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Pallanuoto, Pietro Figlioli in esclusiva: “Voglio vincere tutto con club e nazionale!”

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Uno dei cardini del Settebello, l’uomo dei tre Continenti. Nato a Rio de Janeiro, di nazionalità australiana, prima di diventare azzurro negli ultimi anni e conquistare con la nostra squadra un numero incredibile di medaglie. Negli ultimi anni è diventato fondamentale per Sandro Campagna, non solo tutta potenza e reti incredibili: anche assist, inserimenti e grandissimi interventi difensivi. Stiamo parlando di Pietro Figlioli, 30enne attaccante della Pro Recco, che dopo il bronzo europeo conquistato a Budapest si è raccontato in esclusiva a Olimpiazzurra.

Partiamo dal recente Europeo: una gioia quasi inaspettata visto che questa doveva essere solo una tappa di passaggio?

“Per noi atleti non esiste una tappa di passaggio. Noi andiamo alle manifestazioni per vincere, credo come tutte le squadre. Quest’anno c’erano dei ragazzi “giovani” ma abbiamo dimostrato che l’età non influisce. Giocando da squadra siamo riusciti a portare a casa una bellissima medaglia”.

La scelta di Sandro Campagna di ringiovanire la squadra si è rivelata giustissima, cosa ne pensi?

“Sandro sta molto attento a tutti giocatori. Lui ha dato fiducia a dei nuovi ragazzi e loro si sono dimostrati di essere capaci di giocare ad un altissimo livello”.

Fondelli, Di Fulvio e Velotto: insieme non arrivano neanche a 60 anni, ma in acqua hanno dimostrato un’esperienza invidiabile. Come giudichi il loro ingresso in squadra?

“Fondelli, Di Fulvio e Velotto hanno dimostrato grandissima maturità come giocatori. Di fronte a tutti i nostri avversari non si sono mai fatti intimidire e hanno sempre fatto la loro parte durante tutto il tragitto dell’Europeo”. 

L’amarezza della semifinale con l’Ungheria resta o il bronzo ha cancellato tutto e portato solo gioia?

“L’amarezza di qualsiasi sconfitta rimane sempre, sopratutto nei momenti più importanti della competizione. Di fronte ad un avversario come l’Ungheria, che giocava in casa da campione del mondo in carica, abbiamo dimostrato grandissimo carattere. Anche quando loro sono andati avanti, noi non abbiamo mai mollato. È stata una partita che ci ha dato grande esperienza, che è quello che serve a questo 7bello sempre in crescita”.

Come vedi il Settebello in vista di Rio 2016? Siamo i favoriti?

“La strada fino a Rio 2016 è ancora molto lunga. Il 7bello è e cerca sempre di essere all’apice della pallanuoto mondiale. Per scaramanzia non mi sbilancio di più…”.

In questo Europeo hai dimostrato di essere uno dei primi cinque giocatori al mondo: ti pesano tutte queste responsabilità o ti danno stimoli per fare meglio?

Assolutamente mi dà più stimolo. Mi piace avere un po’ più di responsabilità e ringrazio Campagna per avermi dato la fiducia, non mi sento assolutamente arrivato. Ogni giorno sfido me stesso per migliorare le mie prestazioni, per poter aiutare al meglio la squadra. Sono grato alla Nazionale e alla Pro Recco per darmi l’opportunità di allenarmi ai massimi livelli con i migliori staff”.

A livello individuale ennesima grande stagione: scudetto e bronzo europeo, purtroppo in Champions con il Recco è andata male. Delusi da ciò che è accaduto a Barcellona?

“È stato un anno pieno di impegni, la nazionale quest’anno ha dato moltissime soddisfazioni perché con il nuovo gruppo abbiamo dimostrato grandissimo carattere difronte a qualunque avversario. Con il Recco siamo diventati nuovamente campioni d’Italia e della Coppa Italia. Purtroppo per una stagione anomala e con qualche cambiamento all’interno della società non siamo riusciti a fare il Grande Slam (vittoria di tutti i titoli, ndr). La delusione c’è sempre quando si perde ma serve anche imparare dagli errori”.

Obiettivi per la prossima stagione sia a livello di club che di nazionale?

“Per la prossima stagione direi che l’obiettivo è di vincere tutto il possibile sia con il club che con la nazionale dando il massimo sempre e comunque”.

Da quando sei stato naturalizzato italiano hai ottenuto un gran numero di medaglie che hanno riempito il tuo palmarès: qual è stata la più bella?

“Finora la medaglia più bella per me è stata l’oro di Shanghai, ma tutte le altre sono comunque indimenticabili”. 

Foto: FIN

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gianluca.bruno@olimpiazzurra.com

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