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Nuoto, Europei Berlino 2014. Pellegrini infinita. L’Europa ai suoi piedi. Caramignoli, bronzo e lacrime

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Vittoria ma non trionfo per Federica Pellegrini che si impone nei 200 stile libero con un tempo non straordinario: 1’56″01. Pellegrini oggi è più forte di Hosszu e Hemskerk che sono le avversarie che trova in vasca in questa finale continentale, ma forse non lo è rispetto a Franklin, Sjoestroem e Ledecky e per lasciarsi alle spalle anche solo una di queste tre in una finale mondiale potrebbe non bastare nemmeno l’1’55” fatto segnare un anno fa per l’argento di Barcellona. Il carattere, però, non le manca. Si fa impostare la gara come preferisce da Hosszu e la passa alla virata dei 150 metri, poi controlla il rientro di Hemskerk sulla sua destra e distanzia le rivali chiudendo in 1’56″01 davanti a Hosszu ed Hemskerk.

Una grande Martina Rita Caramignoli onora al meglio la memoria della nonna, scomparsa ieri, andando a conquistarsi con grande determinazione un bel bronzo nei 1500 stile libero. La reatina parte forte e conduce (anche nettamente) per i primi ottocento metri, mentre da dietro Aurora Ponselè dopo aver migliorato il personale ieri, non riesce mai a trovare il ritorno giusto. Nella seconda parte di gara Mireia Belmonte prende il comando delle operazioni e arriva anche l’ungherese Kapas. La Belmonte conquista così i primo oro della spedizione berlinese con 15’57″29, davanti a Kapas (16’03″04) e ad un’ottima Caramignoli che con 16’05″98 avrebbe disputato la finale mondiale lo scorso anno.

Polonia sugli scudi nei 100 farfalla. In mezzo al tifo dei tedeschi per uno spento Deibler, è Konrad Czerniak a spuntarla costruendo la sua vittoria dopo la virata dei 50. Il polacco tocca in 51″38 (9 centesimi più di Phelps ai Panpacifici), sopravanzando un sorprendente Laszlo Cseh (51″89) e il bielorusso Sankovich (51″92).
Nei 50 dorso niente miracoli europei per Arianna Barbieri che parte male e cerca di rientrare nella seconda parte della vasca, chiudendo al quinto posto con 28″36. Più indietro Elena Gemo, settima in 28″59. Doppietta britannica con Francesca Halsall che precede (27″81) di un centesimo la connazionale Davies e di sei la campionessa dei 100 Mie Nielsen.

Nei 200 rana niente miracoli per Luca Mencarini che paga più del previsto l’emozione del debutto, dopo aver mostrato ottime cose nei turni preliminari e fino a 50 metri dal traguardo in finale. L’azzurro chiude ottavo in 1’58″92, lontano dal personale. Vince Kawecki in 1’56″02, davanti all’ungherese Bernek in 1’57″16, terzo Balog in 1’57″42.

Niente record del mondo per Adam Peaty nei 50 rana. L’inglese “si limita” a vincere con un tranquillo 27″00, davanti a Titenis (27″34) e a Dugonijc (27″48). Quinto Andrea Toniato che non si migliora e chiude in 27″53 al quinto posto con un pizzico di delusione.

L’amaro arriva nel finale per l’Italia che affonda nella staffetta 4×200 stile libero che nutriva qualche speranza di medaglia. Male D’Arrigo al lancio con 1’48″22, poi Lestingi e Detti tengono a galla la squadra italiana e Magnini crolla sotto i colpi di Biedermann e del Belgio, chiudendo addirittura sesto con 7’12″24 (solo tre secondi meglio della mattina, senza D’Arrigo e Magnini). Vince la Germania nel tripudio generale con la rimonta di Biedermann (7’09″00), seconda la Russia, terzo il Belgio.

Le semifinali: niente da fare per Arianna Castiglioni nei 50 rana. Nella prima semifinale il bronzo dei 100 chiude con 31″52 al dodicesimo posto. Impressiona la Meilutyte che domina con 29″88.
Nei 50 stile libero uomini Marco Orsi rischia moltissimo ed entra per il rotto della cuffia in finale con 22″15. Fuori uno spento Dotto che tocca a 22″27, mentre Manaudou si gioca il jolly con 21″57, tempo di valore mondiale.
Brave le azzurre dei 200 farfalla, entrambe in finale. Stefania Pirozzi conduce una gara coraggiosa passando fortissimo (1’00″80) e chiude complessivamente quinta con 2’08″96. Bene anche Alessia Polieri che soffre in avvio poi esce alla distanza e conquista la sua prima finale europea chiudendo ottava con 2’10″31.
Non basta, invece, il nuovo record italiano a Silvia Di Pietro per entrare nella finale dei 50 stile libero donne. Di Pietro chiude in 25″04 strappando iul primato alla Ferraioli ma è nona per un centesimo. Male la Ferraioli, fuori dalla finale con 25″33.

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