorare a questi livelli. Ogni atleta ha il suo obbiettivo ,per alcuni è il podio a un europeo e una finale olimpica al massimo, per altri è il podio olimpico, ma se non ci vanno bene neanche i bronzetti allora ragazzi non si va più avanti. Non mi pare poco 6-7 potenziali podi, chiaro che non saremmo la terza potenza europea del medagliere, ci mancherebbe altro, mi pare di averlo anche fatto capire. Quando dico che abbiamo due punte è chiaro non possiamo ottenere più di tanto,ma la situazione è questa. Non siamo come un’altra nazione che sforna talenti con regolarità e li prepara già ai livelli più alti in tempi relativamente brevi. Siamo una nazione che da CHIUNQUE (nord centro est europa, america ,australia, asia , nazioni grandi e piccole) deve sempre imparare ed inseguire. Ma se non facciamo (anzi fanno, io non c’entro niente 😀 ) questo ,non è neppure giusto non applaudire atleti e tecnici per un risultato che è positivo. Abbiamo il pessimo vizio di trovare il problema anche quando ci sarebbe da essere tutto sommato contenti. Spero davvero si possa non ritenere un Europeo di sport acquatici uguale a un Mediterraneo perchè ci sono enormi differenze. Credo che bisogna capire anche la situazione in cui ci si trova,altrimenti con questo ragionamento sia Atene che Pechino dovevano essere ritenute fallimentari. Capisco che si voglia vedere l’oro anche a mondiali e olimpiade, ma bisogna anche capire quando è davvero fattibile e quando non lo è.

  6. ale sandro

    24 Agosto 2014 at 22:19

    Europeo di sport acquatici decisamente positivo per gli azzurri. Era l’appuntamento più importante della stagione e tutti e 4 gli sport hanno risposto molto bene, chi più chi meno, riuscendo comunque ad essere protagonisti e centrare gli obbiettivi. Peggio per gli stranieri che non c’erano o non sono arrivati al top della condizione.
    Italia terza nel medagliere generale, vinto da una splendida Gran Bretagna trascinata dai suoi nuotatori che saranno in discreta misura protagonisti anche nel prossimo biennio, e seconda come numero di medaglie, 23, che se non sbaglio potrebbe essere il secondo o terzo miglior risultato mai ottenuto in questa rassegna (ricordo che il record fosse di 25 medaglie,ma potrei sbagliare).
    L’Italia del nuoto in vasca quarta nel medagliere e seconda come quantità di podi (15), prima nella classifica a squadre. Torniamo a casa con una serie di record personali e nazionali importante, perchè si tratta anche di molto giovani o di atleti nel pieno della maturazione atletica e tecnica (esempio la Di Pietro nei 50 stile di oggi). Le nostre due punte si confermano nelle loro rispettive gare (1500 maschili, 200 stile femminili) ai vertici, e potranno esserlo anche a livello mondiale sia a Kazan che a Rio, dove ad oggi si ha la sensazione di poter ottenere più ingressi in finale rispetto Londra, dove non si arrivò a 10. Non mancano certo le controprestazioni, o come avevo già scritto la conferma di un annata negativa per alcuni (es. Rivolta), le inesperienze con conseguenze anche clamorose (i dorsisti), e le ciliegine finali sulla torta mancate, ma onestamente tutto ciò non scalfisce il valore di una prestazione di squadra complessivamente brillante e che dà fiducia per il futuro. C’è tanto da fare per avvicinarsi alle eccellenze stranieri, ai loro particolari, c’è da migliorare tecnicamente e sul recupero fisico, e la speranza da parte mia è anche quella di vedere dei poli funzionali come quello di Ostia con Morini, diventare quasi sistema, un po’ sulla falsariga del modello francese, curando con più tecnici specializzati tutti gli stili e le distanze. Ovviamente spero anche che gruppi di lavoro come quello di Bologna , con la Bianchi e Leonardi, abbiano la tranquillità data dalla possibilità di sfruttare l’impianto al meglio, cosa che negli ultimi anni non sempre si è verificata.
    L’Italia chiude anche terza nei tuffi, con la sua protagonista principale che potrà dire la sua ,da sola e in coppia, per due podi a livello mondiale nelle gare olimpiche. Incredibile come si riesca a metter dietro nazioni come la stessa Gran Bretagna che può contare su ben altra organizzazione e strutture.
    Terzi nel nuoto di fondo, bilancio che ho definito altalenante ma con piazzamenti importanti anche nella 10 km olimpica ,che hanno portato al primo posto della classifica per nazioni. In ultimo la presenza sul podio anche delle sincronette dietro nazioni difficili da scalzare da gerarchie consolidate.
    Con il terzo posto della pallanuoto maschile e il quarto della femminile ,penso che l’Italia possa ripartire per puntare a un totale di 6-7 podi nelle gare olimpiche delle discipline acquatiche, nel prossimo biennio. Può sembrare poco , secondo me non lo è affatto in questo momento. Credo che molte altre federazioni italiane metterebbero la firma per un europeo e una previsione di questo tipo.
    Un applauso a tutto lo staff ,tecnici e atleti in testa.

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