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Nuoto, Fabio Scozzoli lascia Imola: “Pensavo di recuperare più in fretta. Ora all’estero per preparare Rio!”

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Fabio Scozzoli lascerà Imola sulla strada per Rio de Janeiro. Il vice campione del mondo di 50 e 100 rana al termine della sua stagione più difficile, condizionata dall’infortunio al ginocchio di un anno fa, preannuncia grandi cambiamenti anche se non svela dove farà base nei prossimi due anni per preparare i mondiali di Kazan prima è le Olimpiadi di Rio de Janeiro poi.La decisione era stata presa già l’anno scorso dopo Barcellona, poi l’infortunio ha bloccato tutto – spiega Scozzoli – sento il bisogno di cambiare aria, di rimettermi in gioco, di fare una nuova esperienza che mi fornisca la solidità giusta per tornare a prendermi grandi soddisfazioni ad altissimo livello. Dove andrò? Di sicuro in Europa ma non sarà una minestra riscaldata e non è ancora il momento di dire di più”.

Insomma, niente Verona per Scozzoli e l’altra certezza è che Cesare Casella non sarà più il suo allenatore. Le ipotesi sono diverse, tutte plausibili: da Marsiglia (che Scozzoli nominó per prima dopo la delusione di Barcellona) dove si allena Perez D’Ortona a Manchester dove Mel Marshall sta lavorando benissimo con un paio di giovanissimi britannici, Peaty e Murdoch, letteralmente esplosi venti giorni fa ai Giochi del Commonwealth, dall’Austria dove è di casa Cameron Van der Burgh alla corte di Dirk Lange, alla Germania dove c’è un polo importante della rana con Koch e Feldwehr, spesso competitivi ad alto livello.

Scartata a priori l’ipotesi di un binomio che si sta riproponendo proprio in questi giorni a Imola con il brasiliano Felipe Lima, bronzo mondiale a Barcellona proprio due centesimi davanti a Scozzoli. Lima si allenava a Fort Lauderdale con coach Omar Rodriguez e nel febbraio scorso aveva ospitato il nuotatore forlivese per cinque settimane (piacere restituito da Scozzoli che proprio in questi giorni sta ospitando il brasiliano) ma la scelta del portacolori dell’Imolanuoto è caduta sull’Europa per non allontanarsi troppo da famiglia e fidanzata in primis e poi anche perché Lima ha già annunciato che quasi sicuramente cambierà allenatore e sede di allenamento.

Scozzoli, nella settimana in cui prendono il via gli Europei di Berlino, spiega così la sua assenza. “Ho lottato per esserci e devo essere sincero, non mi aspettavo così tante difficoltà al rientro dopo l’infortunio – spiega – che è anomalo per un nuotatore. Ho pagato i cinque mesi e mezzo senza nuotare. Dopo così tanto tempo è difficile ritrovare le giuste sensazioni e gli automatismi e io ho faticato ancora più del previsto perché la rana presuppone meccanismi che vanno allenati ogni giorno. Tuttora, nonostante il tempo di Roma, le sensazioni non sono buonissime ma nell’ultimo mese le cose vanno decisamente meglio e questo mi rende fiducioso. Di sicuro questo infortunio mi ha messo alla prova. Mi ha insegnato ad essere paziente, io che di pazienza ne ho sempre avuta poca, e a prendere decisioni dolorose come quella di rinunciare agli Europei perché non mi sentivo ancora pronto a gareggiare alla pari con gli altri rivali di alto livello. Ho fatto la scelta dolorosa ma necessaria di ripartire con calma in vista del prossimo anno dalla vasca corta. Gare divertenti, quelle di coppa del mondo, molto intense che mi permetteranno di ritrovare il feeling con la gara già da fine agosto”.

Scozzoli racconta così il binomio con Felipe Lima che sta proseguendo in questi giorni a Imola. “Felipe è stato importante per me a febbraio nel difficile momento del recupero perché mi ha ospitato grazie all’intercessione dell’amico e allenatore Gianluca Alberani – racconta il campione forlivese – e io vedevo in lui quello che volevo tornare ad essere. Mi ha “sopportato” e supportato quando non ero al meglio con la promessa che ci saremmo ritrovati quando io sarei stato competitivo. La sua presenza a Imola è uno stimolo forte per me perché in lui mi rivedo: tenace, che non molla mai e dunque riuscire a batterlo in allenamento è fonte di grande soddisfazione per me. Dal punto di vista tecnico è uno scambio che fa comodo ad entrambi. Io cerco di migliorare la gambata che è il suo punto di forza, lui cerca di imparare da me le subacquee su cui ho sempre lavorato moltissimo, ad esempio”.

Senza Scozzoli la rana azzurra può essere comunque competitiva a Berlino. “Gli interpreti di ottimo livello non mancano – commenta Scozzoli – in particolare nei 50 dove sia Toniato che Pesce possono essere competitivi ad altissimi livelli e magari regalare qualche emozione forte. I favoriti? Nei 100 vedo benissimo i due inglesi che hanno dominato i Giochi del Commonwealth, Peaty e Murdoch ma attenzione anche all’ungherese Gyurta e ai tedeschi. Il campo dei favoriti è ampio”.

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