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Nuoto: la giovane Italia si diverte a Berlino

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BERLINO – Se le Olimpiadi fossero a breve, l’Italia avrebbe tre carte importanti da medaglia nel nuoto. Gregorio Paltrinieri, Federica Pellegrini e la 4×200 stile libero femminile. Raggiungendo tre podi si pareggerebbe Monaco 1972, secondo miglior risultato di sempre dietro solo ai sei (con ben tre ori) di Sidney 2000, quando potevamo contare su un parco atleti di primissimo livello. Purtroppo, o per fortuna, per Rio de Janeiro bisognerà aspettare ancora due anni: tanti giovani possono sbocciare definitivamente, mentre qualcosa potrebbe cambiare nella Divina veneta che ieri ha minacciato l’addio a Philippe Lucas in caso di forzatura sui 400 stile libero.

Tutto questo per dire cosa? Che le quindici medaglie azzurre a Berlino vanno accolte in maniera sì entusiasta, per un risultato che rilancia il nostro nuoto ai vertici del Vecchio Continente, ma anche con le pinze in vista degli appuntamenti principali del biennio che ci attende. Il protagonista principale è senza dubbio Gregorio Paltrinieri, doppio oro negli 800 e 1500 stile libero: soprattutto nella seconda gara l’emiliano può raggiungere i livelli del cinese Sun e il periodo di allenamento in Australia di metà ottobre non potrà che giovargli. Con lui la certezza di un futuro da star c’è, in attesa della definitiva consacrazione di Gabriele Detti dopo i primi due bronzi in vasca lunga tra i senior della sua carriera.

Poi c’è Federica Pellegrini, che dopo il bronzo nella 4×100 stile libero d’apertura guida le sue compagne all’oro in rimonta nella 4×200 che bissa il titolo europeo e sogna in grande in vista di Rio 2016. Le potenzialità per sorprendere e crescere ancora ci sono tutte: Stefania Pirozzi è rivitalizzata dalla cura Stefano Morini – allenatore anche della premiata ditta Paltridetti e di Martina Rita Caramignoli bronzo nei 1500 sl – e Alice Mizzau, Chiara Masini Luccetti e soprattutto Diletta Carli garantiscono un futuro sempre più veloce e con tempi più bassi. La veneta, poi, si conferma per la terza volta regina dei 200 stile libero, una gara che conosce a memoria e in cui ha poche rivali al mondo: dopo le premesse di Berlino concentrarsi solo su queste due specialità potrebbe essere la carta giusta per equilibrare lavoro e soddisfazioni prima dell’annunciato ritiro.

Poi c’è il giovane che avanza, e fortunatamente è tanto dopo le numerose medaglie a livello junior. Andrea Mitchell D’Arrigo è argento nei 400 stile libero prima di floppare i 200 passando troppo lento a metà semifinale, la 17enne Arianna Castiglioni bronzo nei 100 rana dimostrando enormi margini di miglioramento ed un grande spirito di sacrificio. Citato Detti, gli altri bronzi sono targati Luca Leonardi (classe 1991), Ilaria Bianchi (1990) e Federico Turrini (1987): medaglie arrivate in circostanze diverse e in gare differenti, ma che premiano il duro lavoro di chi da sempre insegue a testa bassa e a volte con corretta testardaggine un grande obiettivo.

Disciplina per disciplina, tra le donne si mostra in buona forma lo stile libero (vincitore anche del bronzo nella 4×100 della prima giornata e con Silvia Di Pietro record italiano nei 50, prima volta sotto quota 25”), risplende la rana con lo spontaneità di Arianna Castiglioni e si rilancia il delfino con Ilaria Bianchi sotto i 58” per ben due volte in tre gare a due anni di distanza dalla finale olimpica di Londra. Nel dorso tanti piazzamenti, ma a Carlotta Zofkova e Arianna Barbieri si può chiedere molto altro perché il talento non manca.

Al maschile, invece, il bronzo di Luca Leonardi nei 100 stile libero conferma l’inversione di marcia già sottolineata dal terzo posto della staffetta, la rana ottiene due finali in attesa del rientro di Fabio Scozzoli (previsto per mercoledì nella prima tappa della Coppa del Mondo in vasca corta, diretta su Olimpiazzurra), il dorso dei ragazzi terribili si arena con un Niccolò Bonacchi fuori forma ma attende di conoscere l’intero potenziale di Luca Mencarini (e di Simone Sabbioni dominatore delle Olimpiadi giovanili) e la farfalla fatica a decollare con un Matteo Rivolta nuovamente bocciato dopo i tanti flop stagionali. Nei misti, infine, promossi Stefania Pirozzi e Federico Turrini: avanti così, azzurri, guai fermarsi.

 

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francesco.caligaris@olimpiazzurra.com

Twitter: @FCaligaris

Foto da: Fin/DeepBlueMedia

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